26/10/2015 – Per gli ingegneri dipendenti pubblici non è automatico il diritto al rimborso della tassa di iscrizione all’albo, perchè ci sono attività interne alla Pubblica Amministrazione (PA) per cui è previsto…
26/10/2015 – Per gli ingegneri dipendenti pubblici non è automatico il diritto al rimborso della tassa di iscrizione all’albo, perchè ci sono attività interne alla Pubblica Amministrazione (PA) per cui è previsto…
26/10/2015 – Via libera dalla Commissione Urbanistica della Puglia alla proroga del Piano Casa fino al 31 dicembre 2016.
Piano Casa Puglia: proroga e novità
Secondo il Presidente della Commissione Urbanistica, Filippo Caracciolo,…
Le ultime novità Alma Design a Host 2015
26/10/2015 – Generator Hostel Barcelona, Museo delle Arti Islamiche, Lake Geneva Hotel, Headquarter Volksbank di Bolzano sono solo alcuni dei progetti internazionali che hanno utilizzato gli arredi Alma Design. La corretta interpretazione degli ambienti contract mediante prodotti che sappiano esprimere requisiti di durata, qualità, comfort, è l’obiettivo perseguito da sempre dall’azienda, che affronta ogni ampliamento di gamma o le novità a catalogo con un’estrema attenzione verso le esigenze espresse dagli spazi collettivi. Tutto è immaginato per assecondare, se non addirittura anticipare, i requisiti imposti da questi luoghi: capacità… Leggi l’articolo
Un ampio sguardo sul mondo dell’illustrazione per l’infanzia
26/10/2015 – Magis è lieta di supportare la 33° edizione di Le immagini della fantasia, inaugurata il 24 ottobre 2015 a Sarmede. La Mostra offre da sempre un ampio sguardo sul mondo dell’illustrazione per l’infanzia, proponendo espressioni artistiche di spicco, per innovazione estetica e ricchezza narrativa.
La Casa della fantasia accoglie ogni anno centinaia di illustratori, autori, editori e libri che raccontano il panorama internazionale in tutta la sua straordinaria varietà, e confermano il valore del libro illustrato come strumento di conoscenza e veicolo di bellezza.
Un intenso dialogo con il settore dà origine a molteplici sezioni espositive… Leggi l’articolo
Bistrot, il rivestimento Ragno dal gusto eclettico26/10/2015 – Ragno presenta la collezione Bistrot, ricca di pavimenti e rivestimenti con chiara ispirazione al “gathering”. Questo stile internazionale recupera le superfici tradizional…
Kanaha, il nuovo imbottito Ditre Italia26/10/2015 – Il designer milanese Daniele Lo Scalzo Moscheri firma per Ditre Italia Kanaha, imbottito dal design espressivo e funzionale che amplia l’offerta e la collezione 2015. Ideale per personalizz…
Hansgrohe. La doccia cambia…materialmente
26/10/2015 – E’ in vetro il diffusore del nuovo Rainmaker Select, il primo soffione doccia Hansgrohe da installare a parete (non a soffitto). Un unico elemento cromato rettangolare (58×26 cm) con 230 ugelli per un ricco getto a pioggia e un erogatore a fessura per dare vita a una lama d’acqua (Rain Flow).
Particolare il getto ‘Mono’ centrale: puntuale ma morbido, pensato per accelerare il risciacquo dei capelli e rigenerare il cuoio capelluto.
Rainmaker Select è facile da pulire: per la prima volta la superficie dell’erogatore può essere rimossa e perfino essere posta in lavastoviglie.
HANSGROHE su ARCHIPRODUCTS… Leggi l’articolo
Impatto visivo limitato, flessibilità di installazione, alta efficienza energetica
26/10/2015 – Daikin Italy, filiale della multinazionale giapponese leader mondiale nel settore della climatizzazione, lancia in Italia i nuovi “Mini VRV IV”, sistemi per applicazioni residenziali e piccolo-commerciali.
