Il nuovo progetto personalizzabile Varaschin per outdoor e indoor08/06/2015 – Dal nome da cui prende origine, Belt è un divano che richiama un concetto di indossabilità. I suoi volumi definiscono delle superfici su cui poter inserire…
Il nuovo progetto personalizzabile Varaschin per outdoor e indoor08/06/2015 – Dal nome da cui prende origine, Belt è un divano che richiama un concetto di indossabilità. I suoi volumi definiscono delle superfici su cui poter inserire…
Le collezioni cult, ironiche e surreali
05/06/2015 – Gufram, storico e irriverente brand di design italiano, è innarestabile! E per celebrare il suo spirito internazionale è stato protagonista tra gli eventi più cosmopoliti, da Venezia a New York, tra arte e design.
Venezia: in occasione dell’apertura della 56esima Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia, Gufram era presente con un enorme cactus verde alto 6 metri e mezzo attorniato da due uova di un paio di metri. La scultura gonfiabile “God”, é la reinterpretazione dell’icona di Gufram da parte di “Toiletpaper”, il progetto multidisciplinare di Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari.
New… Leggi l’articolo
Leggerezza, trasparenza, scoperta: Soulwater, la collezione Mosaico+ 05/06/2015 – L’anima dell’acqua: un titolo evocativo per la composizione di Mosaico+ che racchiude significati tra loro complementari nella scelta del soggetto e nella mat…
04/06/2015 – Manca davvero poco alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto del Ministero dello Sviluppo Economico che riscrive la normativa sull’Attestato di Prestazione Energetica (APE) e che entrerà in vigore il 1° luglio 2…
04/06/2015 – Gli elementi sopravvenuti dopo l’aggiudicazione di una gara non possono cambiarne l’esito. Lo ha spiegato il Consiglio di Stato con la sentenza 2609/2015.
Il CdS ha spiegato che, in base al Decreto Semplificazion…
04/06/2015 – L’Agenzia delle Entrate con il provvedimento 75295/2015 spiega come aprire o chiudere la Partita Iva a chi si avvale del regime dei minimi o del nuovo sistema forfetario.
Il modello AA9/12 approvato col provvedimento, …
04/06/2015 – Dal 30 giugno le imprese di Calabria, Campania, Puglia e Sicilia che vogliono realizzare investimenti nel settore dell’efficienza energetica potranno inviare la propria candidatura.
Infatti con Decreto direttoriale 1 g…
“I feel sLOVEenia. Green. Active. Healthy” è Il motto del padiglione sloveno all’Expo di Milano 2015: un gioco di parole che vuole essere una dichiarazione d’amore alla natura incontaminata del paese e un elogio allo stile di vita sano e soprattutto attivo. Tutto ciò suona come un semplice slogan pubblicitario ma in realtà coglie l’essenza del paese e in particolare della sua capitale Lubiana che, grazie alla politica adottata negli ultimi 10-15 anni, è stata eletta Capitale Verde Europea del 2016.
{loadposition google1}
Già finalista nel 2015, la città di Lubiana ha conquistato la giuria fornendo una documentazione dettagliata che descrive, così come richiesto dal bando, sia la situazione attuale che gli obiettivi di sviluppo sostenibile per il 2025, sulla base di 12 Indicatori: cambiamenti climatici, trasporto locale, aree verdi, natura e bio-diversità, qualità dell’aria, qualità acustica dell’ambiente, produzione e smaltimento dei rifiuti, trattamento dell’acqua, Eco innovazione ed occupazione sostenibile, prestazioni energetiche, gestione ambientale integrata.
Nella scelta della commissione della Capitale Verde Europea, maggior peso hanno avuto le misure adottate per la riduzione del traffico, la forte presenza di aree verdi e la creazione di nuove tramite il recupero di aree degradate e di zone industriali dismesse, ed i progressi ottenuti nello smaltimento dei rifiuti con l’ambizioso obiettivo “rifiuti zero”.
Indicatori a parte però, a fare la differenza è stato il riconoscimento del lavoro svolto, insieme alla regione balcanica, nella gestione della crisi dovuta alla recenti inondazioni che hanno afflitto il territorio.
