‘Ciao! We are Reggiani’

Il brand italiano d’illuminazione presenta tutte le novità a Retail Design Expo

10/03/2016 – Reggianiapproda per il secondo anno al Retail Design Expo, prestigioso evento dedicato ai protagonisti del retail design, settore in cui l’esperienza del brand è ormai storica e consolidata. Tanti gli store realizzati in tutto il mondo e annoverati nel portfolio Reggiani, in particolare nel settore alta moda-lusso: dal Max Mara flagship store di Vancouver alla boutique Pucci a Baku fino al nuovissimo San Siro store di Milano, sono ormai celebri i progetti retail firmati da Reggiani che portano in vita la potenza trasformatrice della luce sugli spazi e le esperienze.

Dopo la positiva esperienza della scorsa edizione, quest’anno Reggianisi presenta all’appuntamento… Leggi l’articolo

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Promuoviamo il paesaggio Italiano

In occasione del Convegno organizzato dal CNG,  tenutosi il 16 febbraio 2016 presso Castel Volturno (Caserta) avente come tematica Il Paesaggio Italiano, si è discusso sulla tutela e valorizzazione del paesaggio e la promozione delle bellezze naturali. Il concetto di paesaggio, le problematiche inerenti la sua tutela e valorizzazione, il campo d’azione e le fonti disponibili ancora oggi non sono ben chiare e spesso finiscono con l’essere in contrasto tra di loro.

PAESAGGIO MONTANO: LE FOTOGRAFIE DI ETTORE MONI

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Cos’è il paesaggio?

L’art. 131, comma 1 del DLgs n. 42 del 22 gennaio 2004 Codice dei beni culturali e del paesaggio riporta la seguente definizione: Ai fini del presente codice per paesaggio si intende una parte omogenea di territorio i cui caratteri derivano dalla natura, dalla storia umana o dalle reciproche interrelazioni”. In termini comuni potremmo dire che esso non è altro che l’insieme degli elementi naturali ed artificiali caratteristici di un territorio.

Perché è importante studiare il paesaggio?

Capire le forme del paesaggio, la distribuzione dei suoi componenti e il rapporto che esiste tra loro equivale a dare un significato alle forme naturali e vedere come l’azione dell’uomo ha modificato l’ambiente naturale. Studiare il paesaggio porta a comprendere perché il territorio ha l’aspetto che noi oggi osserviamo. Ovviamente i fattori che ne hanno influenzato la forma sono molteplici: struttura geologica, regime idrico, copertura vegetale, clima.

Purtroppo la tutela e la valorizzazione di un paesaggio non sono annoverabili nella famiglia delle scienze esatte in quanto, a differenza di altre discipline, non è possibile organizzare un laboratorio, andare sul campo, prelevare un campione e svolgere un esperimento atto ad osservare e misurare gli effetti e verificarne al riproducibilità. Ecco perché la città, il territorio ed il paesaggio non sono fenomeni isolabili né nello spazio né nel tempo.

Tutela, valorizzazione e trasformazione del paesaggio

L’innovazione tecnologica ed il progresso scientifico degli ultimi decenni, soprattutto nel settore delle telecomunicazioni, hanno radicalmente trasformato il modo in cui lavoriamo, trascorriamo il tempo libero o altro. A tale trasformazione hanno partecipato tutte le componenti: economiche, politiche, amministrative, trasporti, disponibilità di risorse, etc. La velocità con cui si è attinto e con cui sono state utilizzate le risorse non rinnovabili (suolo, acqua, petrolio e così via) ne ha comportato la scarsità, con il conseguente pericolo di esaurimento definito in un arco di tempo ormai limitato. È dalla riflessione su tutto ciò che non possiamo trascurare la questione spazio quale risorsa finita, e quindi, la necessità di ri-usare ed ottimizzare l’uso del patrimonio insediativo già costruito, evitando di consumare ulteriore spazio e rispettando le istanze dello sviluppo sostenibile. Allo stato attuale la popolazione mondiale consuma in un anno una quantità di risorse la cui rigenerazione richiede circa sedici mesi (quindi ogni anno ci indebitiamo di quattro mesi con l’ambiente). I dati sono pressoché catastrofici e l’obiettivo sarebbe, quanto e se possibile, di minimizzare il segno dell’uomo sui paesaggi naturali al fine di preservarne la naturalità.

