‘SWEDEN plays!’: appuntamento al Salone del Mobile

L’estro svedese non è mai stato così ‘giocoso’

21/03/2016 – Materiali naturali – legno, fibre tessili, vetro e metalli nativi –  interpretati nel segno del design sperimentale e “vestiti” con i suggestivi colori dei paesaggi svedesi, danno vita alle inedite collezioni protagoniste di  “SWEDEN plays!”, l’esposizione collettiva che nasce per iniziativa di Swedish Design Goes Milan 2016 e Business Sweden, agenzia governativa per lo sviluppo del commercio estero, in collaborazione con l’Ambasciata Svedese, Svensk Form, l’Associazione Svedese degli Architetti e VisitSweden.

Lo spirito del progetto è insito nel nome stesso “SWEDEN plays!” che ben trasmette l’energia,… Leggi l’articolo

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Milà, un tributo al modernismo catalano

Magis e Jaime Hayón presentano la nuova seduta a Milano

20/04/2016 – Dall’incontro fra Magis e la creatività dell’artista-designer spagnolo Jaime Hayón nasce Milà, una sedia che, grazie alle possibilità tecniche ed espressive del polipropilene caricato in fibra di vetro e stampato in air-moulding, si distingue per la sua forma inconfondibile, ispirata sulle forme tipiche del modernismo catalano.

Invitante e leggera, Milà comunica emozione non solo alla vista ma anche al tatto, grazie alla sua finitura superficiale effetto seta.
 
“Milà è stata una sfida per me: io che ho sempre utilizzato materiali con migliaia di anni di storia alle spalle, come il… Leggi l’articolo

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La purezza estrema del bianco in cucina

Una cucina in HI-MACS® nel cuore di Milano

21/03/2016 – Il 2 marzo, in un evento internazionale presso lo spazio Canova, che ha visto coinvolti alcuni tra i grandi protagonisti del panorama dell’arredo e della cucina, è stato presentato un nuovo sistema che si pone come estrema sintesi lineare non solo di ciò che è bello, ma anche funzionale. La creazione porta il nome di Simone Piva, artigiano, progettista e ‘artista dei materiali’, che non ha solamente ideato il prodotto, ma lo ha anche progettato e realizzato concretamente, per vestire al meglio lo spazio circostante ed esprimerne l’essenza.
 
L’utilizzo della pietra acrilica HI-MACS®, che può essere lavorata… Leggi l’articolo

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Quindici idee per la zona living

Pareti componibili e trasformabili per qualsiasi spazio

21/03/2016 – Dalla boiserie in legno a semplici montanti in alluminio; dal bianco minimal alla vivacità del colore; dal tessuto al cemento alla pietra acrilica; dal gusto retrò ai volumi ipermoderni; dalle pareti modulari alle composizioni trasformabili. Ecco un percorso per scegliere la parete attrezzata che possa valorizzare al meglio l’area living, vero e proprio fulcro di tutta l’abitazione. 

Da Albini in poi
Nel 1956 Franco Albini progetta il sistema Infinito: un montante in legno si fissa a pressione sul soffitto e a terra. I profili forati consentono l’inserimento di mensole e contenitori, per creare pareti potenzialmente infinite. L’esperimento razionalista… Leggi l’articolo

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Il luna park tra i boschi è ad energia zero: lo azionano i visitatori

Nonostante ci troviamo nell’epoca in cui per divertirsi si usa il pc, la Playstation, la tv e altri dispositivi elettronici infernali che contribuiscono a far lievitare l’importo della bolletta, c’è qualcuno, a Treviso, che sembra apprezzare anche attrazioni alternative. A dimostrarlo è il parco divertimenti “Ai Pioppi” di Nervesa di Battaglia, nel trevigiano, che a poco tempo dall’apertura è già in grado di vantare un boom di visitatori attratti dall’idea di un Luna Park funzionante ad energia zero.

ENERGY CAROUSEL: LA GIOSTRA AD ENERGIA CINETICA 

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Divertimento a energia zero: il luna park nel bosco

Il parco divertimenti sorge in una foresta fitta e rigogliosa, caratteristica che ha suggerito il nome, “Ai Pioppi”. Le attrazioni che lo compongono non sono collegate all’energia elettrica, ma la loro “vita” è diretta conseguenza della forza motrice prodotta dai visitatori che si divertono con esse. 