La Capitale Verde Europea 2016 è coperta per circa tre quarti del suo territorio da zone verdi di cui l’81% si trova nella periferia della città, sotto forma di foreste, di zone agricole e in adiacenza dei corsi d’acqua mentre il restante 19% è all’interno dell’agglomerato urbano con parchi, giardini pubblici, parco giochi e spazi verdi tra gli edifici residenziali. Un patrimonio di circa 180 ettari di aree verdi e spazi aperti è curato dal comune ed incide per il 3% sul bilancio della città.
Una politica impegnata ad evitare ulteriore consumo di suolo mira ad intervenire sulle strutture insediative esistenti, soprattutto tramite il recupero e la rivitalizzazione di aree degradate e al miglioramento degli spazi pubblici già presenti nel territorio comunale. Questo ha portato alla creazione di 40 ettari di nuove zone verdi negli ultimi cinque anni e alla piantumazione di oltre 2000 alberi negli ultimi tre, in particolare lungo le strade principali e all’interno dei parchi.
L’attenzione al potenziamento delle aree verdi e degli spazi pubblici a Lubiana è stato direttamente proporzionale all’aumento della densità edilizia, una scelta non solo di immagine ma soprattutto di salvaguardia della salute e accrescimento della qualità della vita.
Tali strategie sono state sviluppate all’interno di un piano ben definito, non solo dal punto di vista della progettazione ma anche nella scelta dei criteri e delle misure di sviluppo, il tutto in accordo con i principi della sostenibilità. Due importanti riconoscimenti ne sottolineano il valore: il premio da parte del Consiglio Europeo degli Urbanisti nel 2011 e il Premio Fabiani nel 2013, ovvero uno dei maggiori riconoscimenti per l’eccellenza nella pianificazione territoriale ed urbanistica.
Proprio nella pianificazione urbanistica molta attenzione è stata riservata ai progetti relativi ai grandi parchi urbani ovvero al completamento di quelli già esistenti (il più antico, il Tivoli Park, iniziato 200 anni fa e il Path of Memories and Comradeship –PMC, iniziato nel 1946) e alla creazione, dal 2007 ad oggi, di altri 5 parchi.
Il PMC, il percorso della memoria che corre lungo l’antica barriera di filo spinato eretta dalle forze di occupazione durante la Seconda Guerra Mondiale, già completato nel 1985, è stato continuamente arricchito durante il corso degli anni fino a diventare oggi la spina dorsale del sistema del verde, il più lungo viale alberato della città, con 7000 alberi, monumenti, zone di sosta ed altre attrezzature.
Tra i nuovi parchi oltre allo Zelena Jama Park, che sorge su un’ex discarica e lo Šmartinski Park, che si collega al parco cimiteriale, spicca senza dubbio il progetto di rinnovamento delle sponde del fiume Ljubljanica, insignito del Premio Europeo per gli spazi pubblici urbani del 2012. L’intervento, oltre ad estendere la già vasta area pedonale del centro fino al fiume attraverso la realizzazione di 4 ponti per pedoni e ciclisti, nuovi pontili, aree pavimentate e logge che scendono a gradonate verso il fiume, ha conferito all’area ulteriore valore aggiunto attraverso l’inserimento di catalizzatori sociali e culturali quali punti lettura, la “Libreria sotto gli alberi”, e il sito archeologico di Špica.
Iniziative più piccole, ma non di minor importanza, legate alla qualità dell’ambiente dei quartieri e delle comunità locali sono state e vengono tuttora promosse dal Comune di Lubiana insieme ad alcune associazioni non governative. Solo per citarne alcune, nel 2010 la collaborazione tra abitanti ed artisti locali ha dato vita al progetto “Labyrinth of Art” in cui ogni persona poteva diventare custode di un albero mentre, sempre nello stesso anno, un cantiere abbandonato è stato trasformato in un sistema di piccoli orti urbani grazie alla cooperazione tra un gruppo di residenti ed una piccola organizzazione no profit.
Quello della mobilità locale è stato uno dei settori più carenti di Lubiana fino al 2010, quando si è cominciato a registrare il primo incremento nell’utilizzo dei trasporti pubblici dal 1987. Questa inversione di tendenza è stata resa possibile grazie ad alcune misure adottate dal Comune per migliorare la mobilità che dagli anni novanta fino a quel momento, favorita da una rete ferroviaria insufficiente, aveva visto un aumento del traffico proporzionale allo sviluppo della rete stradale e alla sempre maggiore accessibilità delle auto private.
