Enjoy the Akro Experience!

L&L Luce&Light a Light + Building 2016

07/03/2016 –  Ritorna dal 13 al 18 marzo 2016 l’appuntamento con Light + Building, la manifestazione fieristica dedicata all’illuminazione e al settore delle costruzioni che ogni due anni richiama a Francoforte architetti, designer, progettisti, ingegneri e specialisti del settore. L&L Luce&Light presenterà i suoi nuovi apparecchi illuminanti insieme ad altri già proposti a catalogo. 

L’area al piano superiore dello stand sarà interamente dedicata alla AKRO Experience, ovvero l’esperienza pratica d’illuminazione con AKRO, il nuovo proiettore per esterni (IP66) con zoom ottico, per regolare manualmente l’angolo… Leggi l’articolo

Read more

Materiali innovativi, concept avveniristico, tecnologia touch

Vitrum @ Light + Building 2016

07/03/2016 – L’ossessione per i dettagli e l’armonia delle linee sono il segno distintivo dell’inimitabile Vitrum Design. Vitrum trasforma la tua casa con i suoi componenti essenziali , disponibili in diverse forme e materiali:

Vitrum Glass Collection
 
Trasparenza, brillantezza e luminosità. È da questi concetti che trae origine il concept di Vitrum Glass Collection, la collezione d’interruttori, comandi per creare scenari e regolare gli avvolgibili, prese a scomparsa e cornici Vitrum Design, interamente realizzata in vetro e dotata di tecnologia touch. 

Estetiche leggere e semplici, caratterizzate dall’… Leggi l’articolo

Read more

Un tetto giardino nel cuore di Brooklyn: Periscope House

Il periscopio è uno dispositivo ottico costituito da due specchi paralleli tra loro che, inclinati di 45 gradi, consentono ad un osservatore situato più in basso dell’obiettivo di esplorare l’intero orizzonte. Da tale strumento prende il nome la Periscope House (Casa Periscopio), l’a casa con tetto giardino a Brooklyn, che sfrutta lo stesso principio per godere, dall’interno dell’abitazione, del suggestivo panorama dello skyline di Manhattan.

In copertina: Foto © Frank Oudeman

TETTI GIARDINO:PIÙ VERDE NEL CAMPUS UNIVERSITARIO DI MELBOURNE

{loadposition google1}

Il progetto di uno dei primi tetti verdi di Slope Park

L’operazione effettuata dai progettisti di nARCHITECTS a Brooklyn per la Periscope House potrebbe sembrare una delle tante ristrutturazioni edilizie realizzate a New York. In realtà dietro la brownstone, la pietra scura tipica di molti edifici residenziali della Grande Mela, si nasconde uno dei primi tetti giardino realizzati nel quartiere di Slope Park.

L’intervento, commissionato dai Signori Wilson nel 2007, prevedeva la ristrutturazione e l’ampliamento di un appartamento articolato su 4 livelli; gli architetti lo hanno declinato in un progetto originale e sostenibile, in cui è il verde a fare da protagonista.

Gli ambienti principali della casa offrono infatti una spettacolare vista su “giardini intimi”: delle vere e proprie “stanze all’aperto” poste a quote differenti e connesse tra loro tramite una serie di scale.

caption: foto di © Frank Oudeman

Il tetto giardino

Fiore all’occhiello dell’intervento è il tetto giardino, realizzato in collaborazione con i paesaggisti del Future Green Studio. Il tetto verde è caratterizzato da un mix casuale di specie erbose tra cui piante alte, rampicanti, Sedum in fiore e tappezzanti. Si tratta per lo più di specie perenni e “rustiche”, ovvero in grado di resistere a basse temperature e con necessità di poca annaffiatura. Il mix di colori va dal rosso fuoco del nasutrizio (Tropaeolum speciosum, il “fiore fiamma”) al lilla e violetto dei cespugli di Aster, al rosa e bianco dei garofani fino al blu e grigio della festuca glauca. La maggior parte di queste specie fioriscono in estate ma una volta appassiti i petali, rimane comunque il verde del fogliame.

caption: foto di © 2016 Future Green Studio Corp.