Il Luna Park si compone di 50 giostre, da quelle più tradizionali come le catenelle, il pendolo, gli scivoli e le altalene, a quelle più originali e innovative. Una delle attrazioni si presenta, addirittura, come un omaggio all’uomo vitruviano, essendo caratterizzata da un anello con dei fermi in corrispondenza dei quadranti a cui vengono fissati mani e piedi dei visitatori per lasciarsi andare all’oscillazione e al divertimento. 

L’ideatore delle attrazioni a energia zero è Paolo Schiavetto, disegnatore tecnico locale, capace di trasformare un concetto in realtà assicurandosi, preventivamente, della sicurezza delle giostre che hanno permesso al parco divertimenti di essere inserito dalla rivista The Guardian tra le dieci attrazioni più bizzarre fatte a mano del mondo.

caption: foto di Osteria Ai Pioppi

caption: foto da idealista.it

La storia del Luna Park “Ai Pioppi” parte da Disneyland

Il Luna Park non presenta solo la particolarità di essere interamente eco-friendly e sostenibile dal punto di vista energetico, ma incuriosisce anche per via della sua storia. Il fondatore Bruno Ferrin, già proprietario di un’osteria in zona, ebbe l’idea dopo essersi reso conto che, quando ci si reca in un parco divertimenti come Disneyland o Gardaland e si sale sulle giostre, si viene imbracati e si vive l’attrazione in modo alquanto passivo. Di qui l’idea: creare un parco giochi in cui i visitatori non salgono sull’attrazione in azione per divertirsi, ma si divertono mettendo in azione l’attrazione.

La cellula da cui ha avuto origine l’intera struttura è stata una semplice altalena che Ferrin si era messo in testa di costruire accanto all’osteria di famiglia. Poi, visto il successo del piccolo gruppo di giostrine, il progetto si è esteso sempre di più, entrando nel cuore della foresta in cui svettano pioppi, ovviamente, castagni, olmi, faggi e betulle e diventando un posto costantemente frequentato da chi ha il desiderio di vivere un’esperienza diversa da tutte le altre.

Un ulteriore punto di forza del parco, oltre al divertimento “attivo” assicurato dal funzionamento delle giostre che le compongono, è costituito dai suoi costi contenuti, soprattutto per chi decide di pranzare all’osteria. Per questi ospiti, in particolare, l’ingresso è gratuito. 

caption: foto da idealista.it

Nel verde del bosco si sviluppano percorsi su ponti sospesi, composti semplicemente da assi di legno e funi, reti elastiche, liane, carrucole con funi, altalene, girotondi e scivoli. A queste attrazioni si accostano giostre di taglia maggiore, come pendoli e strutture azionate tradizionalmente con energia elettrica e che, in questo caso, non consumano neppure un centesimo. Tutte le giostre sono perfettamente in sicurezza e costantemente controllate dal personale.

A pochi mesi dall’apertura il parco di ad energia zero vanta già 50 mila visitatori all’anno e le previsioni delle presenze sono più che rosee, vista l’accoglienza calorosa che il luna park “Ai Pioppi” ha ricevuto da parte dei chi ne ha anche soltanto sentito parlare. 

Per l’Italia è motivo di orgoglio avere, nel proprio territorio, un parco giochi che, diversamente da quelli esistenti, si preoccupa di produrre energia pulita e priva di sfruttamenti di qualsiasi genere. Il tipo di sostenibilità promosso da questo progetto si può definire a 360 gradi, abbracciando l’aspetto ambientale, quello economico e, non meno importante, quello sociale. Le giostre, infatti, essendo azionate dall’attività di chi si sta divertendo con esse, spinge gli ospiti a interagire e a collaborare per un obiettivo comune, il movimento e il funzionamento della giostra eco-friendly e, più in generale, friendly.

caption: Ragazzo al parco di avventura © Noblige, via Dreamstime.com

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Kristalia + Kensaku Oshiro

Hole, un tavolo in metallo con un’inedita base caratterizzata da un foro ovale

18/03/2016 – Dall’incontro fra la tecnologia Kristalia e la creatività di Kensaku Oshiro nasce Hole: un tavolo caratterizzato dall’inedita base con un foro ovale, dal contorno morbidamente plasmato, realizzata in lamiera di metallo con un processo che prevede numerosi passaggi di stampaggio e piegatura. 

Su questa originale e stabile base, proposta con varie finiture, è appoggiato un sottile piano in laminato, oppure in legno massello (di spessore più forte). Due diverse possibilità per un elemento d’arredo dalla personalità davvero unica.

