La nuova seduta indoor/outdoor 16/12/2015 – Giulia è l’ultima arrivata in casa SCAB Design, anche nella sua versione Natural, e sarà una delle protagoniste tra le collezioni in mostra a Parigi per Maison & Objet e Colo…
La nuova seduta indoor/outdoor 16/12/2015 – Giulia è l’ultima arrivata in casa SCAB Design, anche nella sua versione Natural, e sarà una delle protagoniste tra le collezioni in mostra a Parigi per Maison & Objet e Colo…
Le proposte Duravit firmate Philippe Starck16/12/2015 – In questa stagione fredda il bagno rappresenta il luogo ideale in cui ritirarsi e in cui spesso è proprio il bianco a dominare con la sua inconfondibile purezza. In bagno, infatti, il …
Appuntamento a Milano dal 24 al 26 febbraio 201616/12/2015 – “L’andamento delle prenotazioni di spazi espositivi – affermano gli organizzatori – prosegue con un buon trend, e il nostro interesse, che ruota attorno ai temi della f…
Il mosaico in resina personalizzabile di Gemanco Design
16/12/2015 – Personalizzare il proprio ambiente abitativo e lavorativo dando spazio all’arte e alla creatività. L’idea di Gemanco Design consiste nel riprodurre sulla parete di casa o del proprio ufficio, un’immagine di un quadro d’autore, un incantevole panorama, un bizzarro disegno artistico o una foto ricordo in qualsiasi colore, forma e dimensione.
Mosaico in resina, carta da parati e stampa UV (a raggi ultravioletti) personalizzati sono le soluzioni di design avanguardistico firmato Gemanco Design per arredare e rendere più accoglienti e graziosi gli spazi dove si trascorre la maggior parte della propria giornata.
Nato dal connubio tra… Leggi l’articolo
Castagno del tempo by Cadorin16/12/2015 – Dopo essersi contraddistinta per la produzione di parquet di alta qualità tecnica ed estetica che rispondessero ai requisiti di ecosostenibilità, ultimamente l’azienda Cadorinsi sta con…
Premiato il know how di Cristina Rubinetterie16/12/2015 – CRISTINA rubinetterie è stata inserita nell’opera “100 Eccellenze Italiane”, edita da Riccardo Dell’Anna. Questo volume raccoglie le storie di successo delle …
Le proposte Duravit firmate Philippe Starck16/12/2015 – In questa stagione fredda il bagno rappresenta il luogo ideale in cui ritirarsi e in cui spesso è proprio il bianco a dominare con la sua inconfondibile purezza. In bagno, infatti, il …
Appuntamento alla GAM – Galleria d’Arte Moderna di Milano fino al 14 febbraio 2016
16/12/2015 – Reggiani Illuminazione è nuovamente impegnata nella sponsorizzazione di mostre d’arte con un altro prestigioso appuntamento dedicato alla scultura alla GAM – Galleria d’Arte Moderna di Milano, dopo la monografica su Medardo Rosso. Si tratta di “Adolfo Wildt (1868-1931). L’ultimo simbolista”, che rimarrà aperta fino al 14 febbraio 2016.
La mostra, che ripercorre in 55 sculture multimateriche la vita artistica dello sculture milanese Adolfo Wildt, è diretta da Paola Zatti e, grazie alla collaborazione con Musées d’Orsay et de l’Orangerie di Parigi, offre una visione d’insieme sulla vita di uno dei maggiori… Leggi l’articolo
Quando nel settembre 2013 Luca Scardulla e Federico Robbiano hanno deciso di fondare lo studio scardulla&robbiano_ArchitecturLab (llab) i due giovani si sono ispirati alle parole dell’architetto cinese Wang Shu: “Prima di essere architetto sii falegname“. È nato così non un semplice studio ma un vero e proprio laboratorio, un luogo in cui progetti di falegnameria vengono seguiti dalla fase di ideazione fino alla vera e propria realizzazione.
Fiore all’occhiello di questa architettura del “fare”, come la amano definire i due progettisti, è un locale commerciale nato dai pallet: il bar La Strega a Fidenza.