Cercare di sbrogliare questa complicata situazione generata da industrializzazione, consumismo e capitalismo finanziario ed economico, appare assai difficile. Ma con un impegno serio e costante da parte di bravi progettisti qualcosa può mutare. Tra le abilità richieste vi è sicuramente quella di preservare e valorizzare le specificità dei diversi territori, senza alterare l’ambiente nella sua struttura con modalità irreversibili, limitando al massimo l’impronta ecologica. Realizzare luoghi nei quali il cittadino, ossia l’uomo, a sua volta, sia capace di orientarsi e riconoscersi, luoghi ai quali sente di appartenere perché in essi ritrova la propria memoria, la propria storia, la propria cultura e la propria identità. Quindi sviluppo sostenibile e tutela e valorizzazione del paesaggio non sono concetti alienabili e devono camminare di pari passo, attraverso l’attivazione di un processo di avvicinamento e partecipazione della comunità alle scelte che si assumono, che spesso e volentieri sono condizionate da fattori esterni quali la politica.

Nel nostro bel paese sicuramente la L. 45/85 (ex condono edilizio) ha contribuito ad alimentare il divario impellente tra qualità e quantità architettonica e/o paesaggistica. Quindi la responsabilità dello scenario attuale non è esclusiva dei “cattivi progettisti” o dei “cattivi cittadini” in quanto le trasformazioni del paesaggio sono la conseguenza anche di scelte amministrativo-politiche e della pressione di gruppi di interesse che spingono verso una determinata direzione piuttosto che un’altra. Ma mettendo da parte per un momento l’abusivismo residenziale, la pianificazione e la costruzione di nuove strutture non sono sempre la scelta migliore, in quanto la ri-qualificazione urbano-territoriale attualmente prevale di gran lunga sugli aspetti quantitativi.

In conclusione con un’attenta pianificazione, un’attenta gestione e un attento contributo da parte di ogni singolo cittadino possiamo ridurre la traccia umana e tutelare e valorizzare il paesaggio, ove sia ancora possibile.

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Architetti: problemi e prospettive della professione

09/03/2016 – Essere architetti oggi sembra essere sempre più difficile tra crescita della concorrenza, calo dei redditi e la crisi economica degli utlimi otto anni. 
 
L’elevato numero di architetti italiani rende infatti ancora più difficile ritagliarsi una fetta di mercato e obbliga molti a spostarsi all’esterno, dove le cose sembrano essere diverse dall’Italia. Potrebbero però presentarsi nuove opportunità per gli architetti grazie alla crescita del del Building Information Modeling (Bim).

Problemi e prospettive degli architetti italiani: intervista a Livio Sacchi
L’Ordine degli architetti di Roma si è interrogato circa il futuro della professione nel convegno “Essere architetto oggi: una riflessione sulla professione”, tenutosi il 3 marzo alla Casa dell’Architettura di Roma.
 
A tal proposito Edilportale ha intervistato il presidente dell’Ordine degli Architetti di..
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Un ‘effetto etereo’, Flamingo by Vibia

Le lampade Flamingo ricevono il premio ‘Design Plus powered by Light+Building’

09/03/2016 – La collezione di lampade a sospensione Flamingo di Vibia ha ricevuto il premio ‘Design Plus powered by Light+Building’ all’interno della categoria Exhibitor.
 
129 aziende ed un totale di 214 prodotti hanno preso parte alla competizione per i premi ‘Design Plus powered by Light+Building 2016’, ospitati dall’ente Messe Frankfurt e organizzati dal German Design Council. Un totale di 26 prodotti di diverse aziende ha ottenuto questo riconoscimento, 4 dei quali hanno anche ricevuto la menzione Best of.

La collezione Flamingo è stata premiata per il suo design di alto livello, le sue caratteristiche fortemente innovative e le sue qualità… Leggi l’articolo

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Vibia premiata con il ‘Design Plus powered by Light+Building’

Selezionata la collezione di lampade Flamingo

09/03/2016 – La collezione di lampade a sospensione Flamingo di Vibia ha ricevuto il premio ‘Design Plus powered by Light+Building’ all’interno della categoria Exhibitor.
 
129 aziende ed un totale di 214 prodotti hanno preso parte alla competizione per i premi ‘Design Plus powered by Light+Building 2016’, ospitati dall’ente Messe Frankfurt e organizzati dal German Design Council. Un totale di 26 prodotti di diverse aziende ha ottenuto questo riconoscimento, 4 dei quali hanno anche ricevuto la menzione Best of.

 
La collezione Flamingo è stata premiata per il suo design di alto livello, le sue caratteristiche fortemente innovative e le sue… Leggi l’articolo

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Il climatizzatore diventa invisibile con Olimpia Splendid

Il nuovo sistema Unico® Air Inverter Incasso

09/03/2016 – La ricerca di soluzioni progettate per preservare l’estetica di ogni abitazione porta Olimpia Splendid a compiere, oggi, un ulteriore e importante passo in avanti. L’azienda, che nel 1998 ha brevettato e lanciato sul mercato Unico®,raggiunge un nuovo traguardo tecnologico per l’ottimale integrazione architettonica della climatizzazione presentando il nuovo Unico® Air Inverter Incasso, il primo climatizzatore invisibile, sia fuori che dentro.