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Pietre naturali, alluminio nero e legno curvato

A Milano le novità Molteni&C e Dada firmate Urquiola e Van Duysen

18/03/2016 – Molteni&C e Dada presenteranno  i nuovi prodotti firmati Patricia Urquiola e Vincent Van Duysen in occasione del Salone del Mobile e di Eurocucina.
 
Dada – Hi-Line VVD 
Dopo il grande successo ottenuto con il sistema notte Gliss Master di Molteni&C e il progetto dello stand di Colonia, Dada affida a Vincent Van Duysen la reinterpretazione estetica del suo best-seller: Hi-Line, primo esperimento nel mondo cucina per il designer belga. 

Nuova dinamicità e sofisticata eleganza per Hi-Line VVD, ottenuta grazie al contrasto tra esili spessori di fianchi e terminali, forti spessori dei piani di lavoro e all’alternanza… Leggi l’articolo

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Incisioni grafiche, linee morbide

Chairs&More amplia la collezione Babah

18/03/2016 – Accattivante, elegante e piena di personalità, Babah (design Roberto Paoli) è una seduta funzionale, dal carattere contemporaneo e brioso. Presenta compostezza di linee, proporzioni e toni che la rendono al tempo stesso classica e innovativa. La sua figura essenziale è ingentilita dal decoro dello schienale, che le conferisce un tocco un po’ retrò e un’estetica senza tempo. 
 
Per il Salone del Mobile 2016, Babah amplia la propria gamma espressiva presentandosi nella variante sgabello e dotando la struttura di una nuova base in legno di faggio e metallo. Caratteristiche che ne confermano la spiccata versatilità, accrescendone… Leggi l’articolo

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Elica presenta Snap a MCE

Il sistema di aspirazione che monitora e migliora la qualità dell’aria

18/03/2016 – Elica presenta alla Fiera MCE – Mostra Convegno Expocomfort l’ultimo nato della gamma prodotto: Snap ‘Air Quality Balancer’, l’innovativo sistema di aspirazione che monitora e migliora la qualità dell’aria degli ambienti chiusi in maniera automatica, attraverso un intervento calibrato sulle loro caratteristiche e sulle esigenze di chi li abita.
 
Con questo prodotto, altamente innovativo, Elica entra nel mondo dell’Internet of Things. Dotato di tre sensori, di un sofisticato algoritmo e di un motore brushless attraverso i quali monitora e migliora automaticamente la qualità dell’aria, riducendo in soli 30 minuti… Leggi l’articolo

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Un nastro di seta attorcigliato su se stesso

Kaldewei e Arik Levy al Salone del Mobile con la collezione Meisterstück

18/03/2016 – Kaldewei presenta al prossimoSalone Internazionale del Bagno la collezione premium Meisterstück con vasca e lavabo firmati da Arik Levy. L’insieme costituito dalla vasca e dal lavabo Meisterstück Emerso affascina per i particolari elementi stilistici: la vasca freestanding, completamente smaltata, è caratterizzata da un bordo che sale leggermente, catturando l’attenzione come un nastro di seta attorcigliato su se stesso. Il lavabo abbinato è complementare, con il bordo che sembra immergersi nella base. 
 
Nelle nuove Meisterstück di Kaldewei l’affermato designer Arik Levy coniuga sapientemente una rigorosa… Leggi l’articolo

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Pattern e colori anni ’60

Nuovi accostamenti sul letto Society Limonta

18/03/2016 – Grandi fiori stilizzati ispirati agli anni 60, attualizzati dall’assenza di dettagli, disegni geometrici mini e maxi, righe multicolor o pennellate di colore.
 
Le stampe su federe in lino e cotone della collezione On Lightness P/E 2016 rendono ancora più semplice il gioco delle combinazioni, indicando già tutti i possibili abbinamenti. Il gioco di accostamenti sul letto di Society Limonta è assolutamente libero, creativo e sempre d’impatto.

Society Limonta su ARCHIPRODUCTS… Leggi l’articolo

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Ristrutturazione casa: quanto costa?

La ristrutturazione della propria casa è una scelta importante. Sia che si decida di acquistare un nuovo immobile che si voglia adeguare la vecchia casa alle nuove esigenze o alla normativa, ristrutturare comporta una spesa aggiuntiva per il bilancio familiare.