Alla flora volutamente selvaggia del tetto si contrappone quella più ordinata e curata della texture del giardino al primo livello. Su di esso si affaccia una terrazza illuminata da luci a LED e protetta da parapetti in vetro colorato in cui le dense aiuole non interrompono la continuità della pavimentazione in deck.

tetto-periscope-house-brooklyn-e

caption: foto di © Frank Oudeman

caption: In Immagine: A sinistra, foto di © Frank Oudeman; a destra foto di © 2016 FUTURE GREEN STUDIO CORP.

Gli interni della Periscope House si contraddistinguono per i colori chiari e il design pulito ed essenziale. Ciò è reso ancora più evidente dalla luce naturale che invade ogni angolo dell’abitazione, grazie alle nuove aperture vetrate. Tali bucature sono frutto di una progettazione attenta, in cui dimensione e posizione non vengono lasciate al caso. Lo scopo è fare in modo che, da qualsiasi stanza, durante la routine quotidiana, non venga mai perso il contatto visivo con le terrazze verdi sulle quali ciascun ambiente affaccia. Le finestre dello studio sono dunque poste a filo della scrivania mentre quelle della cucina si trovano a circa 50 cm dal pavimento, perfettamente allineate con le panche lignee che corrono lungo le due pareti perimetrali.

caption: foto di © Frank Oudeman

La scala periscopio per ammirare lo skyline di Manhattan

Cuore dell’intero progetto è la scala a giorno che conduce al tetto giardino; completamente in legno, emerge in copertura con un volume netto, a forma di prisma trapezoidale.

Il rame che riveste tale volume lascia spazio, sul alto est, al vetro colorato; qui un’ampia finestra consente alla luce del mattino di illuminare naturalmente la stanza sottostante.

Uno specchio, posto all’intradosso della copertura inclinata di 45 gradi, trasforma il corpo scala in un periscopio: guardando in alto, dai piedi della scala, è dunque possibile ammirare il fascino dei grattacieli di New York mentre, durante il tramonto, l’appartamento è inondato da una luce purpurea.

Spogliato della mera funzione di collegamento, un semplice connettivo verticale diventa un elemento architettonico a sé stante.

caption: foto di © Frank Oudeman

caption: foto di © Frank Oudemancaption: foto di © nARCHITECTS

Vivere in un appartamento senza rinunciare al verde è possibile, anche in una città come New York; la Periscope House ne è la prova.

L’operazione effettuata da nARCHITECTS a Slope Park a Brooklyn è inoltre la conferma di come ogni progetto, anche quello all’apparenza più semplice, può racchiudere in sé molteplici sfide; sta alla sensibilità del progettista saperle cogliere e soprattutto affrontarle libero da qualsiasi pregiudizio.

Read more

Il bianco nell’architettura tradizionale mediterranea

Le bianche architetture affacciate sul Mediterraneo non sono lì solo per deliziare i nostri occhi. L’uso del bianco nella tradizione costruttiva mediterranea è infatti frutto di sperimentazioni e di un sapiente uso dei materiali locali che oggi distinguono uno stile architettonico ben preciso, rispondendo anche requisiti legati al comfort e alla vivibilità.

In seguito alla Rivoluzione Industriale e ancora di più al giorno d’oggi grazie alle tecnologie digitali, gli standard progettuali si sono evoluti, a volte sono completamente cambiati e, sfortunatamente, a causa delle esigenze di mercato e per bisogni legati al crescente sviluppo industriale e demografico, dopo il XX secolo, le città hanno perso molti dei propri connotati originari e con essi le proprie caratteristiche architettonico-urbanistiche.

