18/02/2016 – Una nuova importante referenza si aggiunge al ricco book di progetti contract di Ceramiche Keope, Azienda di riferimento nella produzione di pavimenti e rivestimenti in grés porcellanato.
Si tratta dell’Hotel a 4 stelle B…
18/02/2016 – Una nuova importante referenza si aggiunge al ricco book di progetti contract di Ceramiche Keope, Azienda di riferimento nella produzione di pavimenti e rivestimenti in grés porcellanato.
Si tratta dell’Hotel a 4 stelle B…
Una grande casa open-space affacciata sulla Fifth Avenue18/02/2016 – Nell’anno del 90°anniversario Porro, il marchio conosciuto in tutto il mondo per la ricerca sulle finiture, le linee pulite e i dettagli impeccabili dei propri arredi p…
18/02/2016 – È una maniglia per porte dalle molteplici personalità, questa Komfort di Linea Calì.
La prima è divertente ed emerge guardando la maniglia frontalmente, quando l’impugnatura forgiata a cuneo se…
Passepartout, la nuova lampada LED di Cini&Nils
18/02/2016 – Passepartout è la nuova lampada LED dimmerabile da interni di Cini&Nils. Una applique dalla geometria circolare che ricorda l’elegante forma di un anello. Passepartout ha una struttura in alluminio pressofuso che viene accoppiata ad un disco. Essenziale e rigorosa, questa lampada LED è progettata per innumerevoli scenari e grazie alla luce indiretta rende intimi e accoglienti gli spazi.
Il disco in acciaio può essere smaltato in differenti colori come rosso, bianco e nero oppure prodotto nelle finiture rame, ottone e acciaio cromato. L’eccellenza e l’innovazione che risiedono dietro ogni prodotto Cini&Nils, assieme all’ampia… Leggi l’articolo
A Sidney i nuovi spazi per ufficio firmati Woods Bagot18/02/2016 – All’interno dell’iconica Paramount House, nel cuore di Surry Hills a Sydney, Woods Bagot e Elan Construct hanno creato un’esperienza di co-working che combina per…
Newform per il restyling dell’Hotel Grande Italia di Chioggia
18/02/2016 – La collezione X-Light di Newform è stata scelta dallo Studio Caberlon Caroppi per il restyling dell’Hotel Grande Italia di Chioggia, situato all’interno di uno storico palazzo liberty dei primi del Novecento e affacciato all’estremità sud della splendida laguna di Venezia.
Ristrutturato di recente, per garantire un servizio ai massimi livelli di qualità e di ospitalità, offre ai suoi ospiti la sintesi perfetta tra il fascino della tradizione storica e il comfort di uno stile moderno e funzionale.
X-Light, grazie alle sue linee semplici in armonioso equilibrio tra design contemporaneo ed estetica tradizionale,… Leggi l’articolo
Knit, la collezione Ethimo firmata Patrick Norguet18/02/2016 – Nata nel 2014 e ampliata nel 2015, Knitè la collezione protagonista dell’ampio ventaglio di proposte realizzate da Ethimo. Una linea completa di tavoli e sedie, in teak e …
Dagli esordi ai progetti per il futuro, Alma design si racconta18/02/2016 – Il logo è color magenta e il team è tutto al femminile. Alessandra Marchina, Lorenza Mazzoleni e Francesca Mazzoleni sono le tre “quote rosa” meg…
Copenhagenize Design Company è uno studio danese che si occupa di urbanistica e spinge per una maggiore diffusione delle biciclette. Ogni biennio stila una classifica delle 20 città che si presentano più vivibili rispetto alle novità introdotte per gli amanti della due ruote. Lo studio considera, per la redazione di questa classifica, sia criteri relativi alla qualità degli investimenti futuri programmati che alle caratteristiche delle infrastrutture per la bicicletta, oltre all’impegno di gruppi locali di associazioni e terzo settore impegnati nella promozione di caratteristiche positive a tale scopo.
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Sono state considerate, per redigere la classifica delle 20 migliori città che hanno scelto la bicicletta, le principali realtà urbane che abbiano importanza strategica a livello locale, per lo più con un numero di abitanti superiore a 600 mila.
Per il 2015 la città prima in classifica è Copenhagen, che per la prima volta ha superato Amsterdam; tra le prime città molte sono europee e sono poche le eccezioni: Buenos Aires, Minneapolis e Montreal. Non ci sono città italiane in classifica.