Ideato, come tutta la gamma Unico®, per racchiudere tutto in una macchina interna, lasciando sulla facciata esterna solo due griglie ridotte, Unico® Air Incasso può essere collocato in ogni… Leggi l’articolo

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Al Superstudio torna Materials Village

Appuntamento a Milano con l’hub di Material ConneXion dedicato ai materiali

09/03/2016 – Materials Village, l’hub di Material ConneXion Italia dedicato a materiali, nuove tecnologie e sostenibilità, diventa sempre più grande in occasione della terza edizione dell’evento. In questo contesto, saranno presentate le ultime novità della materioteca.

L’edizione  2016 è cresciuta fino ad occupare l’intera area outdoor del giardino di Superstudio e due aree adiacenti. Il format sperimentato con successo nelle edizioni precedenti, è costituito da “casette” come in un vero e proprio “villaggio”, ognuna dedicata ad un progetto collegato al mondo dei materiali e dei processi produttivi. 

I… Leggi l’articolo

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La tipica sedia anni ’50 rivisitata e attualizzata

Virna, la novità Alma Design al Salone del Mobile

09/03/2016 – La tradizione rivisitata e attualizzata, non solo nelle forme ma anche nei materiali. E’ questa la filosofia di Virna, novità di Alma Design al Salone del Mobile 2016: un prodotto che rievoca le linee archetipiche della sedia anni ‘50, alle quali è stata tuttavia attribuita una nuova e spiccata funzionalità. 

Semplice, geometrica ma allo stesso tempo di grande eleganza, Virna propone un sofisticato contrasto tra il massello della struttura e il sedile e lo schienale in polipropilene, modellati con la tecnologia dello stampaggio a iniezione. 
 
La scelta dell’essenza del legno, così come la cromia della seduta… Leggi l’articolo

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Progresso digitale: quale futuro per la professione dell’architetto?

Le nostre vite, oggi, sono estremamente diverse da quelle di un secolo fa. Solo una decina di anni fa, l’umanità è stata stravolta dal progresso digitale e dalle tecnologie “smart”. I tablet e gli smartphone sarebbero stati fantascienza un decennio fa, ma oggi con un solo tocco riusciamo a controllare e a gestire gli spazi all’interno delle nostre case, le nostre auto, ecc. Nel prossimo secolo molto probabilmente, questo cambiamento sarà esteso anche a livello territoriale e ambientale, in modo da permettere all’uomo di essere sempre più parte dell’ambiente che lo circonda. Quale futuro aspetta allora la professione dell’architetto?

In copertina: Echoviren, installazione architettonica stampata in 3D dello studio Smith|Allen per Project 387 a Gualala (California). 

LE STAMPANTI 3D E IL MONDO DEGLI ARTIGIANI DIGITALI

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Nella cultura popolare, la città del futuro viene immaginata come una realtà fantastica, ma resa allo stesso tempo terrificante dall’insieme di quelle eccezionali tecnologie che le domineranno.

Uno studio dell’università di Oxford, a cura dei proff. Frey e Osborne (Oxford Martin School e Citi GPS) valuta il possibile impatto delle nuove tecnologie e delle scoperte in ambito tecnologico nel mondo del lavoro. La trasformazione digitale offre indubbiamente molte opportunità ma anche molti rischi.

La professione dell’architetto tra 100 anni

Molti architetti – come Vincent Callebaut – e creativi, da qualche anno hanno iniziato ad esprimersi attraverso render e disegni suggestivi per trasmetterci la loro visione futuristica. Secondo alcuni saremo in grado di andare in vacanza portando con noi la nostra casa, che si potrà spostare tramite enormi droni, secondo altri, invece di concorrere a realizzare grattacieli alti oltre un miglio, ricercheremo nel sottosuolo e nei fondali marini nuovi spazi per costruire la nostra dimora. Le persone arriveranno a scegliere l’Earth-Scrapers che più si accosta alle proprie esigenze arrivando ad abitare oltre 25 piani sottoterra.

In rete si possono trovare riferimenti a case sott’acqua in vendita a Dubai, ma nel futuro, queste saranno solamente luoghi comuni che verranno surclassati inesorabilmente da quelle che diventeranno le nuove città sottomarine, equipaggiate con pelli protettive ultra tecnologiche che assimilano energia pulita dagli elementi circostanti.