In copertina: Ostuni

TETTI BIANCHI: LA TECNOLOGIA COOL ROOF PER RIDURRE LA TEMPERATURA

{loadposition google1}

Nell’ambito del bacino Mediterraneo tuttavia restano ancora evidenti quelle peculiarità stilistiche che nascono da esigenze ben precise. I materiali per eccellenza dello stile mediterraneo sono la pietra, il ferro battuto ed il legno. I colori invece sono il blu, in tutte le sue sfumature che arrivano sino all’azzurro chiaro che richiama il colore cristallino del mare, ed il bianco. Il bianco resta quello che primeggia nei paesaggi urbani ed extraurbani e che spicca tra il verde della campagna e i colori limpidi del cielo e delle coste del Mediterraneo.

La scelta del colore bianco in architettura non è casuale e tantomeno legata a semplici fattori estetici: esso è un colore che ha delle qualità ben specifiche.

Il perché dell’uso del bianco

Il bianco riflette i raggi solari più degli altri colori, che a loro volta riflettono di meno tanto quanto sono più tendenti al nero. Più la radiazione solare viene riflessa tanto minore è il calore che si accumula nell’ambiente interno.

Visto che nell’antichità le leggi della fisica non erano note ma ogni scoperta era fatta casualmente o in maniera empirica, le ragioni che condussero a prediligere il bianco in edilizia furono principalmente due:

  1. la facile reperibilità, il basso costo e la semplice lavorazione/posa in opera della materie prime di colore bianco a disposizione;
  2. l’aver scoperto, mediante il suo utilizzo, che il bianco riflette la radiazione solare e fa apparire più estesi gli spazi in cui è utilizzato.

caption: Il grassello di calce

Cenni storici sull’uso del bianco nell’architettura mediterranea 

Il motivo dell’antica tradizione di imbiancare gli edifici sta nel fatto che le materie prime sono ancora oggi facili da reperire a basso costo, ma la necessità un tempo era soprattutto quella di riflettere i raggi solari e assicurare agli ambienti ristretti dei vicoli e delle strade dei centri storici di impianto medievale, maggiore igiene e luminosità, grazie alla luce sia diretta che riflessa.

Fra i luoghi che ospitano edifici dell’architettura tradizionale mediterranea noti per il proprio colore bianco e per essere realizzati con materiali naturali e tecniche della tradizione edilizia locale ricordiamo:

  • Alberobello con i suoi trulli;
  • Ostuni, detta “la città bianca”;
  • Le città siciliane, come Trapani e Siracusa, e le piccole isole degli arcipelaghi siculi;
  • Santorini e Mykonos, in Grecia, con le loro tipiche casette ed i mulini a vento;
  • I cosiddetti “villaggi bianchi” dell’Andalusia in Spagna;
  • I villaggi croati in riva al mare. 

caption: Santorini

Materiali e prodotti di colore bianco nell’edilizia mediterranea

La calce spenta

La calce spenta (differente dalla cosiddetta calce viva per composizione chimica e perché utilizzata in edilizia) è un materiale che dona un colore candido alle superfici e che, oltre ad essere 100% naturale (parliamo di calce tradizionale senza additivi chimici) possiede molte proprietà utili alla conservazione dell’involucro edilizio e al miglioramento delle sue performance, come il fatto di essere impermeabilizzante e disinfettante. Inoltre la calce, essendo altamente traspirante, evita il formarsi di fenomeni di umidità.

Le pietre naturali bianche

Alcuni tipi di pietre naturali di colore bianco o comunque molto chiaro come la pietra di Lecce, la pietra di Trani, la pietra bianca di Siracusa (in dialetto locale pietra giuggiulena) per citarne alcune dell’arco mediterraneo italiano, oltre a quelle usate in Grecia, Spagna e Turchia, hanno la caratteristica di essere oltre che facilmente lavorabili anche utili ad innescare processi bioclimatici all’interno degli edifici se collocate opportunamente come rivestimenti sia esterni che interni.

