‘Premio Sterminata Bellezza’, al via la seconda edizione

27/10/2015 – Al via la seconda edizione del “Premio Sterminata Bellezza”, il riconoscimento organizzato da Legambiente, dedicato a tutti coloro che hanno realizzato progetti capaci di ridefinire la qualità dei contesti ambientali, sociali ed economici dei territori di appartenenza, generando benessere e accrescimento culturale, occupazione, tutela dei beni comuni, solidarietà.
 
Patrimonio ambientale e culturale: il bando
L’obiettivo del Premio è far conoscere e valorizzare le idee e le esperienze che già producono nuova bellezza, per valorizzarne i processi che hanno reso possibile questo percorso di qualità e renderli riproducibili e condivisibili in altre realtà.
 
Il bando è articolato in tre sezioni (La bellezza dei gesti, dei luoghi, degli oggetti) che rappresentano tre ambiti, di solito trasversali ed integrati, di interpretazione della bellezza, che serviranno a intercettare idee originali e innovative..
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Riqualificazione di aree verdi private, proposta una detrazione del 36%

18/09/2015 – Introdurre una detrazione del 36% sulle spese sostenute per riqualificare le aree verdi di pertinenza di abitazioni private.
 
Questa la sostanza del disegno di legge 1896 per l’agevolazione fiscale di interventi di sistemazione a verde di aree scoperte di pertinenza delle unità immobiliari di proprietà privata, presentato in Senato su iniziativa dei senatori Susta, Di Biagio, Dalla Zuanna, Laniece, Puppato e Gianluca Rossi. 
 
Incentivi aree verdi: la proposta
Il disegno di legge prevede una detraibilità pari al 36% delle spese sostenute ed effettivamente documentate per interventi di ‘sistemazione a verde’ di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, tra cui la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili. L’agevolazione fiscale è ammessa anche per i costi di progettazione e manutenzione connessi all’esecuzione delle opere.
 
Inoltre..
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Tetti verdi, i Cinquestelle propongono una detrazione del 65%

14/09/2015 – Favorire la trasformazione dei lastrici solari in giardini pensili attraverso una detrazione del 65%, fino ad un valore massimo di 15.000 euro.
 
Questa la sostanza della proposta di legge del M5S per l’incentivazione delle coperture verdi degli edifici presentata presso il Forum internazionale Eco Tech Green ma non ancora depositata alla Camera.
 
Incentivi per tetti verdi: i punti della proposta di legge
La proposta di legge, in attuazione del DPR 59/2009 e della Legge 10/2013, intende incentivare la trasformazione dei lastrici solari in tetti verdi sia degli edifici pubblici che di quelli privati.
 
L’incentivo consisterebbe in una detrazione dall’imposta lorda per una quota pari al 65% degli importi rimasti a carico del contribuente, fino ad un valore massimo di 15.000 euro, da ripartire in non meno di 2 quote annuali di pari importo.
 
Per accedere all’eventuale bonus bisognerebbe documentare le spese relative..
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Belmonte Calabro, da borgo spopolato ad albergo diffuso

08/09/2015 – Comprare e ristrutturare, secondo le migliori pratiche di bioedilizia, case diroccate e fatiscenti per renderle alberghi. Ecco l’idea di due fratelli per far rinascere e ripopolare un borgo deserto della Calabria.
 
Da borgo deserto ad albergo diffuso: la storia di Belmonte Calabro
Belmonte Calabro (in provincia di Cosenza) è una piccola e antica cittadina arroccata su uno sperone roccioso con circa 2500 abitanti che stava andando in rovina a causa dello spopolamento, del calo demografico e del pendolarismo lavorativo. Il centro, particolarmente suggestivo, era in condizione di forte degrado con la presenza di molte case diroccate.
 
Ad intervenire contro il declino del borgo due fratelli, prima da soli e poi con altri amici ‘paesani’, che decidono di investire le loro disponibilità economiche comprando un paio di case semidiroccate e ristrutturandole, secondo le migliori pratiche di bioedilizia, con l’idea di fittarle..
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Ministro dell’Ambiente Galletti: ‘mai più condoni edilizi’

24/08/2015 –  Il Governo è pronto ad intervenire contro il dissesto idrogeologico non solo attraverso opere di sicurezza ma anche dichiarando uno stop definitivo ai condoni edilizi.
 