L’obiettivo del Copenhagenize Index è quello di riportare la bicicletta ad essere un mezzo di trasporto flessibile, pratico e sicuro: questo è un obiettivo che indiscutibilmente tutto il mondo intende raggiungere.
Le città fonti d’ispirazione per questo studio sono non solo le città che promuovono l’uso di mezzi di trasporto alternativi all’automobile, ma quelle che cercano di restringere al massimo l’impiego di veicoli a motore per promuovere invece la rete ciclabile attraverso la realizzazione di opportune infrastrutture che permettano di viaggiare, con questo mezzo, in sicurezza e tranquillità.
I criteri per stilare la classifica sono stati: vocazione, cultura della bicicletta e relative facilitazioni, infrastrutture, programma di bike sharing, studio di genere, scambi intermodali e loro incremento, percezione della sicurezza, politica di programmazione, accettazione sociale, pianificazione urbana, effetti sul traffico.
Copenhagenize Design Company è uno studio danese che si occupa di urbanistica e spinge per una maggiore diffusione delle biciclette. Ogni biennio stila una classifica delle 20 città che si presentano più vivibili rispetto alle novità introdotte per gli amanti della due ruote. Lo studio considera, per la redazione di questa classifica, sia criteri relativi alla qualità degli investimenti futuri programmati che alle caratteristiche delle infrastrutture per la bicicletta, oltre all’impegno di gruppi locali di associazioni e terzo settore impegnati nella promozione di caratteristiche positive a tale scopo.
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Sono state considerate, per redigere la classifica delle 20 migliori città che hanno scelto la bicicletta, le principali realtà urbane che abbiano importanza strategica a livello locale, per lo più con un numero di abitanti superiore a 600 mila.
Per il 2015 la città prima in classifica è Copenhagen, che per la prima volta ha superato Amsterdam; tra le prime città molte sono europee e sono poche le eccezioni: Buenos Aires, Minneapolis e Montreal. Non ci sono città italiane in classifica.
L’obiettivo del Copenhagenize Index è quello di riportare la bicicletta ad essere un mezzo di trasporto flessibile, pratico e sicuro: questo è un obiettivo che indiscutibilmente tutto il mondo intende raggiungere.
Le città fonti d’ispirazione per questo studio sono non solo le città che promuovono l’uso di mezzi di trasporto alternativi all’automobile, ma quelle che cercano di restringere al massimo l’impiego di veicoli a motore per promuovere invece la rete ciclabile attraverso la realizzazione di opportune infrastrutture che permettano di viaggiare, con questo mezzo, in sicurezza e tranquillità.
I criteri per stilare la classifica sono stati: vocazione, cultura della bicicletta e relative facilitazioni, infrastrutture, programma di bike sharing, studio di genere, scambi intermodali e loro incremento, percezione della sicurezza, politica di programmazione, accettazione sociale, pianificazione urbana, effetti sul traffico.
17/02/2016 – Esordio d’anno positivo per il mercato dei servizi di ingegneria e architettura: 50,8 milioni di euro, +78,5% su gennaio 2015; è necessario risalire al 2009 per trovare il primo mese dell’anno con un valore maggiore. Da …
17/02/2016 – La Commissione Europea ha presentato ieri un pacchetto di misure sulla sicurezza e sulla sostenibilità energetica per preparare l’UE alla transizione energetica globale e a possibili interruzioni dell’approvvigionamento energetico.
Nell’ambito del pacchetto energetico l’Europa ha predisposto delle misure specifiche per il settore edilizio, in particolare per l’ottimizzazione dei sistemi di riscaldamento e raffrescamento degli edifici.
Riscaldamento e il raffreddamento degli edifici: le criticità europee
La strategia per il riscaldamento e il raffreddamento degli edifici, messa a punto dall’UE, riguarda sia gli immobili residenziali sia quelli appartenenti al settore dei servizi (ad esempio scuole, ospedali, edifici per uffici).
Secondo le stime della Commissione l’intero settore consuma circa il 50% dell’energia dell’UE e rappresenta il 13% del consumo di petrolio e il 59% del..
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17/02/2016 – Semplicità, trasparenza e servizi al cittadino. Sono i principi ispiratori dell’innovazione digitale del Ministero delle Infrastrutture e i Trasporti (MIT), presentata dal ministro Graziano Delrio.