La gamma comprende due linee – Serie S e Serie i – che rappresentano le soluzioni VRV più compatte e leggere di sempre. A dispetto dell’impatto visivo limitato e delle dimensioni ridotte, i nuovi Mini VRV IV Daikin vantano la stessa tecnologia presente nella gamma VRV IV: sono perciò adatti quando lo spazio esterno è contenuto o non disponibile, e al contempo risultano particolarmente efficienti, versatili e silenziosi.
Serie… Leggi l’articolo
L’architettura deve necessariamente tenere in considerazione le esigenze di utenti che non possiedono, o possiedono solo in parte, le abilità necessarie alla fruizione completa e sicura dell’organismo edilizio. Analizziamo quindi i riferimenti normativi per l’accessibilità delle costruzioni, e dei progetti che dimostrano che è possibile garantire la fruibilità delle opere ai disabili senza rinunciare al valore architettonico dell’opera.
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La legislazione italiana regola l’accessibilità delle costruzioni mediante il D.M.236/89 che stabilisce in modo preciso alcuni parametri. Il decreto infatti distingue le costruzioni in tre categorie di fruibilità:
Per le nuove costruzioni, oltre a queste caratteristiche normate per legge, si parla oggi sempre più di accessibilità universale. Per accessibilità universale si intende l’accessibilità di un edificio da parte di tutte gli utenti indistintamente, senza relegare la funzione di “superamento della barriera architettonica” a espedienti costruttivi o impiantistici che tendono ad “ospedalizzare” l’edificio, discriminando le diverse tipologie di utenti.
Facile da capire è che una rampa ben progettata è fruibile sia da persona con normale mobilità che da persona disabile mentre una scala corredata di montascale laterale risulta scomoda per il disabile, costosa in termini impiantistici e non soddisfacente dal punto di vista estetico.
Alcuni esempi di buona progettazione in tal senso possono essere riscontrati nel “Padiglione Infanzia”, progettato a Milano dallo studio spagnolo Esaù Costa Perez (2014) o nel sagrato della chiesa della Parrocchia della Madonna di Fatima a Torino dell’architetto Andrea Bella.
Per quanto riguarda i luoghi storici e di interesse monumentale esistono validi esempi di progettazione come le passerelle pedonali progettate ai Mercati Traianei a Roma tra il 1999 e il 2001 dallo studio Nemesi o l’organizzazione dei percorsi museali presso il duomo di Aquileia.
La buona progettazione e la corretta messa in opera deve inoltre tenere in considerazione tutte le disabilità, o almeno il maggior numero possibile. Comunemente infatti siamo abituati a pensare solo alla disabilità motoria di chi non può percorrere le scale e ai relativi presidi che risolvono il problema.
Le disabilità però sono molte e diverse: per esempio la disabilità uditiva o visiva, non necessariamente si parla di cecità completa, può rendere difficoltosa la fruizione di luoghi pubblici invece agevoli per il disabile motorio. Si pensi per esempio a luoghi con scarsa illuminazione, con percorsi poco segnalati o con sporgenze o dislivelli non evidenti dal punto di vista visivo.
Anche nei musei o in particolari esposizioni spesso si ricreano, per creare effetti suggestivi, locali bui o con proiezioni video o specchi talvolta disorientanti già per un utenza visivamente normodotata.
Una progettazione che tenga conto di tutto ciò è quindi da auspicare per ogni nuova costruzione, specialmente pubblica o di fruizione collettiva.
Il quartiere ecosostenibile Rieselfeld di Friburgo, in Germania, è il frutto di una sfida ecologista: coniugare la necessità dell’amministrazione comunale di nuove abitazioni con la lotta alla cementificazione da parte di associazioni naturaliste per preservare preziosi ecosistemi. Nascono così il quartiere più grande della città e la riserva naturale Freiburger Rieselfeld, 320 ettari totali di cui solo 70 edificati.