Dissesto idrogeologico: la priorità del Governo
A confermarlo il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti al Meeting di Cl di Rimini in cui ha dichiarato: “Non bastano le opere contro il dissesto per evitare che certi eventi non provochino disastri. Ci vuole anche una maggiore cultura del territorio. Io dico con forza: mai più condoni edilizi. Se si costruisce nell’alveo dei fiumi non ci sono opere che tengano”.
 
Il commento del ministro arriva dopo i violenti nubifragi che hanno colpito il centro nord causando allagamenti e disagi alla viabilità (sottopassi impraticabili) e ai cittadini.
 
Galletti ha continuato: contro il dissesto idrogeologico “abbiamo incominciato un lavoro che durerà anni, e non vorrei che..
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Dissesto idrogeologico: ecco i criteri per i primi interventi

21/07/2015 – E’ in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che fissa i criteri per stabilire le priorità di attribuzione delle risorse destinate agli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico (scarica la bozza). 
 
Dissesto, le priorità d’azione
Il provvedimento indica otto “criteri comuni” ai quali associare un diverso peso a seconda della priorità: persone a rischio diretto (60), beni a rischio grave (30), frequenza dell’evento (30), riduzione del numero di persone a rischio diretto (30), priorità regionale (peso 20), livello della progettazione approvata (10), completamento (10), quantificazione del danno economico atteso (10).
 
Come si nota dalla distribuzione dei pesi la priorità è stata data alla sicurezza, ovvero agli interventi maggiormente necessari alla comunità. Per esempio il criterio “persone..
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Protezione civile, professionisti e cittadini coinvolti nella prevenzione dei rischi

06/07/2015 – Singoli cittadini o professionisti associati in ordini e collegi potranno partecipare alle attività di protezione civile allo scopo di promuovere la consapevolezza dei diritti e doveri dei cittadini e favorire misure di auto protezione.
 
Questo ciò che prevede il disegno di legge 2607 ‘Delega al Governo per il riordino delle disposizioni legislative in materia di sistema nazionale e coordinamento della protezione civile’, di cui la commissione Ambiente della Camera ha approvato il 1 luglio 2015 il testo base.
 
Protezione civile: partecipazione cittadini e università
Oltre alla partecipazione di cittadini e ordini professionali sarà prevista la collaborazione delle università e degli enti ed istituti di ricerca alle attività di protezione civile, ai fini dell’integrazione in esse di conoscenze e prodotti di ricerca ed innovazione, anche frutto di iniziative promosse dall’Unione Europea e da..
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Consumo di suolo, il Friuli blocca l’espansione degli edifici produttivi

30/06/2015 – La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato in via preliminare il disegno di legge in materia di varianti urbanistiche di livello comunale e contenimento del consumo di suolo.
 
Il ddl chiarisce quali siano le competenze urbanistiche che rimangono nell’esclusivo ambito comunale, anticipando una parte sostanziale del contenuto della riforma urbanistica complessiva che sarà approvata entro la fine dell’anno.
 
Consumo di suolo e programmazione industriale e commerciale
Per ciò che riguarda il contenimento del consumo di suolo la regione ha cercato di collegare tra  loro pianificazione territoriale e programmazione industriale e commerciale. Il testo normativo infatti punta ad un contenimento dell’uso del suolo in considerazione dei risultati di uno studio eseguito dalla Regione sull’utilizzo delle aree edificate in rapporto a quelle già previste nei Piani regolatori comunali, ma non ancora edificate.
 
Con..
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Edifici a ‘effetto bomba’, Legambiente: demolirli o delocalizzarli

22/06/2015 –  Un tribunale costruito tra due fiumi, una Casa dello Studente dentro una fiumara, un cinema multisala edificato su una scarpata. Sono alcuni tra i dieci edifici che Legambiente definisce a ‘effetto bomba’ perché realizzati in aree a rischio idrogeologico e, quindi, pericolosi per l’incolumità di chi li abita e li usa. 

Nel dossier “Effetto bomba”  l’associazione illustra i danni che ciascuno dei dieci edifici provocherebbe, in caso di eventi calamitosi, se non si provvede velocemente alla loro demolizione o delocalizzazione.
 
10 strutture in zone al alto rischio
Secondo il dossier redatto dall’associazione sono dieci i luoghi dove è urgente intervenire per scongiurare nuove tragedie ed effetti disastrosi:
– tribunale di Borgo Berga di Vicenza, costruito tra due fiumi;
– casa dello Studente di Reggio Calabria, edificata all’interno di una fiumara (nella foto);
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