caption: Il ciclo della calce

Le tende bianche

L’uso di tendaggi e di sistemi di oscuramento dal colore candido sono ancora oggi utilizzati se pure con alcune varianti moderne rispetto a quelle della tradizione: molti forse non sanno che collocare una tenda per proteggersi dalla radiazione solare all’esterno dell’infisso è la scelta giusta per impedire che la radiazione solare -e quindi il caldo- penetri all’interno dell’immobile. Mettere una tenda dalla parte interna della facciata serve solo a proteggere dalla luce poiché il calore sarà penetrato dalla vetrata senza ostacolo! 

caption: Schermature solari e risparmio energetico

Col tempo l’uso dei tendaggi, soprattutto nelle costruzioni moderne, è stato soppiantato da tecnologie più evolute e più pratiche dal punto di vista della manutenibilità: parliamo dei vetri rivestiti da pellicole e con schermature solari integrate nella vetrata dell’infisso che assolvono le stesse funzioni di isolamento dall’irraggiamento eccessivo con il vantaggio di non ingombrare, di non dover essere lavati e di non dover essere sostituiti per usura come i tessuti di una tenda tradizionale.

caption: Controllo della radiazione solare

Read more

Il ristorante sociale progettato per l’inserimento lavorativo dei disabili

Il design e l’architettura sono “arti sociali”, in cui immaginare spazi, colori, ambienti vuol dire conoscere le persone che vivranno quegli spazi, ed il modo in cui li vivranno. Quando spazi, attività e persone sono in sinergia, quello che accade è magico e forte. Inevitabilmente. In Puglia, a San Vito dei Normanni, un paese dell’Alto Salento, è successo qualcosa di simile. In un ex stabilimento enologico è stato realizzato XFood, il primo ristorante sociale che prevede l’inserimento lavorativo di ragazzi disabili. 

DISABILI: COME PROGETTARE L’ACCESSIBILITÀ

{loadposition google1}

Il ristorante sociale e l’inserimento lavorativo dei disabili

All’interno di un grande contenitore urbano che è Ex Fadda (Laboratorio urbano nato dalla politica della Regione Puglia all’interno di un ex stabilimento enologico), è stato realizzato un ristorante speciale. Il suo nome è “XFood: qualcosa di diverso” e si tratta del primo ristorante sociale della Regione, in cui si porta avanti un importante progetto di inclusione sociale, dove la disabilità è intesa come risorsa.
Il progetto ha infatti permesso il coinvolgimento e l’inserimento lavorativo di sedici ragazzi disabili. C’è da occuparsi della cucina, della sala, e anche dell’orto!

ristorante-sociale-disabili-xfood-d

In un contesto così ricco e speciale, in cui il valore sociale e di comunità acquistano un posto di rilievo, l’architettura e le scelte progettuali hanno finalmente la possibilità di tornare a raccontare quello che hanno sempre fatto: il legame tra lo spazio, le attività e le persone diventa indissociabile, e soprattutto percepibile.
Il risultato del progetto di XFood è speciale per questo. Manifesta un aspetto fortemente emozionale.

L’esperienza del ristorante sociale

Oltre al tema dell’accessibilità per i disabili e al loro inserimento lavorativo, un’altra cosa che colpisce, avvicinandosi all’ingresso, sono le luci: tante, luminose, calde; quasi a indicare un luogo di festa e di gioia. Le luci sono luminarie (quelle tipiche delle feste patronali del Sud Italia) ricomposte secondo un design moderno.

ristorante-sociale-disabili-xfood-b

Il primo tema che si evidenzia nel ristorante è proprio quello di una forte integrazione tra la tradizione -il passato, la memoria (spesso associati ai tempi in cui la collettività era un valore ed una “pratica” attiva e ordinaria)- e l’innovazione (tipicamente evidenziata da un design contemporaneo: un vero e proprio riuso di questo tipo di luci). Di fatto già l’utilizzo delle luminarie come illuminazione interna di un ambiente costituisce una novità rispetto al loro utilizzo abituale.