caption: © REX/Shutterstock

caption: © REX/Shutterstock

La stampa 3D per l’architettura

La maggior parte delle attrezzature, degli oggetti e degli strumenti che l’architetto utilizzerà per la professione nel mondo del futuro sarà stampata digitalmente; infatti, quello che avrà uno sviluppo oltre ogni misura sarà la capacità di produrre autonomamente, con stampanti 3D, gli oggetti che ci servono. Ad oggi, dopo il boom delle prime vendite, questa tecnologia è utilizzata per la cosiddetta progettazione scaricabile. I possessori di stampanti 3D, frequentemente, utilizzano queste macchine per stampare modellini che si trova in rete, spesso fatti da altri designer, giusto per “provare a stampare qualcosa”. Nel futuro queste ci permetteranno di stampare intere abitazioni, moduli abitativi di emergenza, arredi, accessori. Tutto verrà integrato a sistemi domotici che ci permetteranno, tramite un solo tocco, di cambiare modello o colore, di parte, o dell’oggetto desiderato.

caption: Lloyd Alter/CC BY 2.0

Seppur in maniera relativamente limitata, le macchine a controllo numerico, per oltre 30 anni, ci hanno permesso di realizzare design particolari, dagli oggetti/arredi alle finiture. Queste, con il passare del tempo, hanno annunciato l’era della produzione digitale, dove l’input umano è limitato alla redazione di un disegno a computer che viene poi convertito automaticamente in un oggetto fisico dalla macchina utensile.

caption: Lloyd Alter/ Instant kitchen/CC BY 2.0

Il progresso digitale e il passaggio dalle macchine utensili a controllo umano a quelle con controllo computerizzato avrà un impatto ambientale a livello mondiale? L’automazione ha sempre avuto un costo energetico maggiore rispetto a quello della meccanizzazione. E la storia ha insegnato quanto il passaggio dalla movimentazione animale a quella che utilizza combustibile fossile, ha inciso sull’inquinamento dell’intero pianeta. Un paragone un po’ azzardato ma che può rendere l’idea. 

Sicuramente queste nuove macchine, maggiormente energivore rispetto alle precedenti, compenseranno il loro consumo di risorse attraverso il maggiore livello di efficienza, l’incremento di produttività e il considerevole risparmio di materie prime che viaggerà parallelamente alla quasi completa eliminazione degli scarti.

Architetti o computational designers?

Secondo Arturo Tedeschi – architetto, ricercatore, computational designer e pioniere dell’architettura parametrica – nei prossimi decenni, il ruolo dell’architetto verrà completamente stravolto. Molte università stanno – poco per volta – aggiornando la propria offerta formativa per cercare di arrivare a formare i professionisti di domani che saranno inevitabilmente un connubio tra architetti e computational designer. La figura classica dell’architetto rimarrà, ma diventerà molto più di nicchia. Per questo finchè possibile dobbiamo prepararci, formarci e utilizzare al meglio tutti questi strumenti di nuova generazione che un domani saranno probabilmente la quotidianità.

La Digital Fabbrication ad oggi è già stata impiegata in ambito aerospaziale (Rolls-Royce ha stampato in 3D un componente incorporato nel motore di un Aereo Trent XWB-97 del diametro di 1.5 metri e dello spessore di 50 cm) in campo edilizio, uno studio inglese già realizza abitazioni con elementi lignei ritagliati da macchine a controllo numerico tenendo conto anche dei fattori climatici e ambientali, e nel campo del design con accessori come vestiti e scarpe interamente stampati in 3D (Ilabo by Ross Lovegrove e Arturo Tedeschi e Flames by Zaha Hadid)

caption: Il più grande elemento per volare mai stampato in 3D - Rolls Royce

caption: Facit Homes Limited © 2016

caption: Ilabo by Ross Lovegrove

caption: Flames by Zaha Hadid

La potenza della condivisione

Per certi design il tempo di studio risulta più elevato rispetto a quello necessario per altri, dipende dal campo di applicazione e dal risultato a cui si vuole raggiungere. La cosa positiva di questa rivoluzione digitale, a mio parere, consiste nella condivisione. Le informazioni e i progetti si condivideranno alla stessa velocità con la quale oggi si copia un mp3 sul proprio dispositivo portatile, facendoci dimenticare i vecchi tempi del design scaricabile e dell’era della scarsa ed inefficiente produttività digitale.

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I manga giapponesi diventano sedie

Alla MDW l’installazione ’50 Manga Chairs’ firmata Nendo

08/03/2016 – ’50 Manga Chairs’, l’installazione firmata Nendo che sarà presentata al Chiostro Minore di San Simpliciano durante la Settimana Milanese del Design, nasce dal tentativo di adattare il forte carattere simbolico dei manga, i caratteristici fumetti giapponesi, al design e agli arredi.
 
I fumetti manga sono profondamente radicati nella cultura giapponese. La loro origine risale a tempi antichi, sin dalle prime stampe “Ukiyoe”, una forma d’arte inventata e sviluppata durante il periodo “Edo” (1603-1868 d.C.).

I manga sono opere composte da una serie di vignette riportate su un singolo foglio di carta a creare un’unica sequenza… Leggi l’articolo

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