BIM: a cosa serve e chi lo userà

22/10/2015 – BIM è l’acronimo di “Building Information Modeling” (Modello di Informazioni di un Edificio) ed è definito dal National Institutes of Building Science come la “rappresentazione digitale di caratteristiche fisiche e funzionali di un oggetto”.
 
Il BIM quindi non è un prodotto né un software ma un “contenitore di informazioni sull’edificio” in cui inserire dati grafici (come i disegni) e degli specifici attributi tecnici (come schede tecniche e caratteristiche) anche relativi al ciclo di vita previsto. 

Infatti quando si disegnano oggetti come finestre, solai o muri è possibile associare alle informazioni grafiche (spessore del muro, altezza ecc) anche informazioni come la trasmittanza termica, l’isolamento acustico ecc.

Come avviene per i progetti CAD, al cui interno si possono utilizzare oggetti CAD (2D o 3D) già realizzati in maniera seriale senza doverli..
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Bollette elettriche in condominio, quando si perde l’Iva agevolata

22/10/2015 – Cosa accade se un condomino cambia la destinazione d’uso del suo appartamento? L’Iva sulla bolletta elettrica passa dal 10% al 22%, cioè viene meno l’agevolazione riconosciuta alle abitazioni.
 
Ciò che l’Agenzia delle Entrate – Direzione generale della Lombardia, ha spiegato rispondendo all’Interpello 904-492, è che l’aumento può ripercuotersi anche sugli altri condòmini e coinvolgere le parti comuni se i contatori non consentono un’esatta ripartizione dei consumi.
 
Il Fisco ha chiarito che se il condominio è costituito solo da unità abitative e immobili pertinenziali, la fornitura di energia elettrica alle parti comuni viene assoggetta all’aliquota ridotta al 10%.
 
Se, al contrario, nel condominio ci sono sia appartamenti ad uso abitativo sia uffici e autorimesse, non pertinenziali alle abitazioni, e non c’è la possibilità..
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Come redigere l’APE dopo l’entrata in vigore dei decreti attuativi della L. 90/2013

Il primo ottobre del 2015 sono entrati in vigore i tre attesissimi decreti attuativi della L. 90/2013 e, se consideriamo che circa la metà del patrimonio immobiliare è stato realizzato prima della L. 373 del 1976, si prospetta una sfida ambiziosissima riqualificare imponendo prestazioni ad energia quasi zero, entro il 31 dicembre 2018 gli edifici pubblici, o privati ad uso pubblico, e dal 1 gennaio 2021 tutti gli edifici di nuova costruzione. Riassumiamo le principali novità introdotte nel calcolo della prestazione energetica degli edifici (APE) e nella relazione tecnica “Legge 10”.

INCENTIVI E DETRAZIONI PER INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA

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IL QUADRO NORMATIVO

Ricordiamo che il D.L. 63 del 4 giugno del 2013, convertito in legge dalla L. 90/2013 e dal D.M. 26 giugno 2015 “Applicazione delle metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche, definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici” (Supplemento ordinario della G.U. n. 162 del 15 luglio 2015), recepisce la direttiva 2010/31/UE “Energy Performance of Buildings Directive” (EPBD).

I DECRETI ATTUATIVI DELLA L. 90/2013      

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  • Il primo decreto introduce le prescrizioni minime, le modalità di verifica per edifici di nuova costruzione, ed esistenti, in funzione dell’ambito d’intervento, i requisiti dell’edificio ad energia quasi zero e sostituisce il DPR 59/09.
  • Il secondo decreto definisce i nuovi modelli per la relazione tecnica (Legge 10) in funzione della tipologia d’intervento.
  • Il terzo ed ultimo decreto integra e modifica le prime Linee Guida Nazionali per la certificazione energetica (LGN09) proponendo un nuovo indicatore per la classificazione e due nuovi modelli di attestato (APE e AQE).