Ma quanto costa ristrutturare casa

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Perché si ristruttura

La ristrutturazione della casa non risponde solo a motivi estetici, all’esigenza di modificarne l’organizzazione interna per assecondare il mutare delle esigenze di chi la abita o alla volontà di rivoluzionarla per incontrare una tendenza in fatto di interior design. Accade spesso che gli interventi di ristrutturazione siano necessari per motivi tecnici: ad esempio per adeguarla alle norme antisismiche, per eliminare le barriere architettoniche, o per renderla più efficiente dal punto di vista energetico.

Se l’obiettivo principale è quello di ristrutturare casa per migliorarne l’efficienza energetica, ci si potrebbe avvalere degli incentivi per cui il costo reale della ristrutturazione (cioè il costo sostenuto al netto dei rimborsi IRPEF) potrebbe abbassarsi. 

Gli interventi di riqualificazione energetica volti a migliorare l’efficienza degli elementi dell’involucro degli edifici esistenti sono soggetti a detrazioni fiscali del 36%.

Approfondimento: Riqualificazione energetica: detrazioni fiscali ed incentivi

Qualunque sia il motivo per ricorrere a dei lavori di ristrutturazione, ci sarà una spesa da affrontare per avere una casa più luminosa, trendy, efficiente, confortevole.

Il budget per la ristrutturazione

Il problema del budget andrebbe affrontato a priori, fissando un tetto di spesa e scegliendo lavorazioni e materiali sulla base dell’ammontare massimo che si è disposti a spendere.

La posizione dell’immobile non è un aspetto da sottovalutare. La sua collocazione geografica incide non poco sui costi di ristrutturazione. È infatti calcolato che tra Nord, Centro e Sud d’Italia ristrutturare casa ha costi diversi e, a parità di lavorazioni, si può arrivare anche a 6.000 euro di differenza sul costo totale, passando da un costo di 633 euro/mq per una ristrutturazione da effettuare a Venezia contro i 566 euro/mq per un identico intervento da effettuarsi a Napoli.

È sempre importante avvalersi di un tecnico qualificato che ci consigli su cosa intervenire, come farlo e ci aiuti ad individuare la ditta più competente a cui affidare i lavori di ristrutturazione. La preventivazione sarà una prima linea guida per il mostro tecnico, per ripartire le spese e investire su materiali ed impianti di buona qualità e a portata di budget.

La scelta della ditta a cui affidare lavori costa tempo e denaro. Fissato il tetto di spesa massimo, il preventivo steso dall’azienda potrebbe essere una discriminante fondamentale nella scelta della ditta che eseguirà la ristrutturazione.

Se le idee sui lavori da effettuare sono abbastanza chiare, potrebbe essere utile ricorrere ad un comparatore di prezzi, facile da trovare digitando poche parole chiave nei motori di ricerca. I prezzi varieranno molto in base ai metri quadri da ristrutturare, alla tipologia di abitazione e al suo stato di conservazione, da cui dipenderà l’entità dei lavori.

Da considerare è ancora una volta il ricorso alla rete. Un servizio online, come quello offerto da Edilnet, può venirci in soccorso, richiedendo fino a 4 preventivi gratuiti e senza impegno dalle aziende presenti in zona. Per avere un preventivo occorrerà descrivere il servizio richiesto nei dettagli e saranno le ditte, in competizione, a proporre una stima dei costi di intervento. Giardino, infissi, impianti, ristrutturazioni e traslochi, ogni tipo di lavoro necessario potrà essere commissionato in pochi minuti scegliendo l’azienda più adatta consultando le valutazioni lasciate da altri utenti che hanno già usufruito del servizio.

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University Island: il concorso per il campus sull’isola abbandonata di Poveglia

Poveglia, isola dell’arcipelago veneziano, che dal 1380 ha assistito ad un lento e costante abbandono, sarà l’oggetto di un concorso per la realizzazione di un nuovo campus universitario.

Affascinante e misteriosa, complici i mancati collegamenti con la terra ferma, l’isola è oggi abbandonata e preda di una fittissima vegetazione, che ne nasconde le coltivazioni e le architetture.

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Poveglia, dall’aspetto incantato e melanconico, ha recentemente suscitato un rinnovato interesse da parte di privati ed amministrazioni, che intendono pensare ad un nuovo utilizzo dell’isola.

YAC, Young Architecture Competition, sulla scia della riqualificazione dell’isola, ha proposto di trasformarla in centro della cultura Veneta, realizzandovi un nuovo Campus Universitario in cui concentrare attività di tipo didattico e formativo, extra curriculare, di svago e riposo per i numerosi studenti che scelgono l’ateneo veneziano per i propri studi universitari.