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L’area prende il nome dai Reiselfelder ovvero gli impianti per la depurazione delle acque di scarico che hanno occupato la zona per circa un secolo, dal 1895. Adibiti al filtraggio delle acque reflue di tutta la città, gli impianti sono stati dismessi nel 1985 quando un più grande e complesso impianto di depurazione è entrato in funzione a circa 15 km da Friburgo.
L’area è resa edificabile negli anni ‘90 dopo che attente indagini sul sottosuolo avevano evidenziato circoscritti danni ambientali, risanati da un’attenta operazione di bonifica del terreno, ma anche la presenza di flora e fauna degne di protezione. In accordo con gli ambientalisti, le autorità comunali decidono di limitare l’edificazione a meno di un quarto della superficie totale, destinando la restante parte a parchi protetti.
I lavori ad uno dei quartieri più sostenibili di Friburgo partono nel 1994 su progetto curato dalla stessa amministrazione comunale in collaborazione con l’impresa di servizi municipali KE LEG di Stoccarda ( “Gruppo Progetto Rieselfeld”). L’obiettivo è quello di creare un ambiente attivo, con diverse tipologie di edifici ed adatto a tutte le generazioni in cui un’adeguata larghezza delle strade e la presenza di spazi verdi ad ogni isolato fa da contraltare ad un’elevata densità edilizia, necessaria per ridurre al minimo il consumo di suolo.
Le linee guida dettate per la pianificazione hanno da subito evidenziato per il quartiere una politica edificatoria volta all’ecosostenibilità. L’orientamento degli edifici e le distanze minime imposte tra i fabbricati sono tali da garantire un’esposizione ottimale, evitando spiacevoli fenomeni di ombreggiamento. Le costruzioni sono tutte a basso consumo energetico, con un fabbisogno che non supera i 65 kWh/mq annui. L’impianto di riscaldamento di tutte le strutture deve essere necessariamente connesso alla centrale di teleriscaldamento di Weingarten così come obbligatorio è l’approvvigionamento di energia da fonti rinnovabili, in particolare fotovoltaico e pompe di calore.
Un efficiente impianto di depurazione garantisce inoltre il trattamento e recupero delle acque reflue e delle acque piovane.
La linea tramviaria, che attraversa il quartiere lungo la Rieselfeldallee (viale Rieselfeld), costituisce la spina dorsale dell’impianto a maglia ortogonale. Al centro di tale asse, in direzione nord-est, si estende il parco “Grünkeil”, un vero e proprio cuneo verde che penetra all’interno della città e in cui si sviluppano liceo, palestre, scuole elementari, centri di incontro e chiese. Lungo la Rieselfeldallee si trovano anche edifici residenziali: tipologie in linea e a blocco fino a 5 piani che, man mano che ci si sposta verso la periferia, lasciano spazio a case a schiera e abitazioni bifamiliari.
Per disincentivare l’uso delle automobili private e ridurre così le emissioni sono state adottate severe misure per la gestione del traffico, l’uso della bicicletta e dei mezzi pubblici. Lungo l’intera rete stradale vige l’obbligo di precedenza ai pedoni, ai ciclisti e al tram che collega il quartiere con il centro di Friburgo; il limite di velocità è pari a 30 km/h e alcune strade, riservate al gioco, sono totalmente chiuse al traffico; tutte le zone del quartiere inoltre, sono facilmente raggiungibili con i mezzi pubblici.
Una fitta trama di verde scandisce l’intero territorio comunale a diverse scale: i giardini dei vari isolati sono connessi tra di loro e con ampi parchi pubblici attraverso un’infrastruttura verde fatta di viali alberati.
