11/09/2015 – Non è possibile ottenere il condono edilizio se l’abuso supera il 30% della volumetria originaria o i 750 metri cubi. I limiti valgono sia per le abitazioni sia per gli edifici con una destinazione diversa. È arri…
11/09/2015 – Non è possibile ottenere il condono edilizio se l’abuso supera il 30% della volumetria originaria o i 750 metri cubi. I limiti valgono sia per le abitazioni sia per gli edifici con una destinazione diversa. È arri…
11/09/2015 – Ci sono ancora incertezze sulla definizione dei compensi dei progettisti da porre a base di gara. Dopo le segnalazioni degli Ordini territoriali, il Comitato paritetico composto da membri del Consiglio nazionale degli Architetti, pia…
11/09/2015 – L’Associazione Bancaria Italiana (ABI) e l’Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) ritengono opportuna l’introduzione di specifici incentivi all’acquisto di immobili ad elevata efficienza energetica (classe …
Paesaggi fantasma, paesi abbandonati, ruderi di una quotidianità interrotta. L’uomo con le sue città e le sue attività tende ad invadere sempre più il terreno naturale, occupando talvolta spazi che da sempre sono stati destinati a boschi e campagne. Stiamo parlando di confini urbani sempre più al limite delle campagne, di strade montane o costiere, di residenze e strutture ricettive in paesaggi poco urbanizzati e di interi centri abitati che si spingono vicino al mare o alle pendici dei monti, forse un po’ troppo vicino.
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Tale modalità costruttiva e di occupazione del suolo ha talvolta portato a distruzioni di interi paesi e tragedie anche di grandi proporzioni, dovute a frane, allagamenti o altri eventi naturali incontrollabili.
È la natura che riprende i suoi spazi. I movimenti della natura, il suo impadronirsi di spazi prima urbanizzati non è sempre sinonimo di disastro: talvolta è un processo molto utile alla rigenerazione del paesaggio.
Dopo un grave incendio boschivo ad esempio, di cui il nostro territorio soffre specialmente nelle regioni meridionali, la foresta viene profondamente danneggiata e con essa tutto l’ecosistema di fauna e flora. La natura non si ferma e fa ricrescere i primi alberi dopo una decina di anni. Un ritorno alla situazione di partenza invece è più lento e può richiedere anche periodi di tempo che si aggirano intorno al secolo. Se invece consideriamo il ritorno del bosco in zone prima rese pastorali o agricole i tempi si accorciano di molto.
Dopo 5-10 anni i campi e i sentieri nelle aree aperte vengono invasi dalle erbacce e parzialmente nascosti. Nei successivi 10 anni le strade sterrate diventano inutilizzabili, le radure e le aree aperte si riempiono di arbusti che rendono irriconoscibili i campi una volta coltivati. Trascorsi circa 50 anni dall’abbandono del territorio da parte dell’uomo il bosco è cresciuto e non restano che poche tracce del passaggio umano.
Nel corso della storia sono numerosi i casi di villaggi o intere città abbandonate dall’uomo che per le ragioni più varie si è spostato in altri luoghi a lui più congeniali. Storicamente noto è il caso di Pompei, abbandonata definitivamente dopo l’eruzione disastrosa che ha subito in epoca antica.
Molti però sono anche i casi di paesi abbandonati recentemente.
È il caso per esempio di Roscigno Vecchia, nel Cilento, fatta sgomberare agli inizi del novecento per la minaccia di una frana, oppure Pentedattilo in Aspromonte che ha visto iniziare l’abbandono alla fine del Settecento dopo un terremoto e che ora è un paese fantasma. Consideriamo ancora l’esempio di Resia, in Val Venosta, che ancora oggi vede riaffiorare dalle acque dell’omonimo lago il campanile del vecchio borgo.
In tutti questi luoghi un tempo abitati, la natura lentamente riprende possesso del territorio.
Dopo l’abbandono, il deperimento delle abitazioni è evidente: in qualche decina di anni cominciano a cedere, a partire dai tetti. Dopo un secolo le costruzioni umane, anche se un tempo solide e robuste, spesso rovinano al suolo e negli anni seguenti restano solamente i muri più imponenti o le costruzioni più resistenti come le opere di sostegno o i terrazzamenti, che hanno inciso in maggior modo sul territorio.
La natura quindi, prima o poi, riprende possesso dei propri luoghi, cancellando il passaggio umano.
Questo non deve essere una buona scusa per costruire ovunque e senza pensare alle conseguenze delle proprie opere che talvolta, come visto, possono portare a disastri naturali.
Anche la normativa italiana tenta di arginare i fenomeni di abusi edilizi in zone marine o montane ma anche di frenare pratiche come l’incendio doloso per speculazioni edilizie. Si cita a questo proposito la legge 428/1993 che vieta qualsiasi costruzione in zone boschive danneggiate da incendio e la loro conversione in aree a destinazione diversa da quella precedente l’evento.
Dopo 50anni di abbandono Palazzo Mongiò diventa contenitore moderno e inaspettato
11/09/2015 – Nascosto nei meandri del centro storico di Galatina, un edificio di pregio del 1723, dopo un periodo di abbandono durato 50 anni è oggi un contenitore moderno e inaspettato, grazie all’inventiva di Christian Pizzinini e Antonio Lodovico Scolari, appassionati di storia e di design.
I due proprietari hanno seguito personalmente i lavori e curato gli interni di Palazzo Mongiò dell’Elefante della Torre in ogni dettaglio.
Con una breve intervista Antonio e Christian ci hanno raccontato la loro esperienza ‘irripetibile, creativa e stimolante’ in Puglia.
Palazzo Mongiò: un edificio di pregio del 1723, nascosto nei… Leggi l’articolo
Dal 30 settembre al 3 ottobre in occasione di ‘Abitare il Tempo’11/09/2015 – Pier Luigi Nervi è uno dei protagonisti dell’architettura strutturale nel panorama internazionale del Novecento; con i suoi progetti ha contribuito alla rina…
Ceramica Rondine arricchisce il progetto Brick Generation11/09/2015 – Ceramica Rondine parteciperà anche quest’anno a Cersaie, l’appuntamento più atteso dell’anno, il Salone dedicato alla ceramica, all’archite…
Tra le mura medievali di Castefranco Veneto inaugura l’Osteria del Maniscalco
11/09/2015 – A ridosso delle mura medievali che racchiudono il centro storico di Castefranco Veneto, è stata recentemente inaugurata l’Osteria del Maniscalco, elegante Wine Bar e Jazz Club trevigiano.
Frutto di una sapiente ristrutturazione che ha permesso di convertire un immobile prima destinato ad uffici comunali in locale pubblico, l’Osteria del Maniscalco si inserisce armoniosamente nel contesto paesaggistico; la posizione pittoresca fronte fiume, le mura retrostanti con i mattoni rossi tipici della tradizione locale, i tratti rustici dell’edificio fanno dell’Osteria un esempio di locale innovativo che non rinuncia, già dagli esterni, ad… Leggi l’articolo
Tappeto/tavolino Saba Italia con piastre charger QI incorporate
11/09/2015 – Onn è il nuovo complemento d’arredo Saba Italia dall’animo composito, la cui estetica minimale sfida a prima vista le leggi della Natura.
Il suo design essenziale mira a “svuotare” i volumi in eccesso, mentre le sue forme si adattano a ogni esigenza, permettendo la personalizzazione di ogni singolo particolare, dal colore del tavolino, al colore e forma del tappeto in feltro, fino alle cuciture artigianali a punto cavallo.
Oltre a svolgere una duplice funzione di piano d’appoggio Onn, grazie a una tecnologia avanzata, incorpora in modo intelligente e discreto due piastre charger QI induttive per ricaricare senza fili smartphones,… Leggi l’articolo
Material ConneXion Italia porta “The Village” a designjunction
11/09/2015 – Material ConneXion Italia porta “The Village” al London Design Festival. Per l’edizione 2015 parte della materioteca custodita nella sede di Milano approderà a Designjunction, che quest’anno troverà spazio nella storica e prestigiosa sede del Saint Martin’s College of Art, Lethaby Building (24-27 settembre).
The Village è un format originale ideato da Material ConneXion Italia per promuovere nuovi materiali utilizzando la metafora del villaggio. Un concept inedito, che riunisce in un solo luogo aziende provenienti da settori diversi con proposte sull’innovazione e i materiali, per dare nuove soluzioni per il futuro… Leggi l’articolo
11/09/2015 – Scade il 15 settembre 2015 il termine entro cui gli Enti locali potranno inviare le domande per realizzare iniziative immobiliari di elevata utilità sociale tramite investimenti INAIL.
Bando Inail: l’iniziativa
Attraverso questo bando l’Inail finanzierà lavori di completamento di nuovi edifici, progetti immediatamente cantierabili riguardanti nuove costruzioni e la messa a norma di edifici esistenti.
L’iniziativa riguarda strutture scolastiche, residenze universitarie, strutture sanitarie e assistenziali, uffici pubblici e altri immobili destinati a utilizzo con finalità sociali.
Saranno ammesse alla programmazione opere con un valore non inferiore a tre milioni di euro.
Inail, che acquisterà gli immobili oggetto di intervento, si farà carico dei costi dell’operazione richiedendo alle Amministrazioni di corrispondere un canone ad un tasso..
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10/09/2015 – “Entro la fine dell’anno sarà pubblicato un Rapporto che farà sue le raccomandazioni per sostenere lo sviluppo dei liberi professionisti in Europa, espresse dal gruppo di lavoro” istituito nel 2014 dall&rsqu…
10/09/2015 – E’ ormai evidente che l’edilizia italiana si stia dirigendo sempre di più verso interventi di ristrutturazione piuttosto che di nuova costruzione. Questa tendenza si è consolidata negli ultimi anni a ca…
10/09/2015 – Non può essere considerato come semplice manutenzione un insieme di interventi che implica anche la modifica di una strada sterrata in zona vincolata. È la conclusione cui è giunta la Cassazione con la sentenza 30165/2…
10/09/2015 – Slitta al 31 ottobre 2015 la data entro la quale devono risultare cantierabili alcuni degli interventi di completamento di opere urgenti, finanziati dal decreto Sblocca Italia.
Lo prevede la Legge 125/2015, che ha convertito il Decreto Enti locali (DL 78/2015) concedendo un ulteriore allungamento dei termini per evitare la revoca delle risorse stanziate.
A usufruire della proroga sono i lavori che avrebbero dovuto essere cantierabili entro il 31 agosto 2015. Si tratta delle opere previste dall’articolo 3, comma 2, lettere b e c dello Sblocca Italia (Legge 164/2014):
– ulteriore lotto costruttivo Asse AV/AC Verona Padova; Completamento asse viario Lecco – Bergamo; Messa in sicurezza dell’asse ferroviario Cuneo – Ventimiglia; Completamento e ottimizzazione della Torino – Milano con la viabilità locale mediante l’interconnessione tra la SS 32 e la SP 299-Tangenziale di Novara-lotto 0 e lotto 1; Terzo Valico dei Giovi – AV Milano..
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Un’enorme serra a doppia navata è il progetto dello studio B720 Fermín Vázquez Arquitectos, di Barcelona, per il padiglione della Spagna ad Expo Milano 2015: l’ente promotore e coordinatore dello spazio, di circa 2500 metri quadrati, è Acción Cultural Española (AC-E) che si occupa della partecipazione della Spagna alle Esposizioni Universali e ai grandi eventi globali. Partendo dal tema dell’esposizione “Nutrire il pianeta, Energia per la vita”, la doppia anima della struttura rappresenta il dualismo tra cucina tradizionale spagnola e gastronomia innovativa, cogliendo perfettamente l’occasione offerta dall’Expo per avvicinare il pubblico all’immenso patrimonio culinario e culturale spagnolo. L’equilibrio tra creatività/innovazione e tradizione è una delle chiavi del successo dell’arte culinaria spagnola, così come l’uso di agricoltura e allevamento sostenibile per la conservazione del paesaggio e per lo sviluppo di modelli di turismo alternativo.
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Queste due anime contrapposte sono rappresentate da due strutture assimilabili ma con trattamenti materici ben distinti, simbolo dell’incontro tra “vecchio” e “nuovo”: la gastronomia tradizionale è rappresentata da una galleria in legno dalla quale si distaccano una serie di spazi esterni, in cui vengono utilizzati materiali non consueti come tappi per vino o botti in rovere e ceste di vimini riutilizzate da un precedente impiego nella produzione dell’olio d’oliva; l’innovazione gastronomica è invece rappresentata da uno spazio racchiuso in una seconda struttura in acciaio con pareti intonacate colorate.
La forma riprende gli hórreo – tipiche costruzioni in cui si conservavano i frutti del campo, in particolare il grano – che possono trovarsi in Galizia, regione nord-occidentale della Spagna, o l’archetipo delle tradizionali abitazioni dell’Almeria, a sud. Gli spazi delle due serre, dotati di grande fascino e flessibilità, sono affiancati da un tipico porticato della tradizione iberica, che ospita una gran quantità di alberi di arancio, uno dei numerosi simboli della cultura spagnola qui esposti: all’interno vengono presentati al visitatore i cardini della produzione enogastronomica spagnola, ponendo l’accento sulle eccellenze in fatto di qualità, sicurezza e sostenibilità dei prodotti.
Le esposizioni all’interno del padiglione spagnolo sono differenziate tra i due piani. Al piano terra il visitatore potrà esplorare un’installazione realizzata dall’artista catalano Antoni Miralda intitolata “Il Viaggio del Cibo”: una serie di valigie di diverse dimensioni proiettano nomi dei cibi tradizionali della cultura spagnola – baccalà, patate, pomodori – mentre sul pavimento vengono proiettate parole legate all’esperienza del mangiare.
Proseguendo la visita si accede ad una sala semibuia che ospita sulle pareti una serie di schermi che mostrano video, immagini e informazioni sulle tecniche e tipologie di coltivazione oltre alle proposte sostenibili offerte dalla Spagna come soluzione alla scarsa disponibilità di risorse e cibo: in questa sala l’attrazione principale è un vetro satinato su cui scorre dell’acqua e che viene illuminato con effetti di luce variabili e sul quale compaiono parole che vengono “lavate” via dall’acqua.
Più avanti si accede in un’altra sala che senza dubbio è quella con il maggiore impatto visivo: un ampio spazio vuoto con le pareti ricoperte da migliaia di piatti rotondi su cui vengono proiettate immagini di fantastici paesaggi iberici e cibi tradizionali. Al piano superiore, una seconda mostra denominata “Il Linguaggio del Sapore” è un viaggio all’interno della mente di un cuoco spagnolo, con la volontà di trasmettere al visitatore la sua arte culinaria e le ricette gastronomiche migliori. Oltre alle due esposizioni, il padiglione ospiterà una serie di spazi pubblici tra cui un ristorante, un “bar de tapas”, una piazza pubblica ed uno spazio polifunzionale che ospiterà workshop, cooking class, conferenze e concerti, un orto didattico e una serie di giardini idroponici.
Il padiglione, come già specificato in precedenza, è dedicato ai cibi e ai sapori della terra spagnola caratterizzata da terreni esposti costantemente a un sole intenso e perciò spesso aridi e improduttivi, che i sapienti agricoltori ispanici hanno però saputo trasformare in giardini verdi e fertili. La sostenibilità e l’alta efficienza energetica-ambientale sono stati obiettivi primari anche del progettista stesso: è di facile comprensione la volontà di trasmettere una sensazione di moderazione e di gestione delle risorse, considerando il presente periodo storico di crisi globale, a differenza della volontà di stupire il visitatore che ha caratterizzato le precedenti versioni del padiglione spagnolo alle esposizioni universali.
Gran parte della struttura è caratterizzata da spazi semi aperti e da una copertura costituita da ampie lamelle vetrate mobili, che hanno la capacità di facilitare la ventilazione naturale lasciando uscire il calore dall’alto per effetto-camino. Forma e dimensione dei portici – che riprendono una lunga tradizione iberica – sono anch’essi pensati in posizione strategica, in modo da limitare il surriscaldamento, sempre mirando al risparmio energetico. L’edificio è realizzato con materiali riciclati o naturali ed è stato costruito interamente a secco: il legno di abete e di pino impiegato proviene da foreste certificate e tutte le componenti del padiglione possono essere riutilizzate in seguito allo smontaggio.
Design Cloud #2, il volume che racconta il mondo Desalto10/09/2015 – Contrasto tra purezza del bianco e forza dei toni scuri, brillantezza del colore, minimalismo e purezza delle forme architettoniche. Sono questi gli elementi che compongono il DN…
Oggi 10 settembre ore 14.00 presso la Casa dell’Architettura di Roma
10/09/2015 – Tubes radiatori in collaborazione con l’ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Roma e Provincia terrà oggi il workshop “design, sostenibilità, calore” dalle 14.00 alle 19.30 presso l’edificio storico di fine ottocento di Ettore Bernich, l’Acquario Romano, sede della Casa dell’Architettura di Roma (RM), in piazza Manfredo Fanti 47.
L’azienda trevigiana conferma la sua volontà di fare cultura sul tema con una nuova tappa del ciclo di eventi formativi; il workshop romano è dedicato a tutti gli architetti iscritti ad un ordine d’Italia e dà diritto a quattro… Leggi l’articolo
Perfetta fusione tra comodità e funzionalità
10/09/2015 – Himolla, azienda tedesca tra i leader in Europa nella produzione di poltrone relax e divani imbottiti, presenta la collezione di recliners Cosyform 2.0. Ben 3 diversi modelli realizzati per ricreare un perfetto angolo relax in salotto o per dotare l’area studio attrezzata in casa di una poltrona dall’estremo comfort che renda le ore di lavoro più piacevoli.
Le poltrone Sweety, Honey e Dreamy sono disponibili in una misura standard studiata ergonomicamente per adattarsi a chiunque e si caratterizzano per il design contemporaneo e riconoscibile che, oltre a conquistare anche gli occhi più esigenti, rende la seduta ancora più confortevole…. Leggi l’articolo
IdeaGroup presenta la collezione Nyù
10/09/2015 – Dall’esperienza di progetto e dalla tradizione produttiva IdeaGroup nasce una collezione di mobili per disegnare nuovi spazi personali.
Mobili senza tempo, eleganti ma discreti, riconoscibili per la pulizia dei dettagli, per la bellezza intrinseca dei materiali e per la capacità artigiana con cui sono stati realizzati.
Con Nyù il mondo bagno si completa, integrandosi con lo spazio cabina armadio. Un programma nato per dare una continuità stilistica tra questi due ambienti con elementi coordinati.
Ideagroup presenterà la collezione Nyù a Bologna e Londra, in occasione degli appuntamenti con Cersaie e London Design… Leggi l’articolo
Cooperativa Ceramica d’Imola si rinnova al Cersaie
10/09/2015 – Quest’anno Cooperativa Ceramica d’Imola porta a Cersaie 2015 nuove identità materiche e concept estetici completamente rinnovati. Un unico filo conduttore insegue le ultime proposte di Imola, LaFaenza e Leonardo: quello del cambiamento, una nuova rotta che punta dritto al cuore dello stile, inseguendo la ricerca e la messa a punto di nuovi criteri estetici.
Le superfici proposte in anteprima all’appuntamento più atteso nel settore dell’arredobagno riflettono un rinnovamento a 360°, un restyling che ha portato a nuovi concept identitari e produttivi. Effetti, textures e nuances si presentano al tatto e alla vista in una veste completamente… Leggi l’articolo
Lumina, la nuova collezione Fap ceramiche in versione matt e lucida05/10/2015 – Nuove superfici Matt, nuova texture tridimensionale e nuovo formato: Lumina, la collezione di rivestimenti total white in pasta bianca di Fap ceramiche, si evolve e si…
Un progetto editoriale che coglie lo spirito evocativo del brand10/09/2015 – Concepito come un progetto editoriale, Design Cloud #2, il nuovo catalogo Desalto, coglie perfettamente lo spirito evocativo della collezione, ritraendola in ambienti dal…
Le proposte Team 7 in legno naturale10/09/2015 – Il tavolino da salotto è uno degli elementi focali della zona giorno: grazie alla sua collocazione nel cuore della stanza, è il punto su cui lo sguardo si sofferma più frequente…
09/09/2015 – La competenza dei geometri nella progettazione di modesti edifici in cemento armato si riduce agli aspetti architettonici, mentre le strutture devono essere considerate attività esclusiva degli ingegneri e degli architet…