Il sito web d…
17/02/2016 – “I professionisti tecnici iscritti agli albi risultano i soli in possesso di un livello di adeguata formazione ed esperienza per svolgere le valutazioni immobiliari”.
Questa la convinzione espressa dalla Rete delle Professioni Tecniche (RPT) che ha invitato l’Associazione bancaria italiana (ABI) a unire i propri sforzi a quelli dei professionisti tecnici, nel richiedere che l’attività di valutazione immobiliare sia ricondotta alla esclusiva competenza dei professionisti iscritti ad Ordini e Collegi professionali.
Valutazioni immobiliari e Direttiva Mutui
Come ricorda una circolare del Consiglio Nazionale Ingegneri (CNI), il 21 marzo 2016 il Governo dovrà provvedere all’attuazione della “direttiva mutui” (2014/17/UE), che, definendo un quadro comune delle disposizioni relative ai contratti di credito concernenti beni immobili residenziali, intende garantire un livello più elevato di tutela e..
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17/02/2016 – Il condominio è sempre responsabile dei danni derivanti da umidità e infiltrazioni anche se sono stati il progettista o il costruttore a non adottare soluzioni adeguate per la coibentazione.
Con la sentenza 905/2015, la Corte d’Appello di Lecce ha spiegato che il condominio è esente da responsabilità solo in presenza di “caso fortuito”, cioè se si verifica una rottura o un guasto che non era possibile prevedere.
Nel caso preso in esame, un condòmino aveva lamentato la presenza di umidità e infiltrazioni nel suo appartamento. Dopo le dovute verifiche, era stata accertata la cattiva coibentazione dell’edificio.
Il condominio aveva quindi risarcito il danno, con l’intenzione di rivalersi sulla compagnia assicuratrice con cui aveva stipulato una polizza sull’immobile.
La compagnia aveva però rifiutato il pagamento sostenendo che l’assicurazione..
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L’approccio olistico del designer Dror Benshetrit per Horm.it
17/02/2016 – In seguito al riscontro positivo ottenuto a Milano lo scorso aprile e al Wanted Design di New York, HORM.IT presenta anche a Colonia la collezione QuaDror, nata dall’approccio olistico del designer Dror Benshetrit.
Mentre stava lavorando alla costruzione di un telaio composto da due superfici intersecanti tra loro, Dror “inciampa” in una scoperta affascinante: tagliate strategicamente, le due superfici possono essere bloccate geometricamente, formando una potente unione. Questa constatazione ha portato al QuaDror™, un elemento strutturale di supporto che, da aperto, crea una base triangolare indipendente, una nuova forma dalle infinite applicazioni…. Leggi l’articolo
Pedrali arreda il nuovo ristorante milanese ‘Contraste’17/02/2016 – I prodotti della collezione Pedrali sono stati scelti per l’arredo di Contraste, il nuovo ristorante milanese dello chef uruguaiano Matias Perdomo, del sous-chef argentino S…
17/02/2016 – Sempre di più stiamo assistendo ad un cambio di rotta nella scelta degli imbottiti da utilizzare per l’arredo della zona living con una maggiore predisposizione a soluzioni confortevoli e non esclusivamente incentrate sul…
MyWay, la nuova vasca idromassaggio Jacuzzi®
17/02/2016 – Performance ottimali, grande comfort, linee nette e pulite e cura del dettaglio: sono queste le caratteristiche di MyWay, la nuova vasca idromassaggio Jacuzzi®, studiata per offrire un idromassaggio a regola d’arte e una immersione totale nel benessere.
MyWay è in grado di offrire il miglior idromassaggio possibilee “su misura” per chiunque grazie all’azione complessiva dei getti, bocchetteTargetPro™ e bocchette rotanti dorsali, unitamente alla sua profondità interna che permette l’immersione totale del corpononché all’ergonomia interna della vasca; caratteristiche che la rendono la soluzione ideale… Leggi l’articolo
Dal living alla cucina. Le novità firmate Libeskind, Iacchetti, Chipperfield
17/02/2016 – Con la collezione Spring/Summer 2016 presentata in occasione delle fiere europee di gennaio, Alessi conferma la sua vocazione di laboratorio di ricerca nel campo delle Arti Applicate, capace di sperimentare nuovi linguaggi visivi e proporre ogni stagione una moltitudine di proposte di alto valore progettuale. “Il processo di raffinamento, di evoluzione delle varie tipologie ci porta, progetto dopo progetto, a risultati di assoluto rilievo, a un vero miglioramento del nostro piccolo mondo di oggetti casalinghi.” afferma Alberto Alessi.