Il Piano di Mobilità Sostenibile adottato nel 2012 agisce principalmente in due direzioni: potenziando le “infrastrutture verdi”, ovvero aree pedonali e piste ciclabili, e migliorando il trasporto pubblico.
Dati del 2011 alla mano, obiettivo principale per il 2020 è quello di ridurre gli spostamenti in auto del 34% (passando dal 67% al 33%) ed incrementare l’uso dei mezzi pubblici e gli spostamenti a piedi o in bici rispettivamente del 20% e del 14% (passando dal 13% al 33% e dal 20% al 34%).
Ideale per essere percorsa in bici viste le dimensioni, la morfologia e la collocazione geografica, Lubiana vanta 192 km di piste ciclabili di cui 42 km aggiunti tra il 2006 e il 2013 insieme a 837 nuovi portabici. Il servizio di bikesharing introdotto nel 2011 ha superato tutte le aspettative con 1,6 milioni di spostamenti effettuati: 33 stazioni e 308 biciclette sono a disposizione 24 ore su 24 con un servizio self-service in cui la prima ora è totalmente gratuita.
La Zona ecologica, ritenuta dal 30% dei residenti la più significativa innovazione della città, è un’area nel centro della capitale chiusa al traffico veicolare e completamente rinnovata. Creata nel 2007 e in continuo miglioramento e ampliamento, attualmente occupa quasi 100’000 m². Ai suoi margini sono stati creati 100 parcheggi per motocicli in modo da fermare l’accesso dei motociclisti all’area mentre è stato considerevolmente ridotto il numero dei parcheggi delle auto destinandoli ad altre attività.
Alcuni dati del 2008 mostravano come solo il 10% degli spostamenti in città avvenisse tramite i mezzi pubblici mentre la maggior parte di essi era effettuato con auto private di cui il 39% non eccedenti i 5 km; inoltre ogni giorno 130’000 veicoli entravano nella città dai comuni limitrofi. Nel 2009 il comune ha perciò emanato delle linee guida per la regolamentazione e il miglioramento del servizio di trasporto pubblico.
Da allora la rete dei trasporti pubblici viene implementata ogni anno in base alle esigenze di cittadini e turisti e negli ultimi 5 anni è già stato registrato un aumento di passeggeri del 10%. 209 veicoli per i percorsi urbani e 63 per quelli interurbani fanno sì che il 96% della popolazione viva a meno di 500 m da una fermata dei bus e il 92% si trovi in un raggio di 300 m. Un piano di rinnovamento del parco autobus sta inoltre portando alla progressiva sostituzione dei mezzi più datati con veicoli conformi agli standard EURO V e EEV mentre tre veicoli elettrici sono già operativi nel centro della città.
Per favorire ulteriormente l’uso dei mezzi pubblici il Comune sta provvedendo alla realizzazione delle così dette Park&Rent areas, ovvero parcheggi nell’immediata periferia delle città dai quali è possibile raggiungere il centro tramite autobus.
Un’unica tessera prepagata, l’Urbana city card, può essere utilizzata per il trasporto pubblico, per il sistema P&R, per il parcheggio delle auto e per l’affitto delle biciclette; con essa si può anche usufruire dei servizi della biblioteca comunale.
A fare la differenza però è senza dubbio il servizio di trasporto su richiesta offerto a persone con disabilità: un’iniziativa la cui importanza è stata riconosciuta dall’Unione Europea che ha conferito a Lubiana l’Access City Award 2012 e che ha visto la capitale slovacca trionfare all’Eurocity Award 2013 nella categoria Smart Living.
L’ambizioso obiettivo “Rifiuti Zero”, ovvero portare in discarica meno dell’1% dei rifiuti, è perseguito tramite un Piano Strategico e una serie di altre iniziative tutte caratterizzate da un unico comun denominatore: la comunicazione e il coinvolgimento degli utenti, ossia i cittadini.
Il programma di gestione rifiuti si muove sostanzialmente su due linee guida: un’accurata differenziazione prima di portare i prodotti di scarto in discarica e misure per ridurre la produzione di rifiuti.
Un sistema di raccolta differenziata molto efficiente, con il 94% dei residenti coinvolti nella raccolta dell’umido, ha permesso di dimezzare la quota di rifiuti biodegradabili portati in discarica, passando dal 59.9% al 31.8% in sei anni (2006-2012). La separazione di carta, plastica, metalli e vetro ha fatto sì che venissero riciclati il 47% dei rifiuti nel 2012 e il 53% nel 2013 con l’obiettivo di raggiungere il 60% nel 2016.