LA NUOVA RELAZIONE TECNICA PER L’APE

Come redigere la nuova relazione tecnica per l’APE? Dopo l’entrata in vigore dei decreti attuativi della L. 90/2013 i modelli per la redazione della relazione tecnica “Legge 10”, da presentare in Comune per le autorizzazioni, sono tre e si differenziano in base ai seguenti ambiti d’intervento:

  1. nuove costruzioni, ristrutturazioni importanti di primo livello, edifici ad energia quasi zero (Allegato 1);
  2. riqualificazione energetica e ristrutturazioni importanti di secondo livello. Costruzioni esistenti con riqualificazione dell’involucro edilizio e di impianti termici (Allegato 2);
  3. riqualificazione degli impianti tecnici (Allegato 3).

Gli addetti ai lavori hanno già osservato che la data, a partire dalla quale entrano in vigore le nuove disposizioni, non è il 1° settembre 2015, come sancito nella legge, ma ragionevolmente dal 1° ottobre 2015; ritengono dunque che si sia tratto di un errore di battitura. L’ennesima prova di un lavoro condotto frettolosamente nel tentativo, penoso, di evitare il prossimo aggravamento delle procedure d’infrazione nei confronti del nostro Paese da parte della Commissione europea. Si tratta del solito pasticcio all’italiana.

Le nuove disposizioni della L. 90/13 si applicano alle Regioni e alle Provincie autonome che non hanno ancora recepito la direttiva 2010/31/UE; mentre le altre hanno due anni di tempo per uniformarsi ai nuovi provvedimenti nazionali. Ad ogni modo, alla data del 1° ottobre, continuano ad essere in vigore i seguenti decreti legislativi: 192/05, 311/06 e 28/11. Le Linee Guida del 2009 non vengono abrogate ma solo aggiornate ed integrate con le LGN15.

I NUOVI CRITERI DI CALCOLO DI APE E AQE

Fermo restando gli obblighi già previsti per la presentazione dei documenti APE (Attestato di Prestazione) e AQE (Attestato di Qualificazione Energetica), con le nuove Linee Guida Nazionali per la certificazione energetica (LGN15) sono stati introdotti nuovi schemi per la redazione di entrambi.

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L’APE verrà calcolata, d’ora in poi, in base ad un “edificio di riferimento”, ovvero uno identico a quello in esame in termini di:

  • geometria (sagoma, volumi, superficie calpestabile, superfici degli elementi costruttivi e dei componenti);
  • orientamento;
  • ubicazione territoriale;
  • destinazione d’uso;
  • situazione al contorno;
  • caratteristiche termiche e parametri energetici predeterminati (ai sensi dell’Appendice A dell’Allegato 1 del DM 26/6/15) come segue:

In altri termini, i seguenti valori dell’“edificio di riferimento” rappresentano i nuovi limiti per le verifiche delle prestazioni energetiche dell’edificio reale:

  • EPH,nd, l’indice di prestazione termica utile per il riscaldamento;
  • EPC,nd, l’indice di prestazione termica utile per il raffrescamento;
  • EPgl,tot, l’indice di prestazione energetica globale dell’edificio.

Secondo i decretivi attuativi della L.90/2013, per la redazione dell’APE e dell’AQE il nuovo sistema di verifica degli interventi non si basa più sugli indici di prestazione predefiniti, ma sui valori determinati in funzione delle caratteristiche dell’edificio di progetto. Mentre per i tutti gli input e i parametri indefiniti si utilizzano i valori dell’edificio reale.

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Da ora, i metodi di calcolo semplificati sono ammessi solo per gli edifici, o unità immobiliari residenziali esistenti, con superficie utile inferiore, o uguale, a 200 metri quadrati, fatta eccezione peri i casi di ristrutturazione importante.

Sono introdotte nuove verifiche sulla riflettenza solare delle coperture e sull’area solare equivalente estiva, per limitare i fabbisogni energetici per la climatizzazione estiva e contenere il surriscaldamento a scala urbana.

In caso di nuova costruzione, il progettista deve evidenziare i risultati della valutazione della fattibilità tecnica, ambientale ed economica per l’utilizzo di sistemi alternativi ad alta efficienza tra i quali, i sistemi a fornitura di energia rinnovabile, cogenerazione, teleriscaldamento e teleraffrescamento, pompe di calore.

Le LGN15 definiscono gli impianti standard dell’edificio di riferimento (tabella 1): oltre alla climatizzazione invernale e all’ACS dovranno essere considerati anche la climatizzazione estiva, la ventilazione meccanica, gli apparecchi elettrici per l’illuminazione e il trasporto di cose e persone in termini di consumi energetici.

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IL CONTRIBUTO DELLE FER E DEGLI IMPIANTI STANDARD

Il fabbisogno energetico annuale viene calcolato come energia primaria per il singolo servizio energetico su base mensile e si opera la compensazione mensile tra i fabbisogni energetici e l’energia rinnovabile prodotta on site, per vettore energetico e fino a copertura totale del corrispondente vettore energetico consumato. Lo stesso metodo si usa per l’energia da fonti rinnovabili (FER), prodotta all’interno del confine di sistema edificio-impianto. È consentito tenere conto dell’energia da FER, o da cogenerazione, prodotta in situ solo per contribuire ai fabbisogni del medesimo vettore energetico.

ESCLUSIONI E VERIFICHE

Con l’entrata in vigore dei decreti attuativi della L.90/13 sono esclusi dall’applicazione delle nuove prescrizioni, oltre agli edifici citati nell’Art. 3 del DLgs 192/05,  anche quelli ricadenti nell’ambito della disciplina del Codice dei beni culturali e del paesaggio (Parte seconda, articolo 136, comma 1, lettere b) e c) ma solo nel caso in cui il rispetto delle stesse implichi un’alterazione sostanziale del loro carattere, o aspetto, con particolare riferimento ai profili storici, artistici e paesaggistici. Tuttavia, sono fatte salve le disposizioni concernenti: a) l’attestazione della prestazione energetica degli edifici; b) l’esercizio, la manutenzione e le ispezioni degli impianti tecnici. I ruderi sono esclusi purché tale stato venga dichiarato nell’atto notarile. Rimangono esclusi anche i fabbricati in costruzione per i quali non si disponga dell’abitabilità, o agibilità, al momento della compravendita (scheletri strutturali o immobili al rustico).

Inoltre, in base all’allegato 1, ai sensi dell’Art. 1.4.3, i seguenti interventi sono esclusi dall’applicazione dei nuovi requisiti minimi:

  • su strati di finitura ininfluenti dal punto di vista termico;
  • di rifacimento di porzioni d’intonaco su superfici inferiori al 10% di quella disperdente (lorda degli elementi opachi e trasparenti che delimitano il volume a temperatura controllata dall’ambiente esterno e da ambienti non climatizzati, quali le pareti verticali, i solai contro terra e su spazi aperti, i tetti e le coperture).

Infine, secondo l’Art. 2.2, comma 2 del medesimo allegato:

  • nel caso di sostituzione dei generatori di calore, di potenza nominale del focolare inferiore alla soglia dei 50 kW (Art. 5, comma 2, lettera g) del regolamento di cui al DM del 22 gennaio 2008, n. 37) gli adempimenti legati alla predisposizione, e consegna della relazione tecnica come sopra, sussistono solo nel caso di un eventuale cambio di combustibile o tipologia dello stesso (ad es. la sostituzione di una caldaia a metano con una alimentata a biomasse solide);
  • fino a copertura totale del corrispondente fabbisogno energetico.

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In linea generale, per le nuove verifiche, in accordo con le regole nazionali, consigliamo la seguente procedura basata su 3 semplici passaggi:

1. determinare il “Tipo d’intervento” e la “Classificazione dell’edificio” (DPR 412/93);

2. ricavare l’elenco completo delle prescrizioni da rispettare, vedasi lo “Schema delle verifiche”

3.adottare le prescrizioni consultando l’“Elenco delle verifiche”.

Concludendo, segnaliamo che ogni tre anni, a partire dal 31 dicembre del 2012, la Commissione europea pubblica una relazione riguardo ai progressi realizzati dagli Stati membri con il fine di mettere a punto una politica efficace d’incentivi per rendere gli edifici a consumo nullo, o almeno a bassissimo consumo soddisfatto in gran parte da energie rinnovabili.

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Versatilità e personalizzazione

Le soluzioni d’arredo di Pedrali ad Host 2015

22/10/2015 – Pedrali è presente ad Host, la fiera internazionale dedicata al settore Ho.Re.Ca., all’interno dell’area Arredo e Tavola (Padiglione 10, stand B53-C52) che propone le soluzioni per l’arredo degli spazi accoglienza e retail. Il progetto espositivo è composto da quattro isole che svelano le famiglie e i modelli della collezione 2015 di Pedrali e da un’area speakeasy caratterizzata dalla presenza di prodotti che presentano finiture vintage.

Gli elementi d’arredo in mostra esprimono la loro naturale propensione agli spazi dell’ospitalità e retail: sono versatili, perché disponibili in numerose versioni, e personalizzabili… Leggi l’articolo

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Un ufficio convertito in pied-à-terre nel cuore di Londra

HI-MACS® per il progetto curato da FORM Design Architecture

22/10/2015 – Dopo il successo della ristrutturazione del Bermondsey Warehouse Loft, FORM Design Architecture ha nuovamente scelto HI-MACS® per un nuovo progetto di ristrutturazione nel Regno Unito. Questa volta si tratta della Flatiron House, un edificio adibito a uffici che, prima dell’intervento, si presentava datato, abbandonato e poco pratico. La struttura è stata completamente ristrutturata per dare vita a un ampio appartamento, su cinque piani, dove l’architettonica rampa di scale funge da punto focale attorno al quale ruotano tutti gli spazi. La ristrutturazione, condotta dall’architetto e progettista Mike Neale, ha rappresentato una vera sfida. Il risultato… Leggi l’articolo

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Experience Design: viaggio nei giardini innovativi e nei "verdi" stabilizzati con Ars Nova, da Expo 2015 all’arredo d’interni

22/10/2015 – Un viaggio nel tempo e nell’evoluzione dei giardini, da quelli creati per esposizioni universali come Expo 2015, fino alle soluzioni realizzate grazie ai “verdi” stabilizzati che entrano a far parte dell’interior design.

Successo di pubblico e attenzione ai problemi della biodiversità, unitamente a riflessioni sul concetto di natura, sia nelle sue forme più classiche che nelle nuove soluzioni evocative ad opera dell’uomo. Mostra e installazioni su giardini verticali, fiori e piante, complementi d’arredo ipermoderno presentati a Milano nella giornata del 14 ottobre 2015 negli spazi interni ed esterni di Experience Design di Cristina… Leggi l’articolo

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Tasse prima casa, Matteo Renzi: ‘ville e castelli pagheranno’

21/10/2015 – Le abitazioni di lusso, anche se adibite ad abitazione principale, pagheranno l’Imu e la Tasi; l’annuncio arriva dal Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, via Facebook.
 
Tasse sulle case di lusso: nessuna abolizione
Dopo le anticipazioni sui provvedimenti previsti dalla Legge di Stabilità 2016 degli scorsi giorni sull’abolizione dell’Imu su tutte le prime case, comprese ville e castelli, Renzi ha precisato, via Facebook, che le ville e castelli “a differenza di quanto si dice con tono scandalizzato, pagheranno (come per abolizione ICI del 2008)”.  
 
Sulla questione dell’Imu il Premier ha anche scritto: “A chi dice: ma la manovra sulla casa l’aveva fatta anche Berlusconi, dico che è vero. Perché negare la realtà? La norma è la stessa di allora, con due sole differenze: 1) noi non cambieremo idea come ha fatto lui nel 2011 che votò per rimettere l’ICI..
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Tasse prima casa, Matteo Renzi: ‘i castelli pagheranno’

21/10/2015 – Le abitazioni di lusso, anche se adibite ad abitazione principale, pagheranno l’Imu e la Tasi; l’annuncio arriva dal Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, via Facebook.
 
Tasse sulle case di lusso: nessuna abolizione
Dopo le anticipazioni sui provvedimenti previsti dalla Legge di Stabilità 2016 degli scorsi giorni sull’abolizione dell’Imu su tutte le prime case, comprese ville e castelli, Renzi ha precisato, via Facebook, che le ville e castelli “a differenza di quanto si dice con tono scandalizzato, pagheranno (come per abolizione ICI del 2008)”.  
 
Sulla questione dell’Imu il Premier ha anche scritto: “A chi dice: ma la manovra sulla casa l’aveva fatta anche Berlusconi, dico che è vero. Perché negare la realtà? La norma è la stessa di allora, con due sole differenze: 1) noi non cambieremo idea come ha fatto lui nel 2011 che votò per rimettere l’ICI..
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È consentito aprire un Bed & Breakfast in condominio

21/10/2015 – È possibile aprire un Bed & Breakfast in condominio? Secondo il Tribunale di Verona sì, perché non viene stravolta la destinazione d’uso degli immobili.

Nel caso preso in esame, il proprietario di alcuni appartamenti in un condominio aveva chiesto di poterli destinare all’attività di Bed & Breakfast, ma l’assemblea aveva bocciato la sua richiesta perché il regolamento impediva di dare agli immobili destinazioni d’uso diverse da quella abitativa.

Considerato il carattere “para-familiare” dell’attività, il Tribunale l’ha però considerata compatibile con la destinazione residenziale degli altri immobili. 

Igiudici hanno infatti sottolineato che in base al regolamento era vietato destinare gli alloggi ad uso laboratorio, scuole, depositi merci ed a qualsiasi attività rivolta ad impresa, comunque ad uso diverso dall’abitazione e/o diverso da quello..
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Il mattone che filtra l’inquinamento

Quando pensiamo all’inquinamento, inconsciamente la mente proietta tutto all’esterno, alle strade trafficate, alle piazze, quasi a volersi difendere, credendo che le pareti delle nostre abitazioni, degli uffici o delle scuole, possano proteggerci dagli agenti inquinanti. Pensare che l’aria interna sia priva di contaminazioni è un grave errore, per questo una ricercatrice ha ideato un mattone capace di filtrare l’inquinamento e proteggerci passivamente tra le pareti domestiche.

RISCHI PER LA SALUTE TRA LE MURA DI CASA

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Passiamo la maggior parte della nostra vita in ambienti chiusi, dove l’aria interna che respiriamo può essere più inquinata di quella esterna. Come è possibile? Gli elementi che formano gli edifici, come le pareti, i pavimenti e l’arredo assorbono e intrappolano in misura maggiore gli stessi agenti inquinanti presenti all’esterno. Questi ultimi si manifestano sotto forma di gas, goccioline, particelle (benzene, monossido di carbonio, ossido d’azoto, ozono, metalli pesanti ecc.), modificando la composizione naturale dell’aria e alterandone qualità e salubrità.

A questo inquinamento esterno (o outdoor) si aggiunge poi quello domestico (o inquinamento indoor), che risulta tra i principali fattori di rischio di malattie cardiovascolari e respiratorie. L’inquinamento domestico è frutto, quindi, della somma tra le sostanze nocive provenienti dall’esterno e quelle derivanti da: processi di combustione (stufe, fornelli); prodotti chimici per la pulizia e la manutenzione della casa (solventi, vernici); batteri che si annidano nei tessuti; fumo di sigaretta; apparecchi elettrici (computer, stampanti); e tanto altro ancora.

Il mattone che filtra le particelle nocive

Carmen Trudell, assistente professore di architettura al Cal Poly, California Polytechnic State University, Contea di San Luis Obispo, da anni conduce ricerche sulla qualità dell’aria nelle città. Pensando a suo fratello affetto da insufficienza renale, la Trudell ha una intuizione: cosa succederebbe se un edificio, come un organo, fosse in grado di filtrare le sostanze nocive e difendere le persone dall’inquinamento? mattone-innovazione-breathebrick-b

In collaborazione con gli studenti e il professore associato di Ingegneria ambientale Tracy Thacher, la ricercatrice giunge all’ideazione di un componente edilizio in grado di rappresentare un sistema passivo di filtrazione e funzionare senza energia elettrica, per consentirne l’uso nei Paesi in via di sviluppo.

Ispirato al funzionamento di un aspirapolvere, il Breathe Brick è, appunto, un mattone che aspira le particelle nocive dell’aria esterna.

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La forma e le prestazioni del mattone purificatore

Si tratta di un mattone in calcestruzzo poroso, dalla superficie sfaccettata, per indirizzare il flusso dell’aria nel sistema di ventilazione, con una cavità all’interno, per l’inserimento della struttura in acciaio.

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La parete di un edificio composta da questi mattoni speciali è formata da uno strato interno, realizzato secondo tecniche tradizionali o innovative, che fornisce l’isolamento standard, e da un doppio strato di breathe bricks, che crea una innovativa parete ventilata.

La presenza di accoppiatori di plastica riciclata, permette sia di apparecchiare correttamente i mattoni che di alloggiare la struttura di rinforzo. Al centro della doppia parete, si crea un circolo di filtrazione che separa le particelle inquinanti pesanti dell’aria, raccogliendole in una tramoggia rimovibile posta alla base del muro, da pulire regolarmente.

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L’aria così filtrata potrebbe alimentare un sistema HVAC o garantire solamente aria più pulita attraverso prese d’aria, nel caso in cui gli edifici siano sprovvisti di sistemi riscaldamento, ventilazione o condizionamento. Infatti, il breathe brick può funzionare sia con sistemi di ventilazione meccanica che passiva.

I test effettuati in galleria del vento, hanno dimostrato che, attraverso questi mattoni, è possibile filtrare il 30% di polveri sottili (come fumo o inquinanti atmosferici) e il 100% di particelle grossolane (come la polvere).

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Ceramica, un progetto d’autore. ‘Tutto inizia da una interruzione’

Mutina racconta l’inedito percorso iniziato 10 anni fa

21/10/2015 – Un percorso inedito nel mondo della ceramica, che ha avuto inizio 10 anni fa con una “interruzione”, che ha fatto della sperimentazione quasi un’ossessione, che ha scommesso su due temi fondamentali, persone e design, facendo della ceramica un progetto d’autore. È la storia di Mutina, che quest’anno festeggia i suoi 10 anni.
 
L’esperienza di Mutina nel mondo della produzione ceramica è in realtà trentennale. Ciò che è successo 10 anni fa è stato un cambio di rotta. Un vento di cambiamento l’ha portata a scegliere una strada diversa. Quella del progetto d’autore, della produzione… Leggi l’articolo

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Grandi rotoli a parete intarsiati in marmo

La rivoluzione di Budri: Papiro Collection

21/10/2015 – Papiro Collection e Look at my backStep. Con due suggestive installazioni Budri presenta a Marmomacc le nuove collezioni firmate Patricia Urquiola, e si aggiudica il Primo Premio Italia del Best Communicator Award 2015.
 
“La strada del design e del progetto è una lunga strada di perdita di pregiudizi nei confronti delle cose e dei rapporti: parti sempre con delle idee molto ferme, ma io amo quando le vado limando con la mano e alla fine sono un po’ meno ferme”, Patricia Urquiola.
 
E se il pregiudizio consiste nel dubitare che il marmo possa essere “arrotolato” come carta, non risulta difficile comprendere il sentimento di “amore”… Leggi l’articolo

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Pætchwork/ Collection by Piero Lissoni

Superfici, piastrelle, arredo bagno e accessori dal tocco minimal

21/10/2015 – Piero Lissoni ha firmato ‘Pætchwork/, una collezione originale di superfici, piastrelle, arredo bagno e accessori by COTTO.
Simbolo della forza del brand e fra le poche società internazionali ad offrire soluzioni complete per l’arredo bagno: dalle piastrelle agli infissi, la ‘Pætchwork/ Collection testimonia il desiderio del Gruppo di posizionarsi nei mercati occidentali attraverso un unica offerta di design e qualità, capace di sostenere lo stile di un target cosmopolita. E’ una sfida importante che COTTO sta sostenendo da diversi anni, assicurandosi diverse partnership e accordi commerciali di grande rilevanza in tutto il mondo.
 
Rivestimenti
In… Leggi l’articolo

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