Per i marchi AdiAlessi, Alessi e Officina Alessi, viene presentata una raccolta consistente che esplora diverse tipologie di prodotto… Leggi l’articolo
Due diverse interpretazioni da Ceramica Galassia17/02/2016 – L’ambiente bagno ha acquisito sempre più rilevanza nella casa, diventando un luogo da vivere e dove rilassarsi. Per questo motivo la tendenza è quella di personalizza…
Da Atlas Concorde una nuova interpretazione della ceramica17/02/2016 – Gres porcellanato e rivestimenti in pasta bianca danno vita a una rinnovata proposta di superfici ispirate al mondo del cemento spatolato e delle resine sintetiche, per ambienti d&r…
“Il momento migliore per piantare un albero è vent’anni fa, il secondo momento migliore è adesso” affermava Confucio. In contesti come quelli portuali però, dove è il cemento a far da padrone, la possibilità di ricavare spazi verdi può essere considerata quasi un miraggio. Una brillante soluzione a tale problema è stata trovata a Rotterdam dove, tra poco più di un mese, verrà presentata la prima foresta galleggiante al mondo: la “Bobbing Forest”.
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Gli olandesi, sempre più impazienti per la realizzazione del progetto della Bobbing Forest, sono ancora increduli di fronte all’eco internazionale che l’iniziativa della foresta galleggiante ha avuto; d’altronde si sa, quando passione per l’arte e cura del verde si incontrano nel medesimo progetto non può che venir fuori qualcosa di sorprendente!
Saranno sufficienti poche settimane per completare l’installazione; tutto dovrà essere pronto per il 16 marzo, giorno dell’inaugurazione e, non a caso, Giornata Nazionale dell’Albero. In tale occasione a Rotterdam saranno messi in acqua ed ancorati sul fondo del bacino portuale di Rijnhaven “20 alberi galleggianti”, mentre un ventunesimo sarà lasciato sulla banchina in modo che residenti e turisti possano osservarlo da vicino.
L’obiettivo è quello di offrire un valido contributo alla lotta per i cambiamenti climatici ma soprattutto porre l’accento sulla necessità dell’innalzamento della qualità della vita nelle città; la foresta galleggiante vuole essere un esempio per le nuove generazioni, un simbolo dell’importanza delle aree verdi all’interno del centro abitato.
La Bobbing Forest è la versione a scala naturale della scultura che Jorge Bakker, artista colombiano ma olandese di adozione, ha realizzato nel 2012: un acquario contenente alberi in scala sospesi sull’acqua tramite galleggianti.
“In Search of Habitats” (letteralmente “in cerca di habitat”) è l’evocativo titolo dell’opera che usa elementi naturali come acqua e piante per indurre l’osservatore ad una riflessione: che rapporto i cittadini hanno con la natura e come entrambi si relazionano con l’ambiente che li circonda?
Il messaggio non è passato inosservato a Jeroen Everaert, responsabile del centro di produzione culturale Mothership, Anne van der Zwaag, storica d’arte e imprenditore culturale, e al designer olandese Jurgen Bey, tanto da spingerli a “spostare l’asticella un po’ più in alto”, cercando di espandere tale concetto nella vita reale.
È nato così un progetto tanto avvincente sulla carta quanto pieno di ostacoli nella realtà.
Le molteplici sfide (tecniche, ambientali ed economiche) non hanno fatto altro che alimentare la voglia di fare degli ideatori, portando sin da subito Motheriship a cercare collaboratori all’altezza della situazione, in grado di uscire fuori dagli schemi e trovare soluzioni innovative per la foresta galleggiante.
Il risultato finale è frutto di un lavoro sinergico in cui, a professionisti dalla consolidata esperienza, sono stati affiancati giovani in grado di andare oltre i comuni parametri, grazie alla freschezza delle loro idee.
Come ironizzato dallo stesso Evereat, anche gli alberi, come tutti gli esseri viventi, “soffrono il mal di mare”.
Il primo problema da risolvere era perciò quello di individuare le specie vegetali che potessero sopravvivere alla “vita galleggiante”; inoltre le boe dovevano essere in grado di tenere in piedi gli alberi senza che questi si ribaltassero.