Nel 2013 è stato introdotto il trattamento temporaneo dei rifiuti solidi residui prima del trasporto in discarica. Durante questo processo di trasformazione la frazione leggera viene separata dalla parte restante ed inviata ad un impianto per la produzione di combustibile. I primi dati indicano che potranno essere eliminati il 30-40% di tutti i rifiuti destinati alla discarica.
Dal 2013 il Programma annuale di gestioni di rifiuti è fortemente incentrato alla riduzione della quantità di cibo che finisce nell’immondizia e all’allungamento del ciclo di vita degli oggetti.
Un’intensa campagna di comunicazione partita nello stesso anno è sfociata nell’apertura di un centro di riuso connesso con commercianti, artigiani e centri di raccolta di quartiere.
Il centro di smaltimento dei rifiuti mette a disposizione 30 diversi contenitori (ferro solido, pneumatici auto, ecc.) in modo che solamente una minima quota degli “scarti ingombranti” confluisca in discarica; inoltre ogni anno nei cimiteri vengono raccolte in appositi contenitori 348 tonnellate di candele che vengono portate in tre differenti centri di riciclaggio presenti nel territorio sloveno.
Negli ultimi due anni il centro di raccolta di oggetti usati è stato potenziato: oltre a indumenti e giocattoli vengono raccolti utensili da cucina e materiale didattico che, grazie alla cooperazione con scuole ed cittadini, vengono inviati a centri per senzatetto e per ragazze madri. L’obiettivo è quello di un’espansione progressiva del centro fino a diventare il principale punto di ingresso regionale di una rete connessa direttamente con organizzazioni di beneficenza (tramite la donazione di abiti usati, scarpe e prodotti tessili in genere) e con imprese sociali (che svolgono iniziative quali la riparazione di oggetti usati e la relativa vendita on line e nei mercati).
L’accurata differenziazione prima del trasporto in discarica e le misure messe in campo per prevenire la produzione di rifiuti sarebbero inapplicabili senza un’adeguata sensibilità da parte di coloro che i rifiuti li producono: i consumatori.
Con il programma di comunicazione sono stati creati due siti internet e una pagina Facebook sempre aggiornati con comunicazioni per le famiglie, informative per i condomini, avvisi e segnalazioni di qualunque altro tipo di iniziativa; è stato istituito un centro di informazione e di supporto per gli utenti che non solo costituisce un’interfaccia diretta per i cittadini, che vi si possono rivolgere tramite sportello, mail, lettere, ma si fa anche promotore di iniziative come dimostrazioni pratiche per la separazione dei rifiuti e partecipazioni ad eventi di quartiere. Campagne di sensibilizzazione vengono organizzate nelle scuole dove mascotte a forma di drago spiegano tramite disegni i principi della raccolta differenziata ai bambini.
Incoronata Lubiana per il 2016, la Commissione Europea pensa già all’edizione del 2017 dell’European Green Capital Award (EGCA) ed ha fornito la lista delle città finaliste. Non stupisce il fatto che, ancora una volta nessuna città italiana concorra per tale premio, la cui finalità è quella di far sì che le città si ispirino tra loro, condividendo buone pratiche in uno spirito di sana competizione.
Città come Lubiana e prima di essa Stoccolma, Amburgo, Vitoria-Gastiez, Nantes, Copenaghen e Bristol, sono la dimostrazione di come il rispetto per l’ambiente, la qualità di vita e la crescita economica possono essere combinati con successo perché, citando tra le righe un antico proverbio indiano, il punto è: quando avremo abbattuto l’ultimo albero, pescato l’ultimo pesce e inquinato l’ultimo fiume, capiremo finalmente che non si può mangiare il denaro?
Un inno al legno e all’abilità di lavorarlo
04/06/2015 – The Invisible Store of Happiness, alto tre metri, è un inno al legno e all’abilità di lavorarlo. Due dei più brillanti talenti inglesi – il designer e produttore di mobili Sebastian Cox e l’artista Laura Ellen Bacon – hanno impiegato tre mesi per fabbricare questa struttura in legno di latifoglie americane che è stata esposta durante la Clerkenwell Design Week (CDW, 19-21 maggio) sotto l’arcata che dà accesso allo storico Museum of the Order of St John a Londra.