Una volta dentro il ristorante un altro aspetto attira la nostra attenzione: tutti gli arredi presenti all’interno, dai tavoli alle sedie e persino posate e stoviglie, sono diversi tra loro. Ogni oggetto del ristorante è unico, esclusivo: trovati nei mercatini, recuperati dalla casa della nonna o ancora ridisegnati. Ciascun oggetto ha una storia e una provenienza differente. Ma è nell’essere insieme a tutti gli altri oggetti e sedie e tavoli -tutti diversi tra loro- che ogni singolarità acquista valore.

ristorante-sociale-disabili-xfood-c

Il concetto espresso da questa scelta progettuale è basilare e diventa potente in funzione delle attività e della vita che si compiono in quello spazio.

L’esempio del ristorante sociale XFood è importante perché permette di vedere come delle valide scelte progettuali, sicuramente sostenibili (grazie ad una sapiente pratica del riuso) e funzionali, possano trovare realizzazione anche in piccoli contesti e “spazi minori”.

Il progetto, realizzato dalla designer Sara Mondaini, è stato inoltre selezionato dall’Osservatorio Permanente di Design ADI per concorrere al premio della prossima edizione del Compasso d’oro (il più antico e autorevole premio di design a livello mondiale) oltre ad essere pubblicato nell’annuario ADI Design Index 2015.

Read more

Nuovo Conto Termico in Gazzetta, incentivi in vigore dal 31 maggio 2016

04/03/2016 – È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale ed entrerà in vigore il 31 maggio 2016 il nuovo Conto Termico (DM 16 febbraio 2016).
 
La misura mette a disposizione 900 milioni di euro all’anno (700 per privati e imprese e 200 per le amministrazioni pubbliche) per l’incentivazione di interventi di piccole dimensioni per l’incremento dell’efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.
 
Fin qui niente di diverso rispetto alla vecchia edizione. Le novità sono la previsione di un catalogo di prodotti prequalificati, che renderanno più semplici le procedure di valutazione delle domande di incentivo, e la possibilità che le Pubbliche Amministrazioni trasformino le loro sedi in edifici a energia quasi zero.
 
Le Pubbliche Amministrazioni potranno inoltre prenotare e utilizzare una parte dell’incentivo nel momento in cui individuano l’intervento da realizzare,..
Continua a leggere su Edilportale.com

Read more

Nuovo Conto Termico in Gazzetta, incentivi in vigore da giugno

04/03/2016 – È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale ed entrerà in vigore a inizio giugno il nuovo Conto Termico (DM 16 febbraio 2016).
 
La misura mette a disposizione 900 milioni di euro all’anno (700 per privati e imprese e 200 per le amministrazioni pubbliche) per l’incentivazione di interventi di piccole dimensioni per l’incremento dell’efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.
 
Fin qui niente di diverso rispetto alla vecchia edizione. Le novità sono la previsione di un catalogo di prodotti prequalificati, che renderanno più semplici le procedure di valutazione delle domande di incentivo, e la possibilità che le Pubbliche Amministrazioni trasformino le loro sedi in edifici a energia quasi zero.
 
Le Pubbliche Amministrazioni potranno inoltre prenotare e utilizzare una parte dell’incentivo nel momento in cui individuano l’intervento da realizzare,..
Continua a leggere su Edilportale.com

Read more

Una utility chair impilabile dal gusto nordico

Rapa, la nuova seduta Zilio Aldo & C. firmata Studio Mentsen

04/03/2016 – In anteprima al prossimo Salone del Mobile Zilio Aldo & C. presenterà Rapa, la nuova seduta firmata dallo Studio Mentsen. Una contemporanea rivisitazione delle classiche utility chairs impilabili.
 
La peculiarità risiede nello schienale, che si presenta dolcemente incurvato, composto da due parti perfettamente giustapposte che assicurano il comfort.
La silhouette flessuosa di Rapa è accentuata dal gioco di pieni e vuoti, mentre la finitura in legno di frassino le conferisce una forte personalità dal gusto nordico.