Fiore all’occhiello del sistema è la riserva naturale nella zona ovest di Rieselfeld che, con i suoi 250 ettari, è una delle più grandi della Germania. Un preciso programma di manutenzione ne consente un costante mantenimento mentre nel corso degli anni è stato creato un sentiero naturalistico, per cittadini e turisti, con indicazioni sulla flora la fauna presenti. Lungo tale percorso, tra piante e siepi, sono ancora visibili i resti delle dighe e delle vasche prima utilizzate per la raccolta delle acque di scarico ed ora divenute habitat per erbe selvatiche come papavero, fiordaliso e camomilla. Campi per il pascolo si alternano a foreste umide ben conservate in cui si sono sviluppate specie di uccelli come il beccaccino, il piro piro e l’airone cenerino; anche le cicogne bianche hanno trovato nella riserva zone adatte per la riproduzione.
Il “Gruppo Progetto Rieselfeld” ha sempre cercato di interagire attivamente con i cittadini promuovendo costantemente la partecipazione della comunità nella progettazione degli sazi urbani; seguendo il principio “più attività, meno amministrazione” hanno anteposto il benessere della comunità agli interessi individuali, cercando comunque di imporsi sul mercato immobiliare di Friburgo. Numerose famiglie ed anziani hanno deciso di trasferirsi a Rieselfeld e tale riscontro positivo ha permesso all’amministrazione di perseguire nuovi obiettivi di sviluppo urbano e politiche ambientali sostenibili.
Numerosi gruppi si sono costituiti per promuovere la vita sociale all’interno del quartiere, prime fra tutte l’Associazione K.I.O.S.K. e.V. che ha reso possibile nel 2003 l’inaugurazione del centro d’incontro “Glashaus” (casa di vetro) con annessa la mediateca ed il caffè letterario.
Nel loro motto, “perché la costruzione di un distretto non può essere fatta solo con le pietre!”, è racchiuso un principio fondamentale a cui tutte le città dovrebbero ispirarsi: non sono gli edifici che rendono tale una città, ma gli uomini e le donne che la abitano e i bambini che ne animano le strade, perché l’architettura senza le persone sarebbe solo un contenitore vuoto.
23/10/2015 – Arriva un Bonus Mobili per gli under 35, parallelo a quello tradizionale, per le giovani coppie, comprese quelle di fatto, che acquistano la loro prima casa.
È una delle novità contenute nella nuova bo…
23/10/2015 – Per redigere un attestato di prestazione energetica (APE) bisogna seguire la normativa vigente nel momento in cui è effettuata la vendita o la locazione dell’immobile. Non conta la data in cui è stato richiesto il…
23/10/2015 – Per redigere un attestato di prestazione energetica (APE) bisogna seguire la normativa vigente nel momento in cui è effettuata la vendita o la locazione dell’immobile. Non conta la data in cui è stato richiesto il…
23/10/2015 – La Giunta regionale della Liguria ha approvato l’adeguamento, alla legislazione regionale, del modulo unificato statale per la denuncia di inizio attività (DIA) per la pratiche edilizie.
Scarica il modello unificato per la DIA
L’adeguamento, proposto dell’assessore all’urbanistica, alla pianificazione territoriale e all’edilizia, Marco Scajola, renderà più semplice avviare una pratica per cominciare un lavoro in edilizia.
Modulo semplificato DIA
Il provvedimento, in accordo con quanto previsto dalla Conferenza Unificata del 16 luglio 2015, comporta l’unificazione per tutti i Comuni della Liguria dei contenuti del modulo per la presentazione delle DIA in edilizia, superando così le diversità applicative e favorendo quindi l’operatività di imprese, professionisti e uffici tecnici comunali, evitando diversità nelle richieste.
Il modulo potrà essere..
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23/10/2015 – Riqualificazione, riuso, demolizione e ricostruzione e creazione di aree verdi per evitare il consumo di suolo.
Sono i contenuti di un emendamento al disegno di legge sul consumo di suolo presentato dai relatori Chiara Braga…
23/10/2015 – Il Bonus Mobili si ridimensiona, ma apre anche alle coppie di fatto. Scende a 8 mila euro il tetto di spesa per l’acquisto degli arredi e si specifica che per giovane coppia si intende quella composta da almeno un under 35.