Le ricerche effettuate da un gruppo di studenti della Facoltà di Scienze Applicate dell’Università di Van Hall Larenstein hanno permesso di escogitare il sistema più efficace per mantenere in vita le piante nelle acque salmastre del porto oltre che individuare la specie arborea più idonea: l’Olmo Olandese (Ulmus x hollandica “Major”). Connotato dalla capacità di crescere rapidamente, il legno duro che lo caratterizza è infatti in grado di resistere all’azione del vento e dell’acqua; necessita inoltre di poca potatura.
Le sperimentazioni necessarie ad impedire il ribaltamento delle boe della Bobbing Forest, soprattutto nei periodi di burrasca, sono state condotte da un team di aspiranti ingegneri civili della Delft University of Technology. I calcoli effettuati hanno evidenziato la necessità di apportare modifiche alle boe standard; le variazioni sono state realizzate da una Società di produzione dell’acciaio, grazie al lavoro di alcuni giovani tirocinanti sulla base dei disegni esecutivi del gruppo di progettazione strutturale.
Nel corso del periodo di ricerca, nel Marzo 2014, è stato lanciato con successo un primo prototipo; per il completamento dell’opera manca solo il delicato compito dell’assemblaggio finale.
Oltre a quelli dei gruppi di ricerca universitari, fondamentali sono stati gli sforzi messi in campo da diverse autorità, sia locali che nazionali. Il loro prezioso contribuito ha fatto sì che, durante il lungo iter progettuale, non fosse mai perso di vista l’obiettivo cardine del progetto: la sostenibilità.
La maggior parte dei materiali utilizzati per la realizzazione della Bobbing Forest sono infatti riciclati.
La Rijkswaterstaat, Agenzia del Ministero delle Infrastrutture e dell’Ambiente, ha messo a disposizione 20 boe utilizzate nel Mar del Nord e in via di dismissione.
Gli olmi sono stati donati dalla Bomendepot, una struttura del Comune che si occupa dello “stoccaggio del alberi”; da un po’ di anni infatti la città di Rotterdam ha deciso di adottare una politica volta alla tutela degli alberi negli spazi pubblici: ogni volta che un pezzo di città viene rinnovata, gli arbusti non più adatti al nuovo contesto non vengono abbattuti ma stipati in attesa di una nuova collocazione.
Ruolo chiave è stato infine svolto dalla piattaforma per l’innovazione di Rotterdam, CityLab010, che ha permesso la fattibilità economica del progetto.
“Il momento migliore per piantare un albero è vent’anni fa, il secondo momento migliore è adesso” affermava Confucio. In contesti come quelli portuali però, dove è il cemento a far da padrone, la possibilità di ricavare spazi verdi può essere considerata quasi un miraggio. Una brillante soluzione a tale problema è stata trovata a Rotterdam dove, tra poco più di un mese, verrà presentata la prima foresta galleggiante al mondo: la “Bobbing Forest”.
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Gli olandesi, sempre più impazienti per la realizzazione del progetto della Bobbing Forest, sono ancora increduli di fronte all’eco internazionale che l’iniziativa della foresta galleggiante ha avuto; d’altronde si sa, quando passione per l’arte e cura del verde si incontrano nel medesimo progetto non può che venir fuori qualcosa di sorprendente!
Saranno sufficienti poche settimane per completare l’installazione; tutto dovrà essere pronto per il 16 marzo, giorno dell’inaugurazione e, non a caso, Giornata Nazionale dell’Albero. In tale occasione a Rotterdam saranno messi in acqua ed ancorati sul fondo del bacino portuale di Rijnhaven “20 alberi galleggianti”, mentre un ventunesimo sarà lasciato sulla banchina in modo che residenti e turisti possano osservarlo da vicino.
L’obiettivo è quello di offrire un valido contributo alla lotta per i cambiamenti climatici ma soprattutto porre l’accento sulla necessità dell’innalzamento della qualità della vita nelle città; la foresta galleggiante vuole essere un esempio per le nuove generazioni, un simbolo dell’importanza delle aree verdi all’interno del centro abitato.
La Bobbing Forest è la versione a scala naturale della scultura che Jorge Bakker, artista colombiano ma olandese di adozione, ha realizzato nel 2012: un acquario contenente alberi in scala sospesi sull’acqua tramite galleggianti.