Rapa si presenta in più versioni: con le gambe in legno o a slitta in metallo,… Leggi l’articolo

Read more

I colori del vetro secondo Paola Navone

Barovier&Toso al Superstudio Più con l’installazione ‘Colors’

04/03/2016 – Per il Fuorisalone 2016, Barovier&Toso e Paola Navone saranno di nuovo insieme per un progetto visionario che esplorerà i tanti colori del vetro attraverso un viaggio immaginario tra culture e paesaggi diversi.
 
Nei quasi 1000 metri quadri dello spazio Daylight, presso Superstudio Più in via Tortona, il “viaggiatore” sarà accolto da un villaggio di sei grandi yurte (ciascuna dedicata ad uno specifico colore), dove prenderanno forma mood magici e affascinanti, capaci di coinvolgerci e sconvolgerci.

Colors è una rappresentazione del cosmo, in tutti i suoi aspetti, che valorizza il vetro e la sua potenza evocativa: in ogni… Leggi l’articolo

Read more

Plexiform a Light+Building

Trasparenza impalpabile per il sistema d’illuminazione Eiffel

04/03/2016 – Plexiform procede la ricerca sui LED per offire soluzioni e tecnologie innovative ad architetti, lighting designer ed installatori, nel rispetto delle normative ambientali e del risparmio energetico, per risultati sempre maggiori in termini di performance luminosa e comfort visivo.
 
A Light+Building presenta Eiffel, una lampada a sospensione estremamente versatile che, grazie alla sua trasparenza ed impalpabilità, si adatta a vari ambienti e stili, dagli uffici alle abitazioni contemporanee. Realizzata con un materiale impalpabile, sottile e diafano, il PMMA trasparente, una volta accesa Eiffel prende vita, materia, consistenza e diventa di un ‘bianco… Leggi l’articolo

Read more

Linee sinuose, personalità dal gusto nordico

Rapa, la nuova seduta Zilio Aldo & C. firmata Studio Mentsen

04/03/2016 – In anteprima al prossimo Salone del Mobile Zilio Aldo & C. presenterà Rapa, la nuova seduta firmata dallo Studio Mentsen. Rapa è una sedia dal design accattivante, sinuoso e al tempo stesso rigoroso; una contemporanea rivisitazione delle classiche utility chairs impilabili.
 
La peculiarità risiede nello schienale, che si presenta dolcemente incurvato, composto da due parti perfettamente giustapposte che assicurano il comfort e l’ergonomia della seduta.
La silhouette flessuosa di Rapa è accentuata dall’armonia che si crea tra pieni e vuoti, mentre la finitura in legno di frassino le regala una forte… Leggi l’articolo

Read more

Un ‘ristorante in casa’ dal gusto retrò

Officine Gullo ad Eurocucina con il progetto Park Avenue

04/03/2016 – Tecnologia d’avanguardia e convivialità: questi i punti chiave del progetto che Officine Gullo presenterà alla prossima edizione di Eurocucina. Il desiderio era quello di creare un ambiente che permettesse di cucinare a casa con gli strumenti della grande ristorazione, quella dei grandi chef stellati. Officine Gullo ha portato nello spazio domestico la massima tecnologia per uso professionale, nelle macchine di cottura, negli elettrodomestici, negli accessori. Una cucina progettata per essere altamente performante e caratterizzata da un’estetica inconfondibile, curata fino al dettaglio. 

“Un ristorante in casa” che però… Leggi l’articolo

Read more

Artemide sponsor della Biennale di Venezia

‘Reporting from the front’ a cura di Alejandro Aravena

04/03/2016 – Artemideè sponsor della 15. Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia (28 maggio – 27 novembre 2016): rinnova la collaborazione aperta nel 2015 per sostenere una delle più prestigiose istituzioni culturali italiane e internazionali nell’aprire e diffondere nuove visioni dell’arte e dell’architettura.