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23/10/2015 – Le società che effettuano la ristrutturazione di un immobile di impresa possono detrarre l’Iva anche se non sono proprietarie dell’edificio.
La Corte di Cassazione con la sentenza 6200/2015 ha chiarito che…
Gli incastri sono quei giunti in cui due elementi si collegano tra loro in modo tale che la sporgenza dell’uno possa inserirsi nella cavità dell’altro. Ne esistono di semplici ed estremamente complessi, a seconda del legno da utilizzare e della funzione dell’oggetto che si sta realizzando.
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L’arte degli incastri ha attraversato in Italia momenti di grande fioritura, specialmente quando si è espressa come sintesi della creatività di artisti emergenti e le capacità manuali degli abili maestri artigiani.
In realtà all’inizio del Medioevo i mobili erano molto massicci, lontani dall’essere elaboratamente assemblati: erano costituiti per lo più da assi di legno, blocchi monolitici da collocare dove servisse. Le credenze e gli armadi erano costituiti da semplici assi, le tavole si reggevano, grazie al loro stesso peso, su trespoli.
I falegnami come li intendiamo oggi nacquero solo dopo, quando furono inventati gli incastri, che consentivano di unire tra loro diversi pezzi a formare oggetti di mobilio più complessi e gradevoli.
La tecnica di lavorazione del legno tramite incastri si diffuse in Italia grazie all’esperienza ereditata dai falegnami romani che avevano realizzato con il legno opere notevoli come la cattedra di Massimiano a Ravenna e, tra gli altri, un armadietto con cassetti conservato in Vaticano.
(Storia d’Italia e d’Europa. L’Europa barbara e feudale F.Burgarella, S.Chierici, R.Fontaine, M.Guidetti, G.Penco, P.P.Pggio, M.Rouche JACA BOOK)
La tecnica dell’incastro è una tradizione molto sentita anche in Giappone, dove il “sashimono“, letteralmente “cose unite”, sin dal periodo Edo (1603-1868) è considerato un modo efficace di assemblare elementi lignei che compongono abitazioni e mobili. Il Sashimono ha dato vita a pezzi di falegnameria non solo perfettamente solidi e funzionali, ma anche estremamente affascinanti. In un’ottica molto moderna, all’epoca dei samurai i mobili dismessi venivano smontati e riutilizzati per altri scopi.
Quando la tecnologia non era ancora così diffusa e prima dell’avvento delle macchine a controllo numerico, quello dei falegnami era un mestiere la cui importanza era ampiamente riconosciuta. Le macchine a controllo numerico, in grado di operare autonomamente senza l’intervento umano, hanno sempre più messo da parte gli artigiani del legno.
Con l’avvento della tecnologia infatti, abbassandosi il costo dei manufatti, si sono diffusi sistemi di assemblaggio meccanico e chimico che hanno sostituito il laborioso e creativo lavoro manuale dei falegnami, in grado di realizzare incastri complessi come l’intarsio ed efficientissimi come la nuova linea di Eco arredi RIR.
Oggi il taglio laser ha riportato in voga gli incastri: e la creativita Italiana, la precisione del disegno tecnico e l’affidabilità delle macchine laser nell’effettuare tagli precisissimi, è tale che, qualsiasi sia la sagoma programmata, la macchina sia in grado di ricrearla, facendo in modo che le due parti da incastrare combacino perfettamente tra loro.
Per saperne di più su questa tecnica abbiamo coinvolto Mariano ex falegname e fondatore del marchio RIR, una realtà artigiana che opera nel settore degli arredi in legno e particolarmente attenta alle tematiche di sostenibilità e ambiente. In merito al taglio laser per la lavorazione del legno, Il Tecnico del Legno ci spiega che è da considerarsi come un’evoluzione sostenibile del modo di arredare
anche perché con il taglio laser si evitano alcune lavorazioni classiche fatte con il pantografo o le macchine utensili tradizionali evitando cosi di usare frese e utensili che dovrebbero essere prodotti e poi affilati usando liquidi di raffreddamento e oli emulsionabili non sempre semplici da smaltire.