“In Search of Habitats” (letteralmente “in cerca di habitat”) è l’evocativo titolo dell’opera che usa elementi naturali come acqua e piante per indurre l’osservatore ad una riflessione: che rapporto i cittadini hanno con la natura e come entrambi si relazionano con l’ambiente che li circonda?
Il messaggio non è passato inosservato a Jeroen Everaert, responsabile del centro di produzione culturale Mothership, Anne van der Zwaag, storica d’arte e imprenditore culturale, e al designer olandese Jurgen Bey, tanto da spingerli a “spostare l’asticella un po’ più in alto”, cercando di espandere tale concetto nella vita reale.
È nato così un progetto tanto avvincente sulla carta quanto pieno di ostacoli nella realtà.
Le molteplici sfide (tecniche, ambientali ed economiche) non hanno fatto altro che alimentare la voglia di fare degli ideatori, portando sin da subito Motheriship a cercare collaboratori all’altezza della situazione, in grado di uscire fuori dagli schemi e trovare soluzioni innovative per la foresta galleggiante.
Il risultato finale è frutto di un lavoro sinergico in cui, a professionisti dalla consolidata esperienza, sono stati affiancati giovani in grado di andare oltre i comuni parametri, grazie alla freschezza delle loro idee.
Come ironizzato dallo stesso Evereat, anche gli alberi, come tutti gli esseri viventi, “soffrono il mal di mare”.
Il primo problema da risolvere era perciò quello di individuare le specie vegetali che potessero sopravvivere alla “vita galleggiante”; inoltre le boe dovevano essere in grado di tenere in piedi gli alberi senza che questi si ribaltassero.
Le ricerche effettuate da un gruppo di studenti della Facoltà di Scienze Applicate dell’Università di Van Hall Larenstein hanno permesso di escogitare il sistema più efficace per mantenere in vita le piante nelle acque salmastre del porto oltre che individuare la specie arborea più idonea: l’Olmo Olandese (Ulmus x hollandica “Major”). Connotato dalla capacità di crescere rapidamente, il legno duro che lo caratterizza è infatti in grado di resistere all’azione del vento e dell’acqua; necessita inoltre di poca potatura.
Le sperimentazioni necessarie ad impedire il ribaltamento delle boe della Bobbing Forest, soprattutto nei periodi di burrasca, sono state condotte da un team di aspiranti ingegneri civili della Delft University of Technology. I calcoli effettuati hanno evidenziato la necessità di apportare modifiche alle boe standard; le variazioni sono state realizzate da una Società di produzione dell’acciaio, grazie al lavoro di alcuni giovani tirocinanti sulla base dei disegni esecutivi del gruppo di progettazione strutturale.
Nel corso del periodo di ricerca, nel Marzo 2014, è stato lanciato con successo un primo prototipo; per il completamento dell’opera manca solo il delicato compito dell’assemblaggio finale.
Oltre a quelli dei gruppi di ricerca universitari, fondamentali sono stati gli sforzi messi in campo da diverse autorità, sia locali che nazionali. Il loro prezioso contribuito ha fatto sì che, durante il lungo iter progettuale, non fosse mai perso di vista l’obiettivo cardine del progetto: la sostenibilità.
La maggior parte dei materiali utilizzati per la realizzazione della Bobbing Forest sono infatti riciclati.
La Rijkswaterstaat, Agenzia del Ministero delle Infrastrutture e dell’Ambiente, ha messo a disposizione 20 boe utilizzate nel Mar del Nord e in via di dismissione.
Gli olmi sono stati donati dalla Bomendepot, una struttura del Comune che si occupa dello “stoccaggio del alberi”; da un po’ di anni infatti la città di Rotterdam ha deciso di adottare una politica volta alla tutela degli alberi negli spazi pubblici: ogni volta che un pezzo di città viene rinnovata, gli arbusti non più adatti al nuovo contesto non vengono abbattuti ma stipati in attesa di una nuova collocazione.
Ruolo chiave è stato infine svolto dalla piattaforma per l’innovazione di Rotterdam, CityLab010, che ha permesso la fattibilità economica del progetto.
Il tessile home couture P/E 2016 di Society Limonta16/02/2016 – Un racconto di luce, aria e colori. Il tessile home couture P/E 2016 diSociety Limonta è ambientato in un’atmosfera rarefatta, ai limiti del metafisico, con volumi precis…