L’arduo compito di immaginare la trasformazione di un’isola abbandonata in polo culturale è affidato ai partecipanti della competizione University Island”, bandita da YAC in collaborazione con RIAM. Ai partecipanti è richiesto di ripensare la partecipazione universitaria come una nuova esperienza a 360 gradi, che vada oltre le mere attività didattiche, di legare fortemente il costruito con il paesaggio naturale dell’isola e le preesistenze architettoniche, di progettare un complesso quanto più possibile autosufficiente.

Gli spazi da prevedere necessariamente nel progetto con cui partecipare al concorso di University Island saranno aule e laboratori, uffici di ateneo, biblioteca e sala lettura, mensa ed area ristoro, residenze per studenti, spazi espositivi e polivalenti, dotazioni sportive, un auditorium. 

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Iscrizioni, giuria e premi

Ci si può iscrivere per partecipare alla competizione University Island entro il giorno 8 Giugno 2016.

Gli elaborati devono essere consegnati entro e non oltre il 15 Giugno 2016.

In giuria, Peter Cook di Crab studio, Patrick Luth di Snohetta, Iannis Kandyliaris di BIG, Francesco dal Co di Casabella, Pierluigi Cervellati di Studio Cervellati e Associati, Alberto Ferlenga di IUAV, Andrea Boeri di Unibo, Alessandro Marata di CNAPPC e Francesca Graziani dell’Agenzia del Demanio, assegneranno i 3 premi, 4 menzioni gold e 10 menzioni d’onore.  Per i primi tre classificati è previsto un premio economico rispettivamente di 10 mila, 4 mila e 2 mila euro, mentre per le 4 menzioni gold è previsto un premio di mille euro ciascuna. Tutti i progetti premiati, comprese le 10 menzioni d’onore ed i 30 finalisti, riceveranno un anno di abbonamento alla rivista Casabella.

Per il bando ed ulteriori informazioni si rimanda al sito di YAC

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Nasu Tepee: la casa-tenda immersa nei boschi giapponesi

Nasu Tepee è una residenza privata realizzata nel 2013 e progettata dallo studio giapponese Hiroshi Nakamura & NAP nella prefettura di Tochigi, sull’isola di Honshu in Giappone. Completamente immersa nei boschi, la casa sorge in uno dei luoghi giapponesi più conosciuti per la villeggiatura estiva.

Passando attraverso i campi, una strada forestale conduce ad un boschetto di alberi misti. La posizione privilegiata in stretto contatto con la natura è stata scelta dai proprietari, una giovane coppia che nel fine settimana ama dedicarsi all’agricoltura organica e produrre da sé verdure fresche, con la volontà di preservare il più possibile l’ambiente circostante.

VACANZE NELLA NATURA IN PICCOLE CASE MOBILI

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La casa-tenda immersa nei boschi giapponesi

La casa Nasu Tepee è composta da un unico corpo di 186 metri quadrati, si articola in volumi composti da grandi falde che vanno da cielo a terra generando ambienti dal forte andamento verticale, scelta progettuale legata a due aspetti molto importanti, il primo relativo all’ubicazione: la forma allungata e piramidale segue l’andamento dei tronchi e dei rami, in modo da poter costruire la casa senza dover compromettere la natura circostante.

L’accentuata verticalità della casa-tenda, oltre a sottolineare l’aspetto peculiare del paesaggio giapponese in cui è immersa, serve per poter captare più luce naturale possibile. Diversi lucernari, studiati ad hoc per ogni stanza, creano dei vuoti in questi grandi tetti portando la luce naturale dei boschi all’interno della casa. Si generano dei tagli di luce che caratterizzano le diverse prospettive degli ambienti, essenziali e minimalisti, in cui la luce diventa uno degli elementi protagonisti. L’inclinazione diagonale è studiata in base ai movimenti delle persone all’interno dell’edificio, con altezza massima di 8 metri e minima di 2,60 metri. Il soffitto scende come una tenda da campeggio e consente la creazione di uno spazio di vita caldo che si confonde con gli alberi. La struttura della Nasu Tepee è in legno, le stanze sono collegate tra loro tramite varchi triangolari.

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L’altezza ed il posizionamento delle aperture della casa-tenda sono stati studiati per generare un effetto camino che permette il ricambio di aria e il raffrescamento estivo. Le falde diventano l’involucro stesso dell’edificio, in alcuni punti si trasformano in una doppia pelle che permette di riutilizzare il calore interno.

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