In particolare quest’anno Artemide sostiene “Reporting from the front” condividendo le prospettive e i contenuti etici e di ricerca sociale su cui Alejandro Aravena invita a riflettere: migliorare la qualità della vita attraverso un’architettura che guarda le difficoltà della realtà… Leggi l’articolo

Read more

L’altalena che rende l’acqua potabile

In Corea del Sud, i ricercatori dell’Università di Hanyang hanno progettato un’altalena capace di estrarre acqua dal sottosuolo e purificarla per renderla potabile. Il problema della carenza di acqua potabile, una risorsa vitale, è purtroppo sentito da molte popolazioni. Secondo un rapporto dell’UNESCO, entro il 2030 il mondo dovrà affrontare la perdita di ben il 40% delle risorse globali di acqua potabile, in uno scenario generale in cui i cambiamenti climatici sono alla base di questo problema. 

CRISI GLOBALE DELL’ACQUA: UN PROGETTO D’ARTE PER SENSIBILIZZARE

{loadposition google1}

Nel caso dell’Africa le cifre sono ancora più preoccupanti. Si stima che molte donne impegnino fino a quattro ore al giorno per la ricerca e per il trasporto di acqua, un compito gravoso reso ancora più duro dal trasporto effettuato totalmente a piedi. 

Ad oggi circa il 36% del totale della popolazione mondiale non ha accesso a fonti di acqua potabile e questo è causa di epidemie e decessi per disidratazione.

Oltre all’altalena ideata in Corea  del Sud, negli ultimi anni sono stati brevettati diversi sistemi per estrarre e raccogliere l’acqua potabile purificandola, ed è stata anche ideata una serra che permette alle piante di crescere in pieno deserto, ma tutto ciò non è ancora sufficiente a risolvere il problema della carenza idrica nei paesi del terzo mondo

L’altalena per estrarre acqua potabile

Un’altra iniziativa per quanto riguarda questa difficile realtà è “OasiSaw”, un sistema innovativo che sfrutta l’energia prodotta da un meccanismo a bilanciere per estrarre acqua dal sottosuolo. 

Il dispositivo, utilizzabile come un gioco anche dai bambini, produce energia per alimentare una pompa per estrarre l’acqua da falde sottoterranee. Inoltre la pompa di cui fa parte il sistema è dotata di filtro per depurare l’acqua e renderla potabile.

L’altalena, progettata da Jin Hyuk Kim dell’Università di Hanyang (Corea del Sud), fa sì che si generi un flusso d’acqua grazie all’attivazione di una turbina che spinge l’acqua in un tubo collegato a sua volta con un rubinetto.

{youtube}MwiLo_N1Qqk{/youtube}

altalena-acqua-potabile-b

Il flusso passa prima in un microtubo di carbonio che agisce da filtro per rimuovere virus e batteri: in questo modo si ottiene acqua potabile, senza bisogno di trasportarla a mano per lunghi tratti.

Questa invenzione consente di recuperare una fonte di vita coinvolgendo allo stesso tempo dei bambini nel processo di recupero che simula un gioco.  

Un tubo che si estende sotto il piano di calpestio può essere pressurizzato con questa tecnologia intelligente, e un’ora di attività sull’altalena Oasi Saw potrebbe fornire, filtrandola, abbondante acqua depurata per un cospicuo numero di persone assetate.

altalena-acqua-potabile-c

altalena-acqua-potabile-d

Read more

Delta Light e Arik Levy: una nuove visione di Luce

La collezione Butler reinventa l’illuminazione outdoor in una prospettiva inedita

03/03/2016 – Arik Levy collabora per la prima volta con Delta Light per la creazione di Butler, la nuova collezione di lampade e applique per indoor e outdoor.
 
Fino ad oggi la progettazione dei prodotti Delta Light era principalmente affidata al solido team R&S interno, composto da 30 persone e guidato da Paul Ameloot, fondatore dell’azienda. Quest’anno Delta Light ha cambiato rotta chiedendo la collaborazione di uno dei più acclamati nomi nel panorama del design internazionale: Arik Levy, dal cui estro è nata “Butler”, una nuova collezioneoutdoorche va ad integrare la gamma del marchio.

Per Delta Light, la collezione “Butler”… Leggi l’articolo

Read more