Questa installazione di grande impatto lavorata a mano in ciliegio e acero americani è costituita da una possente struttura curvata a vapore… Leggi l’articolo
Un sistema su cui applicare liberamente specchi, porta-asciugamani, contenitori04/06/2015 – Soluzioni magnetiche per accessoriare e personalizzare a piacere il bagno: Magnetika è un nuovo modo di arredare gli spazi del bagno all’inseg…
Un appartamento ‘connesso’ e open-source promosso da Arduino e Bruce Sterling04/06/2015 – Il 6 giugno 2015 apre i battenti a Torino Casa Jasmina, unico esempio di appartamento ‘connesso’ e open-source ideato e promosso da Arduino …
L’installazione curata da Jasper Morrison ricrea l’atmosfera della mostra 80!Molteni
04/06/2015 – In occasione del D’Days 2015 Molteni&C, con un’installazione curata da Jasper Morrison e progetto grafico di Studio Cerri&Associati, ricrea a Parigi l’atmosfera della mostra 80!Molteni in corso alla GAM, Galleria d’Arte Moderna di Milano.
La Mostra racconta per la prima volta 80 anni di esperienza, qualità e innovazione dell’azienda Molteni&C, fondata a Giussano nel 1934. Da allora, dai primi passi di impresa artigianale fondata da Angelo e Giuseppina Molteni, tante cose sono cambiate.
La produzione, oggi industriale. La distribuzione, oggi internazionale. La capacità d’innovazione con investimenti costanti… Leggi l’articolo
Lo spazio di Via Durini ospita degustazioni ed eventi dedicati al territorio modenese04/06/2015 – In occasione di Expo Milano 2015, Lea Ceramiche ospita un calendario di incontri e momenti di degustazione delle eccellenze del territorio modenese. …
Mood country con cromatismi pastello04/06/2015 – In Toscana, poco distante dalla famosa località di Montalcino, un incantevole agriturismo ha rinnovato le sue stanze conferendo agli interni un look in stile country ma con tocchi di modernit…
Attitude, Desire, Esprit: superfici continue e accoglienti04/06/2015 – Jacuzzi® presenta Attitude, Desire e Esprit, tre nuove vasche centro stanza, ideali complementi per ogni tipologia di ambiente e stile di arredamento.
Attitude è un…
Lo sgabello Area Declic per ambienti giovani e dinamici
04/06/2015 – Disegnato da Studio Borella per Area Declic, VITO ripercorre il concetto di uno sgabello dai mille utilizzi: lavoro, tempo libero, comunità, home. Il design semplice e rigoroso esprime la razionalità dello sgabello per eccellenza, con tutta la sua usabilità, robustezza ed essenzialità. VITO è la rivisitazione di un oggetto senza tempo ideale per un ambiente giovane e dinamico.
Lo sgabello ha struttura in metallo e sedile in legno massello o in mdf laccacto. L’anello poggiapiedi in acciaio inox garantisce una buona stabilità e resistenza all’usura mentre la vite centrale ne regola l’altezza (65/75cm). Lo stile industriale… Leggi l’articolo
03/06/2015 – È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DM 30 gennaio 2015 che definisce le modalità operative per le verifiche online e in tempo reale del DURC, Documento unico di regolarità contributiva.
Le novità…
03/06/2015 – L’Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 56/E chiarisce il trattamento fiscale applicabile, ai fini delle imposte indirette, agli atti di redistribuzione di aree tra co-lottizzanti.
L’ipotesi presa…
03/06/2015 – Si riapre il Bando ‘Comuni per la Sostenibilità e l’Efficienza Energetica’ che mette sul piatto 50 milioni di euro per l’efficientamento e la produzione di energia da fonti rinnovabili sugli edifici pubblici….
03/06/2015 – Il conguaglio degli oneri di urbanizzazione va conteggiato in base al collaudo delle opere realizzate a scomputo. Così il Consiglio di Stato con la sentenza 2121/2015.
Nel caso esaminato, un’impresa aveva realiz…
03/06/2015 – Il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, ha firmato il 29 maggio 2015 il decreto di approvazione per la programmazione nazionale pluriennale di edilizia scolastica.
La Programmazione 2015/2017 ammonta a 6.368 interventi richiesti dalle Regioni, sulla base delle priorità indicate dagli enti locali, per un fabbisogno totale di 3,7 miliardi.