Ne abbiamo quindi approfittato per sapere di più sulla lavorazione del legno per gli arredi in generale.
La linea di Eco Arredi progettata e distribuita con il marchio RIR è realizzata con pannelli di multistrato di betulla. Questo legno, proveniente da foreste auto gestite e certificato FSC in classe E1, è tra i multistrati più pregiati ed uniformi particolarmente resistente perché gli strati del legno dei pannelli sono disposti in maniera incrociata.
Una volta pronti i pannelli, vengono tagliati con il laser, rifilati per evitare scheggiature e armonizzare le forme e assemblati.
Abbracciare la cultura del consumismo non significa necessariamente abbandonare le tradizioni costruttive storiche e per fortuna ci sono realtà italiane che ancora lo dimostrano.
Le foto ritraggono le creazioni del marchio RIR progettate e realizzate da Il Tecnico del Legno.
Se il rubinetto gocciola, il tetto è ridotto a un colabrodo, hai voglia di levigare il vecchio parquet e non sai a chi rivolgerti, Fazland ti aiuta a trovare il professionista che fa al caso tuo. Con oltre 20mila aziende iscritte ed un sito web semplice ed intuitivo, Fazland ha rivoluzionato il mercato dei servizi, spostando su una piattaforma digitale il giallo elenco dei professionisti che si sfogliava per trovare chi si occupasse delle riparazioni al posto nostro.
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Dopo i siti web per lo shopping online, anche i servizi per i lavori in casa hanno un loro spazio nella rete per aiutare a risparmiare tempo e denaro nei lavori di manutenzione delle nostre abitazioni.
La start up nasce per fare incontrare richiesta ed offerta di un mercato che fatica a spostarsi sul digitale. Chi è alla ricerca di un determinato tipo di servizio risparmia tempo e denaro, mentre i professionisti e le imprese del settore, talvolta non grandissimi, riescono ad ottenere visibilità e clienti senza costi fissi e senza spendere troppo tempo davanti al pc.
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Un video esplicativo di come funziona Fazland.
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In un’ottica fortemente rispettosa della natura nasce il progetto Red Pepper House, una casa immersa nella foresta realizzata dallo studio di architettura spagnolo URKO Sanchez Architects. È un esempio di architettura organica, che dialoga con la storia, la tradizionale architettura swahili e la natura dell’isola di Lamu, in Africa orientale.
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L’architetto ha il compito di costruire una residenza privata (trasformata poi in hotel di lusso), ma è obbligato a rispettare delle richieste specifiche, dettate dal committente. Lo studio del sito, la necessità di soddisfare le richieste del cliente e il rispetto per l’ambiente, danno vita ad un progetto originale, un giusto mix tra tradizione architettonica swahili e modernità.
Il cliente, Fernando Torres, appassionato di architettura e grande amante della natura, desidera una proprietà che deve:
avere una dépendance privata;
essere su un unico livello;
avere spazi privati e zone più ampie di condivisione;
avere un impatto minimo sull’ambiente;
essere realizzato secondo tecniche e materiali locali.
La forma unica del progetto, deriva dalla volontà di salvaguardare la vegetazione presente e, quindi, di costruire solo nelle zone non occupate dagli alberi. Questa decisione ha permesso di avere un’alternanza di spazi aperti e chiusi, soleggiati e ombreggiati, tenuti uniti da una copertura continua.
Il progetto si sviluppa in lunghezza su un’area totale di 1500 metri quadri.
Il senso dello spazio, le tecniche costruttive e i materiali appartengono alla cultura swahili. La copertura è realizzata mediante l’utilizzo di un telaio in pali di legno di mangrovie, con sovrastante manto in makuti. Queste tipiche “tegole” keniote sono realizzate con foglie di palma di cocco intrecciate e legate tra di loro. Questo tetto tradizionale è utilizzato sia per coprire gli ambienti chiusi che la zona giorno, un enorme patio che ruota attorno a una grande seduta circolare in pietra, luogo progettato come spazio di condivisione e interazione.
Gli unici ambienti chiusi della casa sono le camere da letto, realizzate in pietra corallina e di forma cubica, sul modello delle case sparse presenti sulla costa di Lamu.
Al fine di garantire basse emissioni di carbonio e dato il clima soleggiato dell’isola, il progetto prevede due diversi dispositivi di raccolta di energia solare. Lo scaldacqua solare capta l’energia prodotta dai raggi del sole e la sfrutta per riscaldare l’acqua calda sanitaria, durante tutto il giorno. Le cellule fotovoltaiche garantiscono, invece, la produzione di energia elettrica. L’acqua giunge ai rubinetti e alle docce tramite una torre piezometrica, che sfrutta la gravità e funziona senza bisogno di un sistema di pompaggio.
Le finestre convogliano la brezza marina e i grandi spazi aperti assicurano la ventilazione trasversale. Il caratteristico tetto makuti protegge dal sole e permette di mantenere l’ambiente sottostante gradevolmente fresco nonostante le alte temperature esterne. La stessa funzione isolante è assolta dai muri in pietra corallina, tipici dell’architettura swahili.
Un albergo di lusso, ma con l’aspetto di una villa privata, che colpisce per la sua semplicità e adeguatezza.
In mostra al ‘The Village’ i progetti Genius e Leaf23/10/2015 – Dopo il successo riscosso ad Euroluce e al Salone del Mobile, Buzzi & Buzzi ha festeggiato i suoi 25 anni presentando Oltremanica due gioielli del design che tanto consenso stanno…
In mostra le collezioni ‘Seletti wears Toiletpaper’ e ‘Diesel Living with Seletti’23/10/2015 – Seletti, il celebre design brand italiano, è protagonista della Tokyo Design Week con due appuntamenti, in programma il 28 e il 29 ottobre 2015, …
In mostra i termoarredi firmati Moroni, Scacchetti, Massaud23/10/2015 – Doppio appuntamento per Cordivari Design nell’edizione 2015 del Cersaie di Bologna. Oltre all’esposizione nel Padiglione 29, i radiatori Cordivari Design sono stat…
Il lato più caldo e accogliente della casa Lema
23/10/2015 – La casa Lema è rifugio dell’anima, spazio pensato come un abito sartoriale libero dalle costrizioni, ispirato ad uno stile di vita lontano dal clamore e dalla pretenziosità, votato al massimo comfort emotivo. Luogo votato alla massima personalizzazione, dove i colori e i materiali e – soprattutto – l’incontro tra essi creano arredi dalle forme e dalle finiture ricercate: suggestioni contemporanee di uno stile di vita, quello mediterraneo, essenza del made in Italy. A tracciarne i confini un’allure ovattata dove il lusso resta sempre in sottofondo, ad emergere è un’atmosfera rilassata che conquista per l’impeccabile qualità… Leggi l’articolo
Gufram alla Dubai Design Week dal 27 al 30 ottobre
23/10/2015 – In occasione della Dubai Design Week, Gufram espone il meglio della sua produzione all’interno di Downtown Design, la piattaforma commerciale più importante per il Medio Oriente in cui buyer, designer e addetti ai lavori possono scoprire i prodotti e i brand più innovativi.
Dal 27 al 30 ottobre 2015 Gufram sarà a Dubai per presentare per la prima volta al mercato mediorientale il radical design italiano, fenomeno stilistico e culturale di cui Gufram è storicamente riconosciuta come tra i più importanti rappresentanti.
Negli spazi del Design District il pubblico potrà ammirare alcune icone come il divano Bocca… Leggi l’articolo