{loadposition google1}
Quello del bar La Strega è un intervento di riqualificazione volto a coniugare le esigenze funzionali dettate dalla committenza con la ricerca di una nuova qualità spaziale in un ambiente preesistente fortemente connotato da una geometria stretta e lunga. L’apparente punto debole, dato dalla conformazione planimetrica, viene trasformato nel punto di forza di un progetto che mira, attraverso la creazione di un cono visivo, ad enfatizzare la profondità dell’ambiente in cui insiste.
A tal fine una successione di nastri funzionali scandiscono lo spazio perpendicolarmente alla direzione prevalente accompagnando lo sguardo del cliente entrante verso il fondo del locale, fino alla finestra che affaccia sul cortile esterno.
I tavolini rappresentano gli elementi terminali di tali “costole” le cui doghe lignee percorrono in maniera continua pareti e soffitto discostandosene solo in specifici punti per lasciare spazio a vani luce che conferiscono ulteriore enfasi all’ambiente; i 19 mm di distanza tra una doga e l’altra (tutte di larghezza costante pari a 55 cm) fanno da supporto agli elementi di arredo, sia fissi che mobili, e donano una certa flessibilità a un progetto dominato dal rigore geometrico.
Elementi architettonici indispensabili ai fini dell’articolazione spaziale, le pareti attrezzabili acquistano così un valore anche funzionale, fondamentale per la tipologia del locale.
Le tre diverse sezioni del bar (desk, stand-up e dining) vengono declinate con altrettanti linguaggi spaziali, differenti per dimensioni, funzione ed ambientazione, ma uniti da un unico filo conduttore: il legno.
L’intervento è infatti quasi interamente realizzato con il legno di recupero dei bancali, circa 70, provenienti da aziende locali: una scelta emozionale, un rifiuto dello stile industriale per sottolineare la natura artigianale dei prodotti serviti ma anche un tributo all’intero territorio, alla sua economia e alla sua sensibilità nei confronti dell’ambiente.
Trattato in modo da conservare orgogliosamente i segni del tempo, testimonianza della natura viva del materiale, ogni elemento è stato realizzato a mano da llab, in estrema coerenza con la scelta dei progettisti di essere architetti-falegnami: dopo tutto un’opera “non si realizza con le idee, ma con le mani”. (Pablo Picasso)
Quando nel settembre 2013 Luca Scardulla e Federico Robbiano hanno deciso di fondare lo studio scardulla&robbiano_ArchitecturLab (llab) i due giovani si sono ispirati alle parole dell’architetto cinese Wang Shu: “Prima di essere architetto sii falegname“. È nato così non un semplice studio ma un vero e proprio laboratorio, un luogo in cui progetti di falegnameria vengono seguiti dalla fase di ideazione fino alla vera e propria realizzazione.
Fiore all’occhiello di questa architettura del “fare”, come la amano definire i due progettisti, è un locale commerciale nato dai pallet: il bar La Strega a Fidenza.
{loadposition google1}
Quello del bar La Strega è un intervento di riqualificazione volto a coniugare le esigenze funzionali dettate dalla committenza con la ricerca di una nuova qualità spaziale in un ambiente preesistente fortemente connotato da una geometria stretta e lunga. L’apparente punto debole, dato dalla conformazione planimetrica, viene trasformato nel punto di forza di un progetto che mira, attraverso la creazione di un cono visivo, ad enfatizzare la profondità dell’ambiente in cui insiste.
A tal fine una successione di nastri funzionali scandiscono lo spazio perpendicolarmente alla direzione prevalente accompagnando lo sguardo del cliente entrante verso il fondo del locale, fino alla finestra che affaccia sul cortile esterno.
I tavolini rappresentano gli elementi terminali di tali “costole” le cui doghe lignee percorrono in maniera continua pareti e soffitto discostandosene solo in specifici punti per lasciare spazio a vani luce che conferiscono ulteriore enfasi all’ambiente; i 19 mm di distanza tra una doga e l’altra (tutte di larghezza costante pari a 55 cm) fanno da supporto agli elementi di arredo, sia fissi che mobili, e donano una certa flessibilità a un progetto dominato dal rigore geometrico.
Elementi architettonici indispensabili ai fini dell’articolazione spaziale, le pareti attrezzabili acquistano così un valore anche funzionale, fondamentale per la tipologia del locale.
Le tre diverse sezioni del bar (desk, stand-up e dining) vengono declinate con altrettanti linguaggi spaziali, differenti per dimensioni, funzione ed ambientazione, ma uniti da un unico filo conduttore: il legno.
L’intervento è infatti quasi interamente realizzato con il legno di recupero dei bancali, circa 70, provenienti da aziende locali: una scelta emozionale, un rifiuto dello stile industriale per sottolineare la natura artigianale dei prodotti serviti ma anche un tributo all’intero territorio, alla sua economia e alla sua sensibilità nei confronti dell’ambiente.
Trattato in modo da conservare orgogliosamente i segni del tempo, testimonianza della natura viva del materiale, ogni elemento è stato realizzato a mano da llab, in estrema coerenza con la scelta dei progettisti di essere architetti-falegnami: dopo tutto un’opera “non si realizza con le idee, ma con le mani”. (Pablo Picasso)
15/12/2015 – Ecobonus 65% esteso anche agli impianti domotici e credito di imposta per l’installazione di sistemi di videosorveglianza.
Sono alcuni degli emendamenti al disegno di Legge di Stabilità per il 2016 approvati dal…
15/12/2015 – La prima casa si potrà comprare in leasing, come l’automobile. La commissione Bilancio della Camera ha infatti approvato un emendamento alla Legge di Stabilità 2016 che fissa le regole per l’avvio del leasing immobiliare.
Leasing immobiliare
L’emendamento chiarisce che con il contratto di locazione finanziaria, la banca o l’intermediario si obbligano ad acquistare o far costruire l’immobile, su scelta e indicazione dell’utilizzatore che pagherà un ‘affitto’ per un periodo di tempo concordato; alla scadenza del contratto l’utilizzatore potrà riscattare la casa ad un prezzo prestabilito.
Il corrispettivo, o canone, che l’utilizzatore pagherà all’intermediario dovrà tener conto del prezzo di acquisto o di costruzione e della durata del contratto. In caso di risoluzione del contratto per colpa dell’utilizzatore, il concedente o intermediario avrà..
Continua a leggere su Edilportale.com
15/12/2015 – Presto partiranno i controlli sui solai e i controsoffitti di oltre 7 mila scuole italiane.
Il Ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, ha infatti firmato il decreto di approvazione della graduatoria degli i…
15/12/2015 – E’ online il nuovo portale dell’Enea in cui dovranno confluire tutti i documenti relativi alle diagnosi energetiche delle imprese.
Il portale AUDIT 102 raccoglierà le circa 30.000 diagnosi energetiche che le imprese hanno effettuato nei siti produttivi localizzati sul territorio nazionale ai sensi del Dlgs 102/2014.
Diagnosi energetiche: l’invio della documentazione
Ricordiamo che le grandi imprese e quelle energivore avrebbero dovuto concludere la diagnosi entro il 5 dicembre 2015 (e successivamente ogni 4 anni), avvalendosi di società di servizi energetici, auditor energetici o dell’ISPRA.
Una volta effettuato l’audit energetico, la relativa documentazione va inviata entro il 22 dicembre 2015 all’ENEA, che ha il compito istituzionale di effettuare i controlli sulla conformità delle diagnosi alle prescrizioni del decreto.
Con l’attivazione di AUDIT 102 l’Enea..
Continua a leggere su Edilportale.com
15/12/2015 – Se il costruttore non termina i lavori entro il termine stabilito, il promissario acquirente ha diritto alla restituzione del doppio della caparra. A meno che il costruttore dimostri che il ritardo non si è verificato per colp…
Battigia, il nuovo progetto antoniolupi firmato Michel Boucquillon
15/12/2015 – Battigia è il nuovo lavabo in Corian di antoniolupi inserito nella parete e in essa completamente celato, in cui una semplice lastra in vetro, quasi invisibile è l’unico elemento che fuoriesce. Il nuovo lavabo rientra nel nuovo concept progettuale di antoniolupi, dove il prodotto è un elemento funzionante dal quale è stato sottratto tutto ciò che è in eccesso.
Il muro diventa il contenitore che accoglie il lavabo: un lavabo perfettamente integrato nella parete, nella quale si fonde per far uscire solo la parte che realmente serve. Dopo il posizionamento a parete, Battigia viene stuccato, intonacato e verniciato… Leggi l’articolo
Texture metalliche per la collezione Element di Agena15/12/2015 – ELEMENT è una carta da parati, che grazie alla sua texture, permette di ricreare superfici decorative che ricordano l’ “effetto ruggine”: questa caratt…
Gli scaffali delle biblioteche ispirano lo Studio Frasson & Fanton per FerroWine
15/12/2015 – Oltre 1000 metri quadri di area dedicata alla vendita, salotto interno e caveau, scuola di bartending, sala degustazione di vino e food, due sale conferenza e un capiente parcheggio, FerroWine va al di là del tradizionale spazio vendita – oltre 1500 vini, più di 1500 spiriti e più di 350 birre – per divenire un luogo versatile, ambiente da vivere e frequentare dalla diversificata vocazione: momento di incontro, socializzazione, scambio tra appassionati da sempre e curiosi neofiti, all’insegna della cultura del food & beverage.
Un laboratorio di esperienze sensoriali per conoscere nuovi sapori e nuovi prodotti. E una preziosa occasione di… Leggi l’articolo
La cerimonia ufficiale a Palazzo Montecitorio lo scorso 3 dicembre
15/12/2015 – L’Osservatorio Eccellenze Italiane ha selezionato Oikos tra i protagonisti delle “100 Eccellenze Italiane” dedicato alle aziende che con successo rappresentano il Made in Italy. Il 3 dicembre a Roma, presso la Sala della Regina di Palazzo Montecitorio, si è svolta la cerimonia ufficiale alla presenza della Stampa e delle Autorità.
Dopo l’assegnazione di rilevanti premi, quali ADI Index Design, Premio Imprese per l’Innovazione Pininfarina e GrandesignEtico International Award, Oikos, riceve un altro importante riconoscimento come azienda emblema di eccellenza italiana.
In questi 30 anni di storia, Oikos, ha raccolto la sfida… Leggi l’articolo
Il nuovo sistema modulare Morelato15/12/2015 – Morelato, azienda italiana con sede a Verona, conserva ancora oggi lo spirito della tradizione ebanista e artigiana con un forte orientamento alle ultime tendenze di mercato e ad un arredo moderno. La…
Suite, la lampada multifunzione Vibia 15/12/2015 – Materia e luce si fondono in un solo oggetto, che è allo stesso tempo un sistema di illuminazione e un complemento d’arredo. La collezione SUITE di Vibia, disegnata da Jordi Vilardell…
Una piastra fluttuante in acciaio coniuga design e resa termica15/12/2015 – La nuova collezione di radiatori in acciaio Niva di Vasco, disegnata da Wim Segers, si distingue per il suo aspetto elegante e senza tempo, ma soprattutto p…
Fino ad oggi l’architettura ha emozionato, comunicato, rappresentato, divertito e affascinato. Oggi si può affermare che un’opera architettonica ha anche suonato. Il lungomare di Zara, in Croazia, infatti, non solo abbellisce un luogo che fino al 2005 era definito da un semplice muraglione in cemento, ma permette a passanti e turisti di ascoltare una piacevole melodia suonata dalle onde del mare.
L’idea nasce dall’estro creativo e dalla genialità dell’architetto Nikola Bašić, che ha voluto trasformare in un organo azionato dalla pressione dell’acqua marina un luogo che, dopo la ricostruzione post bellica della città, è rimasto abbandonato, proprio fino alla realizzazione dell’opera.
{loadposition googleleo}
L’architettura-strumento è stata battezzata “Sea Organ“, “Morske Orgulije” in lingua croata, ed è stata premiata, nel 2006, con un European Prize for Urban Space.
Il lungomare di Zara è lungo ben 70 metri e, all’interno degli ampi gradoni in marmo, sono installati 35 tubi in polietiliene di lunghezza, diametro e inclinazione diversa. In questo modo, quando le onde e il vento si infrangono contro la barriera marmorea, aria e acqua possono entrare nei tubi e generare un suono sempre diverso, dipendente non soltanto dal tipo di tubo coinvolto, ma anche dalle condizioni meteorologiche esistenti.
Dei fori praticati lungo le alzate dei gradoni permettono al suono di uscire dal sistema e agli spettatori di godersi l’ineguagliabile spettacolo che musica, mare e paesaggio riescono ad offrire.
L’intera opera è stata realizzata con materiali appositamente selezionati per garantire una buona qualità e diffusione del suono. Sono, inoltre, resistenti alle intemperie e alle condizioni climatiche che avrebbero potuto provocare danneggiamenti o addirittura distruzione degli stessi, soprattutto per azione della salsedine marina.
Proprio come le Sirene della mitologia, che incantavano i marinai con il loro dolce e soave canto, così i gradoni del Sea Organ ammaliano turisti e visitatori provenienti da tutto il mondo rivolgendo una piacevole melodia al mare croato. I sette salti di quota paralleli del Lungomare di Zara, infatti, si gettano nel mare sia fisicamente che con le loro note, direzionando la musica verso l’acqua e in direzione opposta al centro della città.
La composizione dei vari podi segue una logica per cui ad ogni salto di quota si ha un cambio di passo, cosicché la sagoma della struttura mostri dei gradoni sfalsati tra di loro.
I primi tre filari sono i più lunghi, costituiti da sei passi che scendono fino ad arrivare ad una quota di due metri, punto di approdo delle navi da crociera. Dal quarto gradone, per tutti i successivi, l’alzata e il numero dei passi permettono alla massa marmorea di avvicinarsi lentamente al mare, di lasciarsi trascinare gradualmente in acqua dalle onde che giungono a terra spinte dalla corrente.
La scelta della forma organizzata per sovrapposizione di gradoni non è stata dettata soltanto dalla topografia del terreno su cui l’opera è stata realizzata. I tubi inseriti all’interno dell’armatura in marmo, infatti, seguono anche nell’altezza, la forma di un vero organo. Questa scelta consente di avere i tubi di lunghezza diversa e di ottenere note differenti in base a come il mare decide di suonarle.
Seguendo tale andamento anche con il rivestimento esterno e creando delle piccole terrazze che si diradano man mano che scendono verso il mare, Nikola Bašić ha ridisegnato il waterfront di Zara e gli ha dato una nuova funzione, oltre che una nuova vita. Il muraglione in cemento è stato sostituito da gradoni che si trasformano in sedute, che invitano gente del posto e visitatori occasionali a sedersi, a concedersi qualche minuto di tranquillità e a farsi cullare da una musica eseguita da un musicista d’eccezione: la natura.
Fino ad oggi l’architettura ha emozionato, comunicato, rappresentato, divertito e affascinato. Oggi si può affermare che un’opera architettonica ha anche suonato. Il lungomare di Zara, in Croazia, infatti, non solo abbellisce un luogo che fino al 2005 era definito da un semplice muraglione in cemento, ma permette a passanti e turisti di ascoltare una piacevole melodia suonata dalle onde del mare.
L’idea nasce dall’estro creativo e dalla genialità dell’architetto Nikola Bašić, che ha voluto trasformare in un organo azionato dalla pressione dell’acqua marina un luogo che, dopo la ricostruzione post bellica della città, è rimasto abbandonato, proprio fino alla realizzazione dell’opera.
{loadposition googleleo}
L’architettura-strumento è stata battezzata “Sea Organ“, “Morske Orgulije” in lingua croata, ed è stata premiata, nel 2006, con un European Prize for Urban Space.
Il lungomare di Zara è lungo ben 70 metri e, all’interno degli ampi gradoni in marmo, sono installati 35 tubi in polietiliene di lunghezza, diametro e inclinazione diversa. In questo modo, quando le onde e il vento si infrangono contro la barriera marmorea, aria e acqua possono entrare nei tubi e generare un suono sempre diverso, dipendente non soltanto dal tipo di tubo coinvolto, ma anche dalle condizioni meteorologiche esistenti.
Dei fori praticati lungo le alzate dei gradoni permettono al suono di uscire dal sistema e agli spettatori di godersi l’ineguagliabile spettacolo che musica, mare e paesaggio riescono ad offrire.
L’intera opera è stata realizzata con materiali appositamente selezionati per garantire una buona qualità e diffusione del suono. Sono, inoltre, resistenti alle intemperie e alle condizioni climatiche che avrebbero potuto provocare danneggiamenti o addirittura distruzione degli stessi, soprattutto per azione della salsedine marina.
Proprio come le Sirene della mitologia, che incantavano i marinai con il loro dolce e soave canto, così i gradoni del Sea Organ ammaliano turisti e visitatori provenienti da tutto il mondo rivolgendo una piacevole melodia al mare croato. I sette salti di quota paralleli del Lungomare di Zara, infatti, si gettano nel mare sia fisicamente che con le loro note, direzionando la musica verso l’acqua e in direzione opposta al centro della città.
La composizione dei vari podi segue una logica per cui ad ogni salto di quota si ha un cambio di passo, cosicché la sagoma della struttura mostri dei gradoni sfalsati tra di loro.
I primi tre filari sono i più lunghi, costituiti da sei passi che scendono fino ad arrivare ad una quota di due metri, punto di approdo delle navi da crociera. Dal quarto gradone, per tutti i successivi, l’alzata e il numero dei passi permettono alla massa marmorea di avvicinarsi lentamente al mare, di lasciarsi trascinare gradualmente in acqua dalle onde che giungono a terra spinte dalla corrente.
La scelta della forma organizzata per sovrapposizione di gradoni non è stata dettata soltanto dalla topografia del terreno su cui l’opera è stata realizzata. I tubi inseriti all’interno dell’armatura in marmo, infatti, seguono anche nell’altezza, la forma di un vero organo. Questa scelta consente di avere i tubi di lunghezza diversa e di ottenere note differenti in base a come il mare decide di suonarle.
Seguendo tale andamento anche con il rivestimento esterno e creando delle piccole terrazze che si diradano man mano che scendono verso il mare, Nikola Bašić ha ridisegnato il waterfront di Zara e gli ha dato una nuova funzione, oltre che una nuova vita. Il muraglione in cemento è stato sostituito da gradoni che si trasformano in sedute, che invitano gente del posto e visitatori occasionali a sedersi, a concedersi qualche minuto di tranquillità e a farsi cullare da una musica eseguita da un musicista d’eccezione: la natura.
14/12/2015 – L’istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) ha previsto nuove credenziali per le aziende che usufruiscono dei servizi online. Tra questi c’è il Durc online, con cui le imprese possono richiedere il Documento unico di regolarità contributiva in tempo reale.
Con la circolare 81/2015 l’INAIL ha spigato che tutti i servizi ai quali finora si accedeva tramite codice ditta e password, tra cui c’è il Durc online, sono ora accessibili esclusivamente tramite le nuove credenziali dispositive, basate sul codice fiscale del legale rappresentante o di un soggetto da lui delegato. Per elevare il livello di sicurezza delle operazioni di identificazione e di autenticazione informatica, sono state modificate le procedure per il rilascio delle credenziali di accesso e creati tre nuovi profili utenti: legale rappresentante azienda, amministratore delle utenze digitali e datore di lavoro.
Il..
Continua a leggere su Edilportale.com