Tre nuove ‘consistenze luminose’ create da Marcel Wanders

HI-MACS® presenta Lucia, la gamma di colori 2016

02/12/2015 – HI-MACS® presenta LUCIA, la nuova gamma di colori 2016: cinque nuove sfumature, tre delle quali nate dalla rinnovata collaborazione con il designer olandese Marcel Wanders: Ice Queen, Shadow Queen e Star Queen.

Presentata in anteprima alla fiera internazionale BATIMAT a Parigi, la collezione LUCIA è un’attenta combinazione della profondità del materiale con una gioiosa gamma di colori tono su tono, per un effetto organico, affascinante e materico.

Questa nuova serie dà al mondo del design e dell’architettura la libertà di creare progetti sempre più ambiziosi e creativi, con particolare attenzione alla tecnica e alla tecnologia…. Leggi l’articolo

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Elementi modulari OSB: la struttura in legno è pronta in 10 giorni

A Novembre sono terminati i lavori del primo cantiere italiano di un edificio realizzato da elementi modulari in legno. Si tratta della costruzione di un edificio residenziale unifamiliare a due piani fuori terra realizzato nel comune di San Secondo di Pinerolo in provincia di Torino.

La struttura dell’edificio, dalle fondazioni alla copertura, è stata realizzata in dieci giorni a partire dal 31 Agosto di quest’anno.

IL LEGNO DA COSTRUZIONE

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I pannelli OSB: Oriented Strand Board

L’abitazione è stata progettata e realizzata con elementi modulari in legno. Il sistema costruttivo è composto da elementi modulari in OSB, realizzati con legno di pioppo di provenienza locale. I pannelli OSB (acronimo di Oriented Strand Board) nelle costruzioni in legno sono utilizzati prevalentemente nelle costruzioni a telaio.

I pannelli sono composti da tre strati a struttura simmetrica di trucioli piatti, denominati strand. Gli strand degli strati esterni sono orientati parallelamente alla direzione di produzione e sono di migliore qualità. Gli strati interni sono invece composti da materiale più fine e di geometria meno controllata, orientati in modo casuale o in direzione perpendicolare alla direzione di produzione. La produzione di pannelli OSB in Europa viene realizzata prevalentemente con legname a basso costo, proveniente in gran parte dalla ripulitura delle foreste. Le fasi produttive sono comuni ad altri tipi di pannelli e prevedono la scomposizione del legno a formare le particelle di dimensione necessaria, l’essiccazione, l’addittivazione con colla, la formazione degli strati e la pressatura.

In questo cantiere non sono stati utilizzati i classici pannelli bensì elementi modulari (foto in basso), realizzati con la stessa tecnica produttiva. Questi elementi sono dotati di incastri che, oltre a facilitarne la posa in opera, agevolano il controllo geometrico e della verticalità in fase di costruzione. Data la particolare disposizione degli incastri sono scongiurati poi eventuali errori di montaggio della struttura.

Il cantiere di un edificio modulare in legno

Il vantaggio enorme dell’utilizzo di questa tecnica costruttiva è stato la velocità di posa in opera che in soli dieci giorni ha portato alla realizzazione dell’intera struttura dell’edificio. Il 31 Agosto di quest’anno è cominciata la posa del primo corso di elementi in OSB a seguito dell’impermeabilizzazione e dell’isolamento della fondazione in calcestruzzo precedentemente realizzata.

Gli elementi vengono fissati alla fondazione mediante particolari sistemi di ancoraggio denominati hold-down, ovvero profili in acciaio chiodato disposti su entrambi i lati dell’elemento. Questi elementi, progettati per resistere alle sollecitazioni a flessione, sono poi affiancati a ulteriori profili a L, sempre chiodati, che devono sostenere le sollecitazioni al taglio della struttura.

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Il giorno successivo è stata completata la posa degli elementi dell’intero primo piano e completato l’isolamento dei blocchi. L’isolamento delle pareti perimetrali esterne è realizzato mediante il riempimento manuale delle cavità dei blocchi con sughero bruno granulato.

Il 2 Settembre sono state posati e fissati gli elementi di chiusura e le travi del primo solaio. Nella stessa giornata è stato terminato il solaio.

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Stesse fasi e stesse tempistiche sono state seguite per la realizzazione del secondo piano fuori terra che quindi è stato completato interamente dopo soli 5 giorni dall’inizio del cantiere. A seguire è stato realizzato l’isolamento del tetto.

Completato l’assito del secondo solaio e posata la barriera impermeabile, sono state posizionate le travi “passafuori” e successivamente la coibentazione della copertura. L’isolamento, in pannelli di fibra di legno, è stato eseguito a doppio strato sfalsato, con un ulteriore ultimo strato tra i travetti in legno.

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Terminato l’involucro esterno, si è proseguito con l’ultimazione dell’interno mediante la posa del freno vapore sul lato caldo delle pareti esterne e con la costruzione delle contropareti, necessarie per il passaggio degli impianti.

Le facciate sono state ultimate il 10 Settembre con la posa di doghe in legno di cedro, inclinate di 45 gradi che, opportunamente sagomate in corrispondenza delle aperture, rivestono completamente l’edificio.

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Elogio del muschio: paesaggi norvegesi a Londra

La natura si insedia sempre più in città, grazie alle living walls, agli orti e ai parchi urbani. Si aggiungono ora anche graffiti ecologici e pareti di muschio e licheni. Dopo l’esordio in piccoli interventi di guerriglia urbana, diventano addirittura i protagonisti dell’installazione “Moss your city” realizzata dallo studio Pushak. Paesaggi e odori delle foreste norvegesi si materializzano a Londra: sulle pareti di espanso sono fissate zolle di muschio prelevato dai boschi, mentre grazie ad aperture asimmetriche il visitatore può percorrere una sorta di galleria-labirinto. L’atmosfera, seppur in scala ridotta, è quella di una grotta naturale umida e verdeggiante.

Tecniche e progetti per il verde verticale

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L’architettura vuole ancora una volta incontrare la natura restituendo prestigio ad un elemento, il muschio, da sempre visto come nemico delle costruzioni. Pensato e pianificato può, invece, diventare una componente positiva dell’architettura e dei giardini. Del resto nei giardini giapponesi, nelle pavimentazioni in pietra e adesso anche nelle living walls, i risultati ottenuti sono piuttosto sorprendenti. È possibile sfruttarne la versatilità, l’abbondanza in natura e la bassa manutenzione necessaria dopo l’installazione, mantenendo sempre condizioni di alta umidità e poca luce. Ricoprire di muschio e licheni città, ambienti interni e giardini sta diventando un nuovo trend, un tipo di inverdimento più sostenibile ed economico delle pareti verdi.

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L’installazione di Londra, presentata nel Festival dell’Architettura del 2010, è il primo progetto estero del collettivo femminile di Oslo, nato da un programma di scambio dell’Architecture Foundation per architetti emergenti in Norvegia e nel Regno Unito. L’intento è di incantare e di perdersi nel labirinto verde, celebrando i paesaggi scandinavi e il muschio come materiale interessante, che può lavorare in armonia con il design contemporaneo.

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In realtà il muschio fissato alle pareti non può più crescere, ed ha più una valenza estetica che ecologica. Gli architetti Pushak hanno, però, deciso di studiare la relazione tra architettura contemporanea e i paesaggi norvegesi, adattandoli all’ambiente londinese e alle esigenze espositive. Al termine della galleria vegetale, cartoline esplicative riportavano sul retro la ricetta dei graffiti di muschio.

Se volete realizzare un eco-graffito basta seguire le semplici istruzioni presenti su wikiHow con pochi ingredienti quale muschio, yogurt e birra.

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Una vecchia metropolitana diventerà un parco sotterraneo

28/12/2015 – Trasformare un posto dimenticato e buio come un sottopassaggio abbandonato della metropolitana in un parco sotterraneo con piante, alberi e spazi relax.
 
Questa l’impresa che vogliono realizzare due giovani ingegneri americani, Dan Barash e James Ramsey recuperando un sottopassaggio della metropolitana nel Lower East Side (New York).  

 
Il progetto ‘The Lowline’
I due ingegneri si sono ispirati alla High Line, un parco realizzato recuperando una linea ferroviaria sopraelevata a New York, e hanno pensato a come recuperare anche le aree abbandonate nel sottosuolo.
 
Per dare vita al progetto, denominato  ‘The Lowline’, hanno ideato un sistema tecnologico che, attraverso delle parabole, cattura la luce del sole e la porta nel sottosuolo. 

Le parabole funzionano con dei dispositivi ottici che seguono il cammino del sole nel cielo in ogni minuto del giorno, ottimizzando la quantità di..
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‘Le Architetture dei Padiglioni di EXPO MILANO 2015’

Martedì 1° dicembre a Roma la cerimonia del premio internazionale

30/11/2015 – Martedì 1° dicembre, alle ore 17:00, presso la sede del Consiglio Nazionale degli Architetti (via di Santa Maria dell’Anima 10, Roma) saranno premiati i vincitori del Premio “Le Architetture dei Padiglioni di EXPO MILANO 2015”, promosso da IN/ARCH, ANCE, CNAPPC, Federcostruzioni e OICE con il coordinamento e supporto di PPAN comunicazione e networking per il costruito.  
 
All’evento saranno presenti i progettisti, i costruttori e i rappresentanti del governo che hanno commissionato e gestito le nuove architetture per Expo Milano 2015. Per il Regno Unito, progetto scelto dalla giuria guidata da Gabriele Del Mese, ritireranno il… Leggi l’articolo

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Ad Avignone il nuovo spazio Poliform | Varenna

L’’idea di ‘casa Poliform’ interpretata da Christophe Pillet

30/11/2015 – E’ stato inaugurato pochi giorni fa il secondo showroom RBC di Avignone. Poliform|Varenna Studio Avignon: uno spazio di oltre 100 mq, interamente dedicato alle collezioni Poliform e Varenna, progettato dal designer Christophe Pillet. 
 
Un’ampia gamma di arredi per la zona giorno e la zona notte definiscono l’idea di “casa Poliform”: dalla libreria Wall System, la cabina armadio Senzafine e il letto Jacqueline, fino ad arrivare alle vere protagoniste dell’esposizione, le cucine Varenna, presentate nei modelli Alea, Artex e Phoenix. 

 
La serata inaugurale dello showroom, lo scorso 6 Novembre, ha visto come protagonista… Leggi l’articolo

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