Decreto mutui: operativi i primi interventi
Il decreto firmato dalla Giannini, dando il via libera alla Programmazione unica nazionale, sblocca le risorse per i primi 1.300 interventi che saranno coperti subito grazie ai 905 milioni dei mutui agevolati che le Regioni potranno accendere, con oneri di ammortamento a carico dello Stato, con la Bei (Banca europea per gli investimenti) e la Cassa depositi e prestiti.
Fra i primi 1.300 interventi, proposti dai Comuni e verificati dalle Regioni, circa il 25% riguarda nuove costruzioni, il rimanente 75%..
Continua a leggere su Edilportale.com
I ricercatori dell’Università dei Paesi Baschi hanno sviluppato una nuova pellicola bio per alimenti a base di chitosano per cercare di contrastare, in modo ecosostenibile, la massiccia invasione di plastica nel packaging alimentare.
Il chitosano è un elemento naturale che compone il guscio dei gamberi e di altri crostacei, biodegradabile e perfettamente adatto a sostituire le comuni pellicole da cucina.
Infatti, nel corso dello studio guidato da Itsaso Leceta e pubblicato sul numero di Febbraio di Postharvest Biology and Technology, è stata messa a confronto la conservazione delle carote con due tipi di pellicola: quella tradizionale e quella a base di chitosano. Si è visto che il secondo imballaggio ha preservato meglio dell’altro alcune proprietà delle carote, permettendo una conservazione più duratura. Questo è dovuto, secondo i ricercatori, alle proprietà antimicrobiche contenute nel chitosano che permettono agli alimenti di conservare più a lungo e in modo più efficace le loro caratteristiche, rallentando la degradazione.
Questa scoperta è, senza dubbio, una buona notizia per l’industria del cibo perché il consumatore potrebbe disporre di cibi più freschi e sicuri, che si mantengono più a lungo ma, nello stesso tempo, è ancora presto per parlare di una commercializzazione di questo nuovo tipo di pellicola bio. Nel futuro dell’industria alimentare non è possibile pensare, infatti, a un solo tipo di materiale; piuttosto si dovrà creare una sinergia fra diversi polimeri capaci di interagire e collaborare tra loro.
Il chitosano, pur avendo dato risultati più che soddisfacenti in laboratorio, non è stato ancora sufficientemente studiato per fare il suo ingresso sul mercato in tempi brevi, perché richiede altri studi e test sul campo.
È certamente un ottimo punto di partenza nel campo del bio-packaging per ridurre gradualmente la quantità di plastica non sempre smaltita a dovere dal consumatore, che finisce inevitabilmente nell’ambiente inquinando terre, mari, laghi e fiumi, compromettendo la catena alimentare umana.
Spiega Itsaso Leceta: “Il chitosano è fatto di gusci di gamberi, gamberoni e altri crostacei, questo non significa che non inquini. In termini d’impatto ambientale, però, è migliore delle normali pellicole in plastica: la sua produzione dev’essere tuttavia ancora ottimizzata. Una volta migliorato il processo, l’impatto ambientale si ridurrà ulteriormente”.
Julia by Potocco: stile vintage per tutte le stagioni 03/06/2015 – Custodito gelosamente per oltre 50 anni, il bozzetto di un vecchio modello di seduta anni ’60 realizzato all’epoca da Potocco è stato ripreso e reinterpretato da…
Tagli, inclinazioni e intersezioni mutano forme geometriche pure
03/06/2015 – Bias nasce dall’impulso creativo dei designer berlinesi David Geckeler e Frank Michels, da sempre motivati, nelle loro creazioni, dalla forte passione per lo studio dei materiali e la ricerca tecnologica. Bias per Crassevig è un complemento d’arredo che si ispira all’arte grafica, in cui forme geometriche pure, come il cerchio e il cilindro, si trasformano grazie a semplici tagli, inclinazioni e intersezioni.
Così, dall’incontro tra un cilindro inclinato e un piano orizzontale nasce questo scultoreo tavolino, in cui la compattezza della base diventa inaspettatamente, l’elemento piano, etereo e leggero. Il risultato è… Leggi l’articolo
I due nuovi modelli Chelsea e Bagutta03/06/2015 – Nato dalla profonda conoscenza di Prisma del mondo della grande ristorazione, terrestre e navale, il marchio Abimis propone cucine pensate sì per gli spazi privati, ma in grado